Il Giornalismo dell’alba

“Il Giornalismo dell’alba è la dimostrazione che la realtà del fare informazione, basandosi sui fatti, vincerà sull’informazione fondata solo sulle opinioni”.

Questo contributo di Piero Damosso, con la collaborazione della casa editrice San Paolo, si configura come un’analisi del giornalismo odierno, del suo rapporto con la rivoluzione tecnologica e con il potere dell’immagine, con la democrazia e la sua tutela, della sua sfida con le fake news e contro tutto ciò che danneggia l’attività giornalistica autentica.

Il giornalismo viene osservato come una vera missione, non solo morale, considerando il dovere della veicolazione della verità, ma anche sociale e politica, data la necessità dell’informazione da cui la società non può prescindere.

L’analisi di Damosso si incentra sull’osservazione della metamorfosi che l’attività giornalistica ha dovuto subire e delle sfide che deve affrontare, fino a maturare una nuova concezione. Una rinascita, un vero e proprio Giornalismo dell’alba che così si mostra: “Anche il giornalismo è una scelta come vedremo. E il Giornalismo dell’alba ti sveglia, ti scuote, ti mobilita, ti indica le nuove scelte da compiere…”.

L’iter è quello di contrastare la mercificazione della notizia, così viene definita. L’attività giornalistica non deve diventare un mercato in cui la comunicazione si subordina alla vendita del prodotto: la circolazione di notizie negative, o non veritiere produce conseguenze di lungo termine, un effetto boomerang. E questo radicherebbe ancora di più gli ostacoli che oggi il Giornalismo dell’alba deve affrontare. La più importante tra queste, come sottolinea il testo, è la cura e il controllo del potere dell’immagine nell’odierna rivoluzione tecnologica: “Il Giornalismo dell’alba forma anche un’etica dell’immagine, che può essere soggetto o oggetto di violenza e nello stesso tempo produzione e riproduzione di modelli di comportamento”.

Ogni mission non può prescindere dal terreno di combattimento: Il testo invita a riflettere su quanto sia necessario proteggere l’idea di una democrazia aperta e partecipativa che ha garantito il diritto di informare, evitando oligarchie e concentrazioni del potere: “qualsiasi lavoro ha un impatto, una conseguenza, un risultato sulla democrazia nella quale viviamo, che è il bene più prezioso per salvaguardare la libertà”.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares