Riconoscere il proprio talento con Giuliana Savino.

Convertire i nostri limiti in risorse, esprimere se stessi attraverso il lavoro, superare le proprie paure: questi sono solo alcuni degli spunti che emergono conoscendo Giuliana Savino, psicologa e psicoterapeuta esperta di linguaggio non verbale ed ipnosi ericksoniana che, assieme a Lorenza Lei, sta portando avanti progetti per aiutare i giovani a trovare la loro strada.

Essere sempre in contatto con la nostra parte inconscia è fondamentale per ricevere tutte le risposte di cui abbiamo veramente bisogno. Tutti noi nasciamo con un talento, che poi dobbiamo ricercare nella vita, connettendoci con l’immaginazione, quella parte di noi che ci permette di vedere cose che gli altri non vedono, di viaggiare nel nostro io ed esplorarne la parte più profonda.

Come affermava anche lo scrittore latino Lucio Anneo Seneca, infatti: “La fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità!” Un talento che ciascuno di noi possiede nella parte più nascosta e che merita di essere ascoltato e valorizzato.

Secondo la dottoressa Savino, nel nostro vivere quotidiano siamo bombardati da idee esterne e ciò che gli altri pensano sia giusto per noi ci porta spesso su strade sbagliate. Se non si riesce a trovare la propria unicità, si può addirittura arrivare a sviluppare la “nevrosi da nullità”: è il caso di molti adulti insoddisfatti che non hanno seguito il proprio inconscio e si ritrovano ad esser delusi da loro stessi.

La scelta di un lavoro non consono a noi, infatti, può portare a sviluppare uno status depressivo: dobbiamo allora riprogrammare la nostra vita pensando a quando, nell’arco della nostra giornata, siamo felici. Domandiamoci, ad esempio, cosa ci distacca dalla realtà e dal dolore? Può essere cucinare, svolgere attività manuali o artistiche… Ascoltiamoci e pensiamo che questo potrebbe diventare un nuovo lavoro, il nostro.

Non tutti incontrano, o per sfortuna o per pigrizia, un grammofono in grado di fare da eco ai loro sogni e questo porta la disistima e la mancanza di convinzione nelle proprie capacità: il dolore e la paura fanno parte della vita e come tali vanno accettati.

Molto spesso, inoltre, gli altri riversano su di noi le proprie paure, ma è meglio esser sconfitti e sbagliare che non vivere mai veramente; la cultura in cui siamo immersi ci parla spesso di piani B e questo ci ruba i sogni.

L’uomo di talento, la persona di talento non lascia passare il suo tempo, ma lo impiega, non vede scorrere la sua vita, ma la scrive, con i colori e le tonalità più idonee.

La mente non percepisce la differenza tra ciò che immaginiamo e ciò che è reale: la paura, allora, è il vero limite di tutto, da trasformare in energia; chi guarda dentro di sé vive, chi guarda fuori, invece, non vive mai veramente.

In ultimo, un passaggio importante anche su un tema delicato e senza tempo: l’amore. La dottoressa ci spiega che anche questo sentimento, come tutto nella vita, nasce e muore; può durare per sempre, ma nessuno lo sa. Accettare che l’altro possa andarsene, allora, molto spesso è un atteggiamento da vincente: le persone che se ne vanno non erano quelle giuste per noi ed è importante seguire la corrente e lasciare che le cose accadano, evolvendosi ogni giorno.

Il grande politico Nelson Mandela sosteneva: “Non si può trovare passione nel vivere in modo mediocre. Non accontentatevi di una vita che è meno di quello che siete capaci di vivere”. Nessuno dovrebbe, nessuno deve.

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