Paolo Borzacchiello e il valore delle parole: la scienza delle interazioni umane. Quando il comunicare significa esistere.

Il linguaggio, la comunicazione, la possibilità di scambiarsi idee interagendo: è questo un mondo in continua evoluzione, che l’uomo studia da secoli e che da diversi anni, nel nostro Paese, ha conosciuto un nuovo approccio, scientifico e consapevole. Co-responsabile di tutto ciò è Paolo Borzacchiello che, assieme a Luca Mazzilli, ha fondato HCEHuman Connection Enginering, una sorta di “università” delle relazioni e delle connessioni umane.

Autore, speaker, consulente, formatore, imprenditore… tanti i ruoli che Paolo Borzacchiello interpreta alla grande nella vita di tutti i giorni. Con lui è possibile “parlare di parole”, senza mai annoiarsi e scoprendo sempre qualcosa di nuovo.

“La parola – ci spiega Paolo – è lo strumento di libertà per eccellenza; lo strumento variabile che più di qualunque altro può costruire la nostra realtà. Ogni singola parola ha delle implicazioni, tant’è vero che in qualsiasi forma dittatoriale, privare le persone delle parole è sempre stata una costante.”

Paolo ha alle spalle una formazione umanistica e da sempre ha amato la letteratura e la lettura, che hanno contribuito a renderlo l’uomo che è oggi, che sa vivere le proprie debolezze o i propri lati sensibili come un valore, consapevole che sono proprio le debolezze a rendere una persone più credibile.

Convinto di sé e con alle spalle risultati importanti, Paolo è noto, nel mondo della comunicazione, per il suo atteggiamento schietto e onesto, ammettendo: “Sono quello in cui credo e se il come mi esprimo da fastidio, pazienza. Non sono il piacione di turno, per crescere bisogna crearsi situazioni di disconfort”. Paolo è estremamente esigente con se stesso, anche se, a livello mediatico, ha creato un personaggio a tratti un po’ arrogante, ma ben consapevole che quando si parla bisogna solleticare le corde giuste in chi ci ascolta.

Henri Louis Bergson, filosofo francese, sosteneva: “La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima”. È proprio questo ricettacolo invisibile che mette in comunione cuore e cervello e che consente all’essere umano di comunicare in modo efficace, per far si che le relazioni nascano e sviluppino attraverso uno strumento fondamentale che è quello della parola.

Le parole sono la forza più potente a disposizione dell’uomo: possono essere costruttive, distruttive, di incoraggiamento, di disperazione; tuttavia, in egual misura hanno sempre la capacità e la potenza di aiutare, migliorare e renderci unici.

Questo avviene sempre se il contenuto che trasmettiamo è legato al mezzo con cui lo facciamo, di modo che fuoriesca dal nostro io, raggiungendo l’io di chi ci ascolta.

Nel suo libro, “La Scienza delle interazioni umane”, edito da Gribaudo, si parla di interazione più che di comunicazione: con questo testo Paolo Borzacchiello intende cambiare il concetto di comunicazione, spostando il focus sull’interazione. 

Questo è il frutto di una presa di coscienza che le implicazioni della parola portano con sé, perché la comunicazione deve essere intesa come scambio di messaggi, ma tenendo conto delle variabili esterne che determinano l’esito di ogni comunicazione. 

Infatti Paolo ci spiega che ogni variabile può modificare la realtà che ognuno di noi percepisce, perché, ad esempio, di fronte ad un tavolo di vetro vanno cambiate le parole. La Parola, dunque, assurge al ruolo di specchio di ognuno di noi: chi parla bene ha un cuore bello, perché “Le parole belle sono dei cuori belli e se parli bene anche il cuore ti diventa più bello”. Firmato Paolo Borzacchiello!

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