Arte e Vino coniugati al femminile: Manuela Cornelii ed il suo impegno sociale con l’Associazione Italiana Sommelier.

La vita può rinascere in un incontro e prendere pieghe completamente nuove ed inaspettate…

Per Manuela Cornelii, consigliere nazionale dell’A.I.S. (Associazione Nazionale Sommelier), galeotto fu il corso di primo livello che diede una svolta deliziosamente “etilica” alla sua vita, fino ad allora immersa nel mondo dell’architettura.

Rimasi folgorata dall’ambiente e dal vino: il prodotto più nobile che l’uomo possa fare”, ci racconta Manuela, abruzzese verace, profondamente legata alla sua terra d’origine, ma esperta anche di enografia internazionale; questo incontro “divino” segna una svolta decisiva nella sua vita, tant’è che a 43 anni Manuela si iscrive anche ad un master universitario in analisi sensoriali, nutrendo ulteriormente questa passione.

L’incanto del vino riecheggia nelle sue parole: “Una bevanda che mi ha stregato, non tanto con la sua parte liquida, quanto con quella eterea, quella dell’anima, apprezzata con la coscienza, facendo una degustazione e scegliendo con cura le giuste parole. Quello del vino è un mondo che rimanda alla terra, alla vigna, alla storia… Una bevanda comunque sempre presente, anche nelle religioni e se non è presente sulle tavole, finisce per esserlo con la sua assenza, come avviene, ad esempio, nell’Islam”.

Manuela è attualmente l’unica consigliere nazionale donna eletta dell’Associazione Italiana Sommelier, con il compito di sviluppare progetti per il sociale, strettamente legati all’arte, all’ambiente, alla salute ed alla solidarietà.

La nostra esperta sommelier, la cui passione per l’architettura continua a vivere nell’approccio alle cose, nel modus studiandi e nell’amore per l’arte, punta a dare una svolta notevole al suo ruolo istituzionale in A.I.S., con progetti per non vedenti e disabili. 

Con la sua passione, inoltre, Manuela ci stimola a declinare il vino al femminile: i vini spumanti, infatti, con la loro freschezza e le bollicine, ma anche con la loro parte asciutta e secca, ben soddisfano le esigenze dei palati più delicati e sofisticati (non necessariamente solo delle donne), anche se l’universo rosa presenta infinite sfaccettature. Gli abbinamenti possibili sono tanti e a vari livello, ci spiega Manuela: “non solo a livello di personalità, ma anche con un distillato, con un quadro, con un libro…”

Non solo Cerasuolo d’Abruzzo, dunque, per Manuela che ci rivela come questi sia uno dei suoi vini preferiti, ottenuto da una brevissima macerazione delle bucce con il mosto, in modo tale da non arrivare all’estrazione dei tannini, ma un vero e proprio viaggio da assaporare ogni giorno, ad ogni bottiglia stappata…

Un viaggio con cui coniugare arte e sapori, passando dagli eleganti Sangiovese di Romagna ai potenti Amarone della Valpolicella, con cui accarezzare la pluralità culturale umana, anche dal punto di vista religioso. Vini facili, pronta beva e vini che necessitano di anni per diventare tali, proprio come un uomo che per arrivare a dare il meglio di sé deve aspettare: la pluralità riassunta e riscoperta in un bicchiere.

Tendete la bottiglia verso la luce; vedrete che i vostri sogni sono sempre sul fondo” diceva il medico e scrittore scozzese Rob Hutchison, massima che Manuela Cornelii ha fatto sua ed applica nella vita di tutti i giorni, lasciando che sia il nettare di Bacco a veicolare sogni, passioni, gusti potenti o delicati e soprattutto tanto, tanto amore per il prossimo.

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