Cristina Paini CEO di LHM: l’arte dell’ospitalità trasformativa e il viaggio verso una nuova visione dell’hôtellerie

Nel panorama dell’hôtellerie italiana, la figura di Cristina Paini si staglia come un punto di riferimento, un emblema di innovazione e lungimiranza che ha saputo fondere la tradizione con una nuova visione dell’ospitalità. Founder e CEO di LHM Hotel Management Company, Paini è la pioniera in Italia nella gestione di strutture mixed-use e condohotel, che combinano camere d’albergo con appartamenti, tipica dei mercati anglosassoni, creando soluzioni di ospitalità personalizzate e adatte sia al mercato leisure che business.

 

LHM, fondata nel 2012, è oggi sinonimo di eleganza, flessibilità e un approccio tailor-made all’accoglienza, capace di adattarsi alle esigenze di ogni ospite, rendendo unica ogni struttura e ogni esperienza.

 

Cristina Paini è originaria di Parma, una città ricca di storia e cultura, nota per il suo contributo artistico e culturale, e il suo percorso è intriso di una molteplicità di esperienze che l’hanno condotta al successo odierno. Fin da giovane, ha coltivato una forte passione per l’economia e la gestione, che l’ha portata a laurearsi in Economia e Commercio all’Università di Parma. Durante gli studi universitari, ha maturato un interesse particolare per l’analisi dei mercati internazionali e per la creazione di valore all’interno del settore dell’ospitalità. Dopo la laurea, ha deciso di approfondire le sue competenze frequentando corsi di specializzazione in Fundamentals of the Hotel Investment and Financing Decision presso la Cornell University, a Ithaca, e ha conseguito un attestato in Executive Education alla Columbia University Business School di New York, due esperienze formative che hanno arricchito la sua visione internazionale del settore.

 

Ha iniziato la sua carriera nel campo della consulenza manageriale, lavorando per aziende del calibro di Chicco Artsana, Lycos, Regione Lombardia, Verona Fiere e Banca Agricola Mantovana durante la delicata fusione con MPS. In queste esperienze ha sviluppato competenze in gestione strategica, analisi di mercato e miglioramento dei processi aziendali, acquisendo una solida base per comprendere le dinamiche complesse del mondo aziendale e affinando la sua capacità di guidare progetti su larga scala. Successivamente, ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato per la società di property management di un gruppo immobiliare bresciano, occupandosi della gestione di alberghi di lusso e strutture mixed-use, che combinano camere ad uso hotel e appartamenti ceduti tramite accordi di lungo periodo. Dopo l’apertura di tre hotel, ha siglato un accordo di franchising con Wyndham Hotel Group International, il più grande gruppo di franchising alberghiero al mondo.

 

Ma il suo amore per l’ospitalità si è concretizzato quando ha deciso di creare una sua realtà imprenditoriale. La fondazione di LHM è stata una risposta naturale a questo richiamo, combinando la sua esperienza internazionale con una visione d’avanguardia per l’hôtellerie italiana. L’azienda è nata, infatti, con l’obiettivo di rivoluzionare il concetto di ospitalità del nostro paese, introducendo nuovi modelli di gestione alberghiera, come i condohotel e le strutture mixed-use, e offrendo un servizio tailor-made che mette al centro l’esperienza del cliente. Questa combinazione di visione e capacità manageriale ha portato Cristina Paini a diventare una delle figure più rispettate e influenti del settore.

LHM, acronimo di Lab & Hotel Management, rappresenta un approccio innovativo alla gestione alberghiera: una white label che opera dietro le quinte, senza promuovere un proprio marchio, ma adattando le proprie strategie alle specifiche esigenze dei clienti. Questa flessibilità consente all’azienda di collaborare con grandi gruppi internazionali, gestendo strutture che vanno dalle camere d’albergo agli appartamenti con contratti a lungo termine.

 

Uno degli esempi più rappresentativi dell’approccio visionario della Paini è Palazzo Velabro, un elegante edificio settecentesco nel cuore dei Fori Imperiali a Roma. La struttura ha una storia ricca e stratificata, che affonda le sue radici nella prima metà del XVIII secolo. Costruito come residenza, l’edificio è stato trasformato negli anni ’60 dall’architetto Luigi Moretti, uno dei maggiori esponenti del razionalismo italiano, che ha saputo mantenere intatte le caratteristiche architettoniche originarie, arricchendole di elementi modernisti. La ristrutturazione più recente, affidata allo studio Garibaldi Architects, ha valorizzato ulteriormente questi elementi, creando un connubio perfetto tra passato e presente. Le palette cromatiche vintage, i marmi pregiati, il legno curvato e gli arredi su misura rendono ogni soggiorno un’esperienza unica, in cui la storia e l’arte contemporanea si incontrano per creare un’atmosfera irripetibile.

LHM, nel 2023, ha trasformato questo edificio storico in un raffinato mixed-use hotel che racchiude l’essenza di una residenza privata con il comfort di un servizio alberghiero di lusso offrendo 27 home suite e 6 camere, sotto l’insegna del brand Design Hotels™ di Marriott.

Inoltre, Palazzo Velabro non è solo un luogo dove soggiornare, ma un vero e proprio spazio culturale curato dalla direzione artistica di Chiara Guidi e Maria Vittoria Baravelli. Il Social Floor al piano terra è concepito come un luogo di incontro e di scambio culturale, con una sala cinema per proiezioni speciali, una biblioteca e una zona adibita a ospitare opere d’arte contemporanea site-specific, come la mostra fotografica Il cielo è quasi tutto azzurro del celebre fotografo Mimmo Jodice, un omaggio alle radici culturali del Mediterraneo, che ha trasformato il palazzo in un punto di riferimento per l’arte e la cultura nella Città Eterna.

Inoltre, il ristorante Apicio 16, situato sempre al piano terra, rappresenta un omaggio alla tradizione culinaria romana, reinterpretata in chiave contemporanea per offrire agli ospiti un’esperienza gastronomica autentica ma innovativa.

 

Il concetto di condohotel è, quindi, alla base della filosofia di LHM: un equilibrio tra ospitalità alberghiera e comfort residenziale, che permette agli ospiti di godere dei servizi di un hotel mantenendo, allo stesso tempo, la libertà e l’intimità di una residenza privata. Paini ha sviluppato questo modello per rispondere a un’esigenza crescente di flessibilità, soprattutto per chi viaggia per lavoro e si trova a soggiornare per lunghi periodi in città come Milano, Roma o Firenze. Gli appartamenti offrono la possibilità di sentirsi a casa anche lontano da casa, con cucine private, aree comuni come terrazze panoramiche e palestre, ma anche servizi come il room service e la reception aperta 24 ore.

 

LHM non si limita alla gestione alberghiera; è impegnata anche nello sviluppo di sinergie con le eccellenze del territorio, puntando sulla personalizzazione del servizio per ogni singola struttura. È in grado di offrire servizi relativi a tutti i settori dell’hotel: dalle operazioni di food and beverage al revenue management, dall’hotel management al digital marketing, dal positioning al recruitment.

La divisione Food di LHM cura la ristorazione dei suoi alberghi, con un occhio attento alla qualità e alla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche italiane, ma sempre reinterpretate con un tocco contemporaneo. Questa dedizione al dettaglio e alla ricerca dell’eccellenza si riflette anche nella scelta delle partnership artistiche e culturali, come quelle con artisti contemporanei e curatori che animano gli spazi comuni delle strutture gestite.

 

Oltre a Palazzo Velabro, LHM ha portato avanti progetti di grande rilevanza come il Ramada Plaza Milano, un esempio di successo del modello mixed-use nel contesto italiano. Aperto nel 2010, il Ramada Plaza Milano rappresenta una delle prime implementazioni del concetto di condohotel in Italia, con 167 stanze e 96 appartamenti che combinano il comfort residenziale con i servizi alberghieri.

Nel corso degli anni, LHM ha ampliato il proprio portfolio con la gestione di altre strutture iconiche come l’Hilton Garden Inn Milano Nord, per il quale ha curato la fase di pre-apertura e start-up tra il 2014 e il 2015, e la cui gestione si distingue per la cura e l’attenzione alle specifiche esigenze del mercato milanese.

 

Il ruolo di Cristina Paini come leader visionaria nell’hôtellerie italiana va oltre la gestione operativa delle strutture. Ha saputo creare un modello di business basato sulla collaborazione con grandi gruppi internazionali come Marriott, Wyndham e Hilton, portando avanti una visione che valorizza sia il patrimonio storico-artistico delle strutture gestite che l’innovazione nei servizi offerti. La sua attenzione al dettaglio e la capacità di anticipare le tendenze del mercato hanno permesso a LHM di posizionarsi come uno dei principali attori nel segmento dell’ospitalità di lusso in Italia.

La CEO, con la sua visione imprenditoriale, ha tracciato una strada che ha rivoluzionato il settore dell’hôtellerie in Italia. Ha introdotto il concetto di quiet luxury, un lusso sussurrato e mai ostentato, dove l’ospite è al centro di un’esperienza curata nei minimi dettagli.

Palazzo Velabro è solo uno dei tanti esempi di come l’azienda abbia saputo interpretare e adattare il modello del condohotel al contesto italiano, fondendo tradizione e innovazione, antico e contemporaneo, in una sintesi perfetta che affascina e coinvolge chiunque varchi la soglia delle sue strutture.

Il futuro di LHM si proietta verso nuove aperture e nuove sfide, con un piano ambizioso di espansione che punta su città come Verona, Venezia e altre location strategiche sia nelle grandi città che nelle destinazioni emergenti. Questo focus permette di intercettare un turismo sempre più diversificato e alla ricerca di esperienze autentiche e di qualità. In questo percorso, Cristina Paini non smette mai di esplorare nuove possibilità, di spingersi oltre i limiti dell’ospitalità tradizionale, per creare spazi dove l’arte, la cultura e l’accoglienza si incontrano, regalando agli ospiti non solo un luogo dove soggiornare, ma una vera e propria esperienza di vita.

 

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