Nadiya Yatsulchack, il mix di timidezza ed espansività che dà vita a mondi nuovi

Dopo aver riscosso grande successo da parte di pubblico e critica in diverse città italiane, il progetto espositivo itinerante “I Love Italy “vola” a Parigi, dando il via alla prima tappa extraconfine.

Ideato nel 2017 dall’art curator Francesca Callipari per l’associazione culturale Kouros di Lucca, ha lo scopo di promuovere l’arte italiana e, dunque, gli artisti più meritevoli e attivi sul nostro territorio, ed è pronto ad essere protagonista all’Art Shopping la grande fiera dell’arte in Europa dove le gallerie di tutto il mondo e gli artisti mostrano le loro opere a più di 10.000 operatori del mercato internazionale dell’arte contemporanea, in programma dal 24 al 26 maggio 2019 presso Le Carrousel du Louvre.

Il collettivo annovera al suo interno ben 23 artisti. Tra loro, c’è Nadiya Yatsulchack, giovane pittrice che non ha lasciato indifferenti i critici, i quali lodano in particolare la sua grande precisione e la scelta originale e personale dei colori.

Scrive di lei la dott.ssa Francesca Boncompagni, critica e storica dell’arte: «Stimolante sperimentazioni sulla tela e sulla percezione dei colori. Una pennellata che risplende sulla tela, una entusiasmante felicità, gioia e amore per la vita. Un universo pittorico pieno di fascino, di lirismo, di emozione quello espresso da Nadiya Yatsulchack. Nelle sue tele con raffinata perizia tecnica e grande capacità analitica, la pittrice restituisce pienamente le infinite possibili varianti timbriche del colore. Effetti sorprendenti di ricostruzione di una luce visiva che permea sensibilmente e intimamente la materia. Senza indugi e incertezze si lascia trasportare dalla musicalità e dalle evanescenze mutabili, dell’impressione. Improvvisazioni, suggestioni che non obbediscono agli schemi, al calcolo, ma solo a profondi sentimenti e pulsioni interiori. Nadiya Yatsulchack, con timida dolcezza, ci restituisce un dono prezioso e inestimabile: la bellezza come perfetta espressione del suo mondo interiore».

Ed è proprio questo mix tra timidezza caratteriale ed espansività artistica il punto di forza di Nadiya, che definisce la congiuntura dove si incontrano tra queste due sfere una caratteristica tutta sua.

«Ho cominciato a disegnare all’età di 11 anni mentre all’età di 24 ho preso a frequentare corsi di pittura, dove ho scoperto che dipingere mi rende un’altra persona – ci racconta – E ho iniziato a farlo proprio perché non sapevo come dimostrare le mie emozioni, e sulla tela potevo fare quello che desideravo».

Infatti, i soggetti preferiti da Nadiya, oltre alle nature morte, sono paesaggi completamente inventati da lei, nei quali a giochi di colori luminosi fanno da contrasto le ombre più scure. L’incontro dei due lati più emotivi del suo carattere, messo su tela: «La tecnica che uso è l’olio su tela, uso molto anche gli acrilici. Posso giocare con i colori, inventare e creare il mio mondo».

Ma cosa ispira Nadiya Yatsulchack a dipingere: «Mi inspira la voglia di creare, di essere me stessa, mi viene l’ispirazione quando sono felice. Con i miei quadri voglio far comunicare alla gente cosa sono capace di fare».

Due le tappe che la Yatsulchack ricorda con piacere della sua carriera: la mostra-concorso d’arte contemporanea Premio città di Terni “C.L.G. Byron” e la mostra Arte e Donna. Ma ora è certo: non mancherà Parigi tra le prime scelte.

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