Gnocco fritto, crescentine e ficattole

Tra i prodotti della cucina popolare dell’Emilia Romagna, c’è né uno che da sempre crea un po’ di confusione nel resto d’Italia, questo prodotto è il “gnocco fritto”.

La confusione nasce perché il suo nome non è univoco in tutt’Emilia, ma cambia nome nelle varie provincie e per di più i vari nomi si cambiano con altri prodotti.

Andiamo con ordine, il o lo gnocco fritto è tipico dell’Appenino modenese, altro non è un impasto di farina, acqua e lievito a cui si da una forma rettangolare o a triangolo e viene fritto (come da tradizione) in abbondante strutto di maiale (qua abbondano, per prosciutti e salumi). Basta spostarsi nella provincia di Bologna, sempre nelle zone dell’Appenino e il nome diventa crescentina fritta. Stesso prodotto, nome diverso (in realtà al centro della crescentina si pratica un taglio per permettere una cottura migliore). Fin qui tutto facile, se non fosse che sempre nella provincia di Bologna, ma varcando il confine con la Romagna, giungendo sulle colline imolesi, il gnocco o la crescentina, diventa “ficattola”, ancora una volta lo stesso prodotto. Mantiene questo nome anche sulle alture a ovest fino alla provincia Forlì. La ficattola è di origine Toscana, ma in sostanza è sempre lo stesso prodotto. D’altronde si sa, questa zona nel passato era conosciuta come Toscana – Romagna. Direte, tutto sommato semplice il giro di nomi, in realtà se facciamo un rewind, quello che a Bologna si chiama crescentina (cioè il gnocco fritto) a Modena è la famosa tigella (. Il vero nome della tigella è per l’appunto crescentina, il termine tigella si riferisce allo strumento per cuocerlo (la tigelliera in terracotta con stampato il fiore della vita, ndr). A Bologna invece la chiamano tigella, mentre la crescentina bolognese è una crescenta da forno con l’aggiunta nell’impasto di ciccioli.

Confusione linguistica a parte, campanilismi a parte, tutti questi prodotti danno il meglio di se se farciti di prosciutto, salame, pancetta, coppa di testa e anche formaggi freschi, ovviamente non si può non abbinarli che con un fresco, frizzante e godurioso lambrusco.

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