Luci e ombre, paure e dolori. Vivere in mansarda circondato da fantasmi…

Quando da bambino, invece di giocare con i lego o le macchinette, sei affascinato dal surreale e da ciò che supera la normalità e senti il desiderio di voler scrutare il mondo dell’horror e della paura, magari da grande finisci per sentirti a tuo agio ritagliandoti uno spazio tutto tuo, in mansarda, circondato da elementi inquietanti, ma che sono anche in grado di ispirarti: una tarantola sotto vetro, un teschio, un liquore vietnamita con cobra e scorpione, ad esempio…

Questo è il regno in cui Filippo Semplici, prolifico e brillante autore toscano, amante di film cult quali La casa delle bamboleL’esorcista e La Casa, sonda il mondo dell’horror e trae ispirazione per raccontare le sue storie dal sapore di brivido.

Storie che traggono spunto da vicende normali, quotidiane, da esperienze dirette e da paure che tutti noi possiamo avere; la paura, infatti, torna spesso, come elemento fondamentale delle sue narrazioni, ma anche come una forma di intelligenza, da studiare a fondo, analizzare, comprendere ed affrontare per evitare di chiudersi in se stessi e crescere come persone.

I misteri di Borgoladro, sua ultima opera, uscita a febbraio scorso, riesce a creare l’orrore nella normalità, toccando anche il tema di internet come strumento che permette l’accesso a orrendi misfatti, avvenimenti aberranti, che a volte non si può nemmeno credere siano veri, ma che è giusto che le persone conoscano; da situazioni apparentemente banali, normali, il lettore si immedesima nella storia e la situazione degenera nel terrore per poi arrivare ad una imprevista via d’uscita.

Quest’ultimo lavoro ha richiesto ben 3 anni di impegno e ha una storia decisamente interessante: nato, infatti, come semplice racconto, ormai 12 anni fa, è stato ripreso nel 2016 e ampliato, divenendo un testo di oltre 200 pagine. Grazie all’editing di Franco Forte e ad un ulteriore lavoro di 6 mesi, ha visto la luce con il titolo “Ti guarderò morire”, per poi successivamente essere acquistato dalla Newton Compton Editori, che ne ha cambiato il titolo in quello attuale che fa riferimento a Borgoladro, località di fantasia, che l’autore ha deciso di situare nella sua amata Toscana.

Nei suoi libri torna spesso anche il tema della rabbia nei confronti dei carnefici che spesso nella vita reale riescono a farla franca o magari non subiscono pene commisurate ai crimini commessi: nelle sue storie, invece, c’è una sorta di riscatto sociale, da questo punto di vista, perchè i malfattori la pagano sempre e a caro prezzo.

Le storie che scriviamo, sono tutte intorno a noi, aspettano solo di essere scritte” afferma Filippo, che da sempre ha amato leggere, evolvendo così il suo stile di scrittura, partendo dalle opere di Edgar Allan Poe, Lovercraft, Stephen King, fino agli italiani Donato Carrisi, Giorgio Faletti, Eraldo Baldini, costruendo il suo stile, anche sbagliando, “pennellando” storie di paura e brivido, che riscuotono successo, come con “ La suggeritrice”, romanzo con cui si è aggiudicato il Premio NebbiaGialla 2019 per Racconti Inediti, in collaborazione con il Giallo Mondadori. Una grande soddisfazione perchè si è trattato di un racconto su cui Filippo credeva molto, un giallo psicologico, realizzato sperimentando un modo di scrittura diverso da quello normalmente utilizzato.

Ora il nostro giallista, fiero del fatto che i suoi libri possano cambiare la vita dei suoi lettori, affrontando certe tematiche, come ad esempio l’uso consapevole di internet, presente nell’ultimo racconto, sta lavorando al seguito de I misteri di Borgoladro, in cui il protagonista Orlando farà da spalla ad un altro personaggio e la cui storia sarà ambientata a Firenze.

Dalla sua mansarda, nelle ore serali e notturne, circondato dalla sua amata collezione di Dylan Dog, Filippo si isola dal resto del mondo e, magari anche con l’ausilio del ticchettio della pioggia, continua a giocare con storie di fantasmi che fremono per venire fuori ed esser messi su carta, storie capaci di regalarci sempre nuove emozioni e spingere il brivido verso nuovi orizzonti.

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