“ARCADE & FOOD”, UN’ IMMERSIONE NEL PASSATO RECENTE

A Via Nomentana 1111, esiste un’isola ludica dove si mangia bene e si gioca a lungo.

 

Chiunque abbia vissuto la propria infanzia o adolescenza negli anni ’80, ’90 e agli inizi del 2000, non può aver dimenticato una delle attrazioni più iconiche di quell’epoca: i mitici cabinati.

Parliamo di ingombranti cassoni, dall’aspetto imponente, che potevano incutere persino un certo timore ai più piccoli. Antesignani dei moderni videogame, i cabinati raramente si acquistavano per collocarli in abitazioni private. Al contrario, era frequente incapparvi presso stabilimenti estivi, hotel, bar, resort, ristoranti, e naturalmente all’interno di quegli indimenticabili arcipelaghi di divertimento puro, verace e innocuo, ormai instradati nell’inesorabile via dell’estinzione: le sale giochi.

Bastava inserire una moneta, magari estorta ai propri genitori tramite suppliche lacrimose, e il divertimento aveva inizio. Bubble Boble, Golden Axe, The House Of The Dead, Metal Slug, Pac-Man, Mortal Kombat. Questi sono solo alcuni dei giochi con cui ci si poteva intrattenere tramite i cabinati.

La monetina veniva risucchiata dal grosso mobile arcade, e il viaggio aveva inizio. Una spiaggia si trasformava in un deserto carico di insidie e investito da una luce lunare, il porticato di un ristorante riusciva a trasfigurarsi in un ring di box popolato da creature mutanti, una vacanza tediosa poteva essere travolta e vitalizzata da avventure di ogni tipo, ambientate in ogni galassia. Tutto il resto lo faceva l’immaginazione del giocatore, e la sua voglia di vincere, non fosse altro che per non dover elemosinare ulteriori monete da riversare nel gorgo famelico del cassone.

Divenuti demodé in seguito alla diffusione endemica di consolle che consentono di fruire comodamente da casa di numerosissimi videogiochi, c’è chi ancora coltiva un’affinità elettiva nei confronti dei cabinati, e ne sfrutta le potenzialità ludiche, all’insegna di un ricordo spesso intriso di dolcezza e malinconia. È questo il caso dell’”Arcade & Food” di Roma, a Via Nomentana.

Il locale mette a disposizione cabinati di vario genere, nella maggior parte dei casi ad accesso gratuito.

Prima di introdursi nel locale, il cliente viene invitato a misurare la propria forza dalla voce ironica ed elettronica di un tirapugni. Poi si entra, e si resta abbacinati dalla lunga schiera di flipper, che corre parallela a una stanza buia in cui è possibile sperimentare il laser game. Ai lati della sala centrale si sviluppano altre due stanze piene zeppe di cabinati. Ce n’è per ogni gusto: giochi a tema sportivo e automobilistico, Virtual Fighter per chi apprezza le arti marziali, i già citati Metal Slug e

House Of The Dead per gli amanti degli action game e dell’orrore. E l’elenco potrebbe proseguire ancora a lungo.

Come indica lo stesso nome, però, “Arcade & Food” non garantisce solo svago e intrattenimento. La qualità del cibo che viene offerto e la varietà dell’assortimento costituiscono la seconda, ma non secondaria, ragione del successo del locale. Dalle tartare di avocado, tartufo e pistacchio si passa ad hamburger preparati con blend di carni pregiate, e accompagnati da patate colte nell’altopiano del Fucino, ovviamente fritte. Tutti i panini recano il nome di un noto personaggio del mondo dei videogiochi o dei cartoni animati. Così il cliente si troverà a scegliere tra un Pac Man Burger, a base di manzo, pecorino, noci tostate e miele di trifoglio, un Cody Burger, con maiale sfilacciato, cheddar, maionese e salsa bbq, uno Slug Burger, pronto a deliziare il palato grazie al doppio manzo, al doppio cheddar, al bacon, all’uovo e alla salsa ranch, un Blanka Burger, che rientra tra le pietanze vegetariane disponibili, e molto altro ancora. Per chiudere in bellezza: un’abbondante fetta di tiramisù, torta al cioccolato o cheesecake. Se lo si desidera, è inoltre possibile sfruttare il locale per sorseggiare vari cocktail, per organizzare aperitivi e feste, o per prendere parte a serate a tema musicale o di cosplay.

“Arcade & Food” è l’ideale per una serata da trascorrere in famiglia, o in compagnia degli amici più cari, all’insegna di passato forse mai veramente trascorso. Un’epoca che non tornerà mai più, se non nello spazio evocativo e sognante di chi, anche in materia di giochi, non ha voglia di dimenticare.

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