Marisa Margiotta: la tenacia del Sindaco di Castel San Vincenzo.

L’Italia pullula di piccoli e meravigliosi borghi, centri abitati che contano poche migliaia, a volte anche poche centinaia di persona, ma che sono l’ideale per rilassarsi, riappropriarsi di se stessi ed abbracciare la cultura. Uno di questi è Castel San Vincenzo, paese in provincia di Isernia, nella regione del Molise, che conta 481 abitanti e ha nel sindaco Marisa Margiotta, il suo fiero primo cittadino, presidente dell’Unione dei Comuni “Alto Volturno”.

La Margiotta è la prima donna del luogo a ricoprire incarichi istituzionali: nelle sue vene scorre il sangue di chi ha fatto del senso civico una ragion d’essere. Il padre, infatti, è stato un vigile urbano molto amato dalla popolazione e le ha trasmesso un forte senso di onestà e rispetto per gli altri.

Nel 2021 Marisa Margiotta concluderà il suo mandato e ad oggi non sa ancora se si ricandiderà, anche se ci confessa che lasciare sarebbe per lei un grande dolore.

“Spesso i sindaci delle piccole città si sentono abbandonati dalle istituzioni, perché devono sempre chiedere – spiega il sindaco – anche se ora l’attuale Governo sta erogando qualche sovvenzione in più; tuttavia a livello amministrativo la situazione rimane difficile perché, ad esempio, vi sono alcune figure tecniche che devono essere condivise tra più Comuni.” È un impegno costante e senza orario, ci spiega ancora il sindaco, che ci racconta: “Al mattino sai quando esci, ma non sai quando rientri e questo non è solo per me, ma per tutti i sindaci dei piccoli comuni che lottano per andare avanti. Conosciamo tutti nei nostri paesi e questo è positivo e negativo al tempo stesso. Ringrazio in particolare mio marito, per il supporto che mi ha sempre dato”.

Fino al XV secolo parte integrante del Giustizierato d’Abruzzo e dell’Abruzzo Citeriore, il Comune di Castel San Vincenzo è nato dalla fusione, nel 1928, dei precedenti Comuni di Castellone al Volturno e San Vincenzo al Volturno. L’aspetto urbanistico risalente alle due municipalità distinte è visibile tutt’oggi, con le sue due piazze principali, due chiese e due targhe ai caduti: una per paese. In passato il Comune di Castellone fu sede di carcere e di pretura, nonché capoluogo di mandamento, ente locale a metà fra il comune e il circondario, abolito insieme a quest’ultimo nel 1927. Per questi luoghi passava anche la via Francigena, che collegava la Francia e l’Europa Occidentale a Roma, per procedere poi fino in Puglia, dove si trovavano i porti d’imbarco per la Terra Santa. Un luogo ricco di storia, tant’è vero che si racconta che addirittura Carlo Magno fosse solito dormire da queste parti.

“I molisani sono gente di montagna – racconta il sindaco, che aggiunge lavoratori silenziosi che sanno sopportare, che vivono di pastorizia e di agricoltura di sussistenza, perché il terreno, montano e collinare non dà la possibilità di avere grandi appezzamenti.”

Un tempo qui era rilevante la produzione di sorbetti, che si ricavavano andando a prendere la neve dalle montagne vicine; di recente queste zone sono state riscoperte dai turisti che vengono ad ammirare le Cascate del Volturno e il Lago di Castel San Vincenzo.

Tanti i progetti futuri del sindaco: portare il metano, risistemare le piazze, formare qualche associazione e cooperativa per creare lavoro per i giovani; vi sono anche iniziative importanti realizzate con alcuni comuni limitrofi, come la proposta unitaria per l’area interna approntata dalle 13 amministrazioni locali delle Mainarde, la catena montuosa che si estende tra Molise e Lazio, alla quale è stato dato di recente parere favorevole. A questo dovrà seguire un accordo quadro con la Regione per poter dare il via al rilancio delle attività della zona: un progetto, questo, che si inserisce nell’ambito della strategia nazionale di valorizzazione delle aree interne.

“I saldi, i resistenti, i semplici, e i modesti sono vicini alle virtù”, diceva Confucio; idealmente, allora, siamo al fianco di Marisa Margiotta, sindaco di Castel San Vincenzo e donna di carattere che si impegna concretamente e con passione per il bene comune.

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