Antonino Bondì.Il sapore dell’eccellenza

Come un artista, lo chef plasma le sue opere armonizzando i sapori. Questi, insieme alle forme e ai colori sono destinati a perdurare ben oltre la fine del pasto. È ben noto che assaggiare un cibo gustoso crea una perdurante sensazione di piacere e gioia. Proprio per questo non c’è spazio per l’improvvisazione, bisogna affidarsi a mani esperte, che uniscano alla passione e all’arte, il rigore e l’esperienza, l’attenzione la ricerca continua. Ma il lavoro dello chef è anche molto altro, perché, inevitabilmente, se si fa lo stesso mestiere per anni si finisce per identificarsi con esso, diventando un tutt’uno inscindibile. Non impegnarsi nel proprio mestiere diventa dunque come tradire la propria essenza, ciò che si è sinceramente. In un buon piatto (e questo vale maggiormente per un dessert) si possono ammirare sapori e colori, che possono essere bellissimi, ma la vera bellezza di una creazione gastronomica non si può vedere ma solo sentire. L’estetica del gusto, insomma, è del tutto invisibile. Dunque, se è vero che “anche l’occhio vuole la sua parte”, non bisogna dimenticare che la vera sfida rimane quella di creare qualcosa che lasci un’emozione indelebile anche e soprattutto sul palato. Lo sa bene Antonino Bondì, chef di qualità superiore, che il prossimo anno rappresenterà l’Italia ai Campionati del Mondo di Pasticceria, Gelateria e Cioccolatiera FIP, insieme a Paul Occhipinti e Diego Mascia, tutti componenti dell’Equipe Eccellenze Italiane della FIP. La passione per Antonino nasce da bambino e così, all’età di 13 anni, si iscrive al corso di panificazione e pasticceria dell’Istituto Alberghiero di Palermo. In seguito alla frequentazione di uno stage professionale, impara nuove tecniche e può così dedicarsi al mondo della pasticceria, arricchendo il suo bagaglio professionale, spinto dalla passione, specializzandosi nella lavorazione dello zucchero. Diversi sono stati i concorsi a cui ha partecipato in seguito alla nascita di questo amore smisurato. Ma il premio più ambito è quello che gli ha concesso l’opportunità di partecipare alla grande kermesse milanese dell’anno prossimo; l’impegno profuso è stato tantissimo, l’allenamento duro ma altrettanto grandi sono stati la soddisfazione e il piacere. Impegno, desiderio di migliorare e “pulizia” nella preparazione, queste sono le qualità di Bondì, la cui bravura viene da tutti riconosciuta nonostante la giovanissima età (21 anni). A queste si aggiungono la passione smisurata e la creatività nell’inventare sempre cose nuove. I suoi desideri sono sempre proiettati al futuro, nel tentativo costante di migliorare per diventare, infine, un maestro pasticciere. Oltre a questo, la possibilità di vincere altri concorsi prestigiosi e, un giorno, aprire una sua grande pasticceria. Un ottimo professionista, giovanissimo, che continua la tradizione italiana dell’alta pasticceria, con desiderio, passione ed enorme talento.

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