Borgo del Baccano: l’azienda agricola al centro di un cratere vulcanico spento. L’amministratrice Matilda Pedrini ne racconta l’eccellenza.

Un’azienda che spazia dall’attività agricola alla ristorazione e che, situata all’interno di un cratere vulcanico spento, riesce sempre a garantire tranquillità, ospitalità e descrizione per i propri visitatori: Borgo del Baccano è così descritta nelle parole dell’amministratrice Matilda Pedrini.

La giovanissima attività è nata nel 2021 a Campagnano di Roma, precisamente nella“ Valle del Baccano” (antico cratere vulcanico colmato in età antica da una palude e successivamente bonificato). La superficie sulla quale si estende ha una capienza di circa 53 ha e si sviluppa in terreni collinari che godono di meravigliose esposizioni.

Le caratteristiche del territorio in cui la realtà è collocata le permettono di garantire una costante qualità del raccolto, che ha già riscosso alcuni riconoscimenti: l’azienda ha avuto modo di presentare i propri prodotti durante l’ultima edizione del Vinitaly ed è entrata a far parte della guida del dottor Luca Maroni, che le ha attribuito al suo vino bianco e rosso una votazione vicina all’eccellenza.

Come l’amministratrice racconta in un’intervista video presente sul sito web del Borgo (www.borgodelbaccano.it), uno degli obiettivi perseguiti è il poter spaziare anche nella ristorazione, cosa possibile grazie alla vicinanza delle vigne. L’attività vuole infatti dare vita a un polo agrituristico/enologico di primaria importanza, facilmente raggiungibile in quanto distante 10 minuti di automobile dal GRA.

In generale, l’azienda vuole trasmettere al cliente la passione per la tavola con un’esperienza ricercata, che si espliciti tramite la proposta di ottimi piatti e prodotti. Tutte le colture impiantate a Borgo del Baccano (fra cui vigneti, oliveti e frutti antichi) hanno denominazione biologica. Inoltre, viene posta particolare attenzione alle tecniche di concimazione e di lavorazione dei terreni, assolutamente naturali.

Il tutto vuole essere perseguito attraverso la completa sostenibilità di ogni attività svolta: l’energia utilizzata è generata interamente da fonti rinnovabili; i materiali utilizzati per le costruzioni, invece, sono stati sviluppati nel totale rispetto dell’integrazione del compendio all’interno dell’ambiente rurale. I vigneti impiantati sono quelli legati al disciplinare della DOC Roma: per i vini rossi i vitigni Montepulciano e Sangiovese, mentre per i bianchi Malvasia, Grechetto e Vermentino.

L’azienda è fortemente radicata nel territorio: infatti, Pedrini crede che il vino sia il frutto di un grande sapere umano, e che sia un vero e proprio patrimonio da tutelare e promuovere. Tra l’altro, il Borgo sorge in un territorio ricco di storia e di bellezze naturalistiche, vicino al Parco Regionale di Veio, al Parco Regionale Naturale di Bracciano e Martignano (lungo la via Francigena e nei pressi dell’antica Cassia). Qui sono stati ritrovati la “Mansio Ad Vacanas” e i celeberrimi mosaici di Villa dei Severi, a cui si ispira il progetto grafico della linea di vini “Piana del Mosaico”.

Attualmente, uno degli obiettivi fondamentali dell’azienda è organizzare visite e degustazioni a sfondo culturale, che sappiano avvicinare i prodotti e il territorio agli ospiti.

I prodotti della terra sono la vera espressione del luogo e delle persone che da secoli vivono e caratterizzano il territorio; per tale motivo, dice Pedrini, Borgo del Baccano continuerà sempre a valorizzarli con il massimo impegno possibile.

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