Attacco in Iraq contro l’Italia – Di Maio: nessun ferito in pericolo di vita. La vicinanza di Mattarella e il ricordo di Nassiriya

E’ arrivata la rivendicazione ufficiale dell’attacco terroristico che ha coinvolto i cinque soldati italiani in Iraq domenica scorsa: l’ISIS, secondo quanto riferito dal Site, si sarebbe infatti attribuita la paternità dell’azione terroristica attraverso un comunicato della agenzia di propaganda “Amaq”: “Con l’aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell’antiterrorismo peshmerga nella zona di Kifri, con un ordigno, causando la sua distruzione e ferendo quattro crociati e quattro apostati”. Nell’azione dinamitarda sono rimasti gravemente feriti quattro soldati italiani (tre hanno subito amputazioni parziali degli arti inferiori, un altro avrebbe sofferto una grave emorragia interna), mentre il quinto militare coinvolto non sarebbe in pericolo di vita nonostante il quadro clinico comunque serio; il Ministro degli Affari Esteri Di Maio ha fornito aggiornamenti sulle condizioni dei soldati specificando come le loro condizioni siano in miglioramento ed esprimendo vicinanza alle loro famiglie. L’attacco sarebbe stato portato a termine, come spesso accade in casi analoghi, attraverso l’utilizzo di un esplosivo rudimentale (anche noto come Improvised Explosive Device o IED).

L’attacco cade, scherzo del destino, proprio in prossimità del sedicesimo anniversario della strage di Nassiriya, dove 28 persone (19 italiani e 9 iracheni) persero la vita in quello che è il più grave attacco nei confronti delle forze armate italiane dal secondo dopoguerra a oggi. Durante le commemorazioni per l’anniversario dell’evento, il Presidente della Repubblica Mattarella ha sottolineato il sentimento di vincolo morale che l’Italia ha con i suoi caduti: “L’esempio dei nostri caduti rappresenta un vincolo morale per la continuità del contributo del nostro Paese nei diversi ambiti: le donne e gli uomini presenti nelle diverse aree di conflitto sanno di poter contare sul concorde sostegno del popolo italiano”.

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