I Cultivar delle Volte, vini che raccontano storie

Due volte a crociera che scaricano su un plinto centrale in pietra, al di sotto del quale si intravedono un vecchio torchio e i portoni di accesso a tre cantine. È questo il simbolo dei vini della Cantina Bignotti, “I Cultivar delle Vigne”: le storiche cantine di famiglia, in via Montegrappa a Piamborno, dove tutto ha avuto inizio e grazie alle quali la Valcamonica ha ricominciato a parlare al mondo dell’enologia. Un pezzo di famiglia, le cantine personali, in un pezzo di cultura territoriale, poiché la loro struttura risale addirittura al ‘400.

D’altronde, «Un vino non si giudica solo dalla sua bontà, ma anche dalla storia che racconta», dicono dalla cantina Bignotti. Ed è una verità incontrovertibile, perché un vino non è solo un piacere del palato o un alleato a tavola. È lavoro, terra, cultura, espressione di radici e valori, tradizione, idea di futuro.

Con questa idea in mente, la famiglia Bignotti ha dato vita al suo percorso, con la voglia di riscoprire l’attività vitivinicola della Valcamonica. L’azienda viene fondata nel 1997, quando la famiglia decide di intraprendere la coltivazione del piccolo vigneto che nonno Pietro aveva sempre condotto per necessità. L’appezzamento si incontra risalendo verso la zona dei Lanzati e sorge dietro la vecchia chiesa del paese. Pietro vinifica le uve in quelle cantine che possiede da sempre, locali strutturati su due livelli per poter eseguire la cosiddetta “vinificazione a caduta”, e i suoi eredi continuano la tradizione: al piano di arrivo delle uve si procede alla selezione dei grappoli, alla diraspatura e pigiatura per le uve rosse e pressatura soffice per le uve bianche. Terminata la prima fase di fermentazione a temperatura controllata il vino viene inviato per caduta alla cantina interrata dove continua la fermentazione, viene affinato in botti in acciaio e/o in rovere e alla fine imbottigliato.

L’anno dopo viene così alla luce, dopo circa un ventennio di totale assenza dalle “scene” enologiche, la prima bottiglia di vino camuno: il Cultivar delle Volte, un vino di montagna con un gran carattere di territorialità. I grappoli selezionati vengono diraspati e pigiati e la fermentazione prevede una macerazione sulle bucce di circa 7 giorni. La maturazione di questo vino avviene esclusivamente in botti in acciaio e il nome vuole richiamare quello della vecchia Via delle Volte, ancor oggi percorribile, che collega Piamborno a via Vigne, e da lì al santuario dell’Annunciata. È una strada molto ripida e acciottolata, caratterizzata da cinque stretti tornanti: le volte.

Nel 2001 il piccolo vigneto è ormai completamente reimpiantato e la famiglia Bignotti acquista un altro terreno proprio lungo la Via delle Volte, incolto da venticinque anni e in gran parte rimboschito, ma sin dal Medioevo votato alla viticoltura per la sua esposizione: il vigneto del Fenocolo. Comincia un’opera di recupero territoriale che porta l’azienda a coltivare circa tre ettari di terra e, oggi, il vigneto del Fenocolo è interamente terrazzato: le pendenze sono maggiori del 30% e nei punti più ripidi superano il 70%, rendendo la coltivazione particolarmente laboriosa ma generando i migliori presupposti per un gran vino.

Cinque sono i vini frutto di questo impegno. Al già citato Valcamonica Rosso IGT “I Cultivar delle Volte” (da uve 70% Merlot, 20% Marzemino e 10% Barbera e Nebbiolo), si è presto aggiunto un corrispondente della Collezione Fenocolo: un Valcamonica Rosso IGT “I Cultivar delle Volte” da uve 70% Merlot e 30% Cabernet Souvignon. I grappoli selezionati vengono diraspati e pigiati e la fermentazione prevede una macerazione

sulle bucce di circa 9 giorni. La maturazione del vino avviene dapprima in botti in acciaio e successivamente per un breve periodo in botti in rovere. Mentre è affinato 15 mesi in barriques il Valcamonica Rosso IGT “I Cultivar delle Volte – Imperius”: soltanto 1000 bottiglie all’anno per questo vino derivato da uve 70% Merlot e 30% Cabernet Franc, che esprime a pieno le potenzialità del vigneto Fenocolo. Completa un quartetto di rossi il Valcamonica Merlot IGT “I Cultivar delle Volte”, ottenuto dalle migliori uve di Merlot (100%) coltivate nel mappale, che raggiunge i gradi zuccherini più elevati all’interno della conca del Fenocolo. L’unico bianco di casa Bignotti si difende egregiamente: il Valcamonica Bianco IGT “I Cultivar delle Volte”, frutto dell’incontro di uve 90% Muller e 10% Chardonnay.

Nell’offerta della cantina non mancano le bollicine, con il Vino Spumante di Qualità Brut “I Cultivar delle Volte” e il Vino Spumante Brut (anch’esso V.S.D.Q.) Blanc De Blancs “I Cultivar delle Volte”.

Inoltre, accanto ai vigneti, la famiglia Bignotti ha impiantato nel tempo un uliveto, dal quale si produce in quantità limitata l’olio extra vergine Cultivar delle Volte: 800 bottiglie all’anno, da olive selezionate a mano e trattate con molinatura a freddo entro 24 ore dalla raccolta, in frantoio continuo a 2 fasi.

È così che, passo dopo passo, acino dopo acino, I Cultivar delle Volte sono diventati portatori non solo di prodotti di grande qualità, apprezzati in tutto il territorio italiano e anche oltreconfine, ma anche narratori di una storia familiare che intreccia il suo destino a quella territoriale e naturale di un luogo incantevole – la Valcamonica – tutto da scoprire, proprio come i loro vini.

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