Rino Fisichella

Rino Fisichella è un arcivescovo cattolico, teologo, accademico e rettore italiano.

Di origine siciliana, è nato a Codogno il 25 agosto 1951, dove il padre Paolo emigrò nel 1948. Ha frequentato il liceo classico al Collegio San Francesco di Lodi dei Padri Barnabiti.

Ordinato presbitero per la diocesi di Roma dal 1976 al 2002, è stato professore di teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana, e dal 1995 al 2010 rettore della chiesa di San Gregorio Nazianzeno, fungendo da cappellano della Camera dei deputati.

Consacrato vescovo ausiliare di Roma nel 1998, viene nominato magnifico rettore della Pontificia Università Lateranense nel 2002, presso la quale ha avuto la cattedra di teologia fondamentale e cristologia presso la Facoltà di diritto civile fino al 2010.

Dal 2008 al 2010 è stato presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e con tale nomina il papa Benedetto XVI lo ha elevato in pari tempo alla dignità di arcivescovo.

Segretario della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana, membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione delle Cause dei Santi, del Pontificio Consiglio per la Cultura, del Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso  e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.

Il 30 giugno 2010 è stato nominato presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione*.

L’evangelizzazione è un termine della teologia cristiana che indica due distinte attività l’annuncio del vangelo per la conversione dei non cristiani, e l’azione della comunità dei credenti per trasformare la società e renderla adeguata alle esigenze evangeliche.

Uno dei temi cari a Monsignor Fisichella è quello della misericordia.

«La misericordia è dono di Dio, forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono» (Papa Francesco).

La via da percorrere è quella secondo cui occorre continuare la spiritualità della misericordia che è stata vissuta da tutta la Chiesa da milioni e milioni di fedeli.

I Missionari della Misericordia sono il segno che nessuno può trovare difficoltà, ostacoli nel dover percepire, incontrare la misericordia di Dio.

Davanti a tante situazioni difficili, a tanti peccati gravi i missionari sono il segno della vicinanza di Dio presso tutti.

Santità e misericordia sono la vocazione dei cristiani, perché sono la vita stessa di Dio.

La misericordia non è soltanto un ideale di vita, ma è un impegno di vita che quotidianamente siamo chiamati a percorrere.

E chi rifiuta la misericordia, chi non la cerca rischia di non dare senso pieno alla propria vita e quindi di vivere rinchiuso in se stesso, in quell’individualismo esasperato che alla fine pota ad un’asfissia e a non poter più godere veramente della bellezza della vita.

«Carissimi giovani, sono lieto di annunciarvi che nell’ottobre 2018 si celebrerà il Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Ho voluto che foste voi al centro dell’attenzione perché vi porto nel cuore». (Papa Francesco, 13/01/2017, Lettera ai giovani in occasione della presentazione del documento preparatorio del XV sinodo dei vescovi).

Monsignor Fisichella vuole ricordare che ad ottobre di questo anno si svolgerà infatti un incontro speciale dei vescovi (detto sinodo) che porterà la Chiesa a prendersi cura delle nuove generazioni, riflettendo sul loro vissuto, la loro vocazione, le loro scelte.

Prima di questo incontro tutta la Chiesa, a partire da ogni gruppo e realtà diocesana, vivrà un tempo per ascoltare i propri giovani, coinvolgendoli e rendendoli parte attiva di questo percorso, e per fare il punto sulla proposta di accompagnamento pastorale a loro rivolta.

È un tempo prezioso e arricchente che ci chiama a essere protagonisti perché il Sinodo, letteralmente “camminare insieme”, sia realmente strada condivisa.

Non si può quindi lasciar cadere questo invito chiaro e affettuoso che Papa Francesco ci ha rivolto.

Sentiamo la responsabilità e la gioia di rispondere, di prender parte a questo percorso condiviso della Chiesa che abitiamo!

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares