Dario Neron/Franco Toro e viceversa…

“Manovale” della scrittura moderna, Dario Neron, nativo di Locarno, è vincitore di numerosi premi letterari e, con i suoi volumi, riesce a centrare un obiettivo importante: catturare la mente e il cuore di moltissimi lettori, spingendoli sempre oltre.

Andare oltre, infatti, per Dario vuol dire non solo tracciare un punto nero su un foglio bianco, ma far scorrere fiumi di parole, alias emozioni, che raccontano, attraverso i suoi personaggi, parte di sé e parte di noi.

Dario, scrittore e architetto sempre attivo, solare, scorbutico, ma estremamente determinato, con il suo secondo romanzo, affronta la storia di un ragazzo giovane, intelligente, bellissimo, nell’estate dei 28 anni: un conto alla rovescia verso il suo destino, verso la sua distruzione, con molti colpi di scena…

Edito da Castelvecchi Editore, Franco Toro, è un lavoro che gioca fortemente su due concetti: quello di super-uomo e quello di bellezza, temi quanto mai usuali, a volte anche troppo rimarcati, che si rincorrono tra loro per tutta la durata della narrazione; la bellezza si vende a se stessa e il super-io si disintegra dinanzi alla sua onnipotenza.

Ne deriva, con ritmo incalzante, un susseguirsi di colpi di scena e di paradigmi che fanno trapelare l’animo di un uomo che è vero e che diviene prostituta di se stesso, ma che, allo stesso tempo, ricerca la felicità ed un bello autentico, non soltanto verosimile.

Una frenesia che non lascia spiragli di tempo e spazio, ma solo una ricerca spasmodica di fogli di carta, soldi e ancora soldi, che creano l’illusione dell’onnipotenza; l’uomo più bello al mondo a cui chiedere e che non deve chiedere mai, ricerca la propria affermazione attraverso un involucro perfetto di pelle e la superficialità del vivere.

Un libro nato dal desiderio di fare un po’ di sana critica sociale e di inserirsi nella concezione di escort al maschile: il bad boy che, attraverso il suo corpo, arriva ad ottenere tutto ciò che vuole.

Come nel Doctor Reset anche qui Dario, con una capacità e acribia notevoli, tratteggia un uomo prigioniero dei suoi vizi, un antieroe che si ritrova sempre nelle situazioni più comiche e disastrose, un uomo che alla fine desidera semplicemente l’amore vero e la felicità più autentica.

Franco Toro è giovane, ricco ed intelligente, ma questo non basta, anzi fa svelare quello che ciascuno di noi ha di più profondo, ovvero un velo sordido che solo la grande passione e voglia di fare porta al suo nitore più vero: quello della verità, dell’autenticità…

“Lasciarsi andare al delizioso perdimento dell’amore giovanile è bello perché in età adulta l’amore è più ponderato e non ha più le stesse sfumature” ci spiega Dario che, con questo suo ultimo lavoro, si rivela uno scrittore in grado di svelare raccontando e raccontare svelando il mondo buio della nostra anima, per poi rituffarsi in uno più limpido e chiaro, rendendosi portavoce del nostro io più profondo.

Un libro da leggere senza pregiudizi e gustare fino all’ultima pagina, lasciandosi travolgere dal ritmo veloce di una storia esistenziale che ci fa riflettere su temi d’attualità sociale, come il narcisismo e l’egocentrismo di una gioventù moderna che ha davanti a sé un futuro più che mai incerto. 

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