Arianna Patriarca, un mestiere svolto con spirito e competenza. Quando il paziente viene prima di tutto

Abbiamo incontrato la dottoressa Arianna Patriarca dentista, una donna, madre di due figli, una professionista che immette nel suo lavoro  passione e competenza da sempre e ogni giorno

Come nasce la passione?

“La passione per la medicina e in particolare per l’odontoiatria mi è stata tramandata fin da piccola dal mio papà, che per l’appunto era un medico odontoiatra, uomo vecchio stampo, un vero professionista, che mi ha insegnato il rispetto del paziente e in particolare l’attenzione nei confronti delle persone più disagiate e meno abbienti”.

Un complimento ricorrente?

“Come Dottoressa in questi anni di professione ho ricevuto molti complimenti, per questo mi ritengo soddisfatta del mio percorso professionale, ma penso che la crescita debba esserci sempre e per questo il mio motto è “Ad maiora semper.Il complimento che mi viene fatto più spesso è quello di essere solare, sempre sorridente e di infondere tranquillità al paziente. Doti, che a mio avviso, sono molto importanti per il lavoro che svolgo, dove siamo a contatto con tutte le tipologie di persona dalla più coraggiosa alla più paurosa”.

Oggi come è cambiata l’implantologia?

“L’implantologia dentale è una tecnica odontoiatrica che prevede la sostituzione dei denti mancanti in modo sicuro e perfetto: una volta portato a termine l’intervento il paziente avrà un dente nuovo, perfettamente integrato con gli altri e assolutamente resistente. Questa tecnica prevede l’inserimento, all’interno dell’osso, di una vite che funziona come una radice artificiale e sostiene quindi il nuovo dente, tenendolo fisso e ben ancorato alla gengiva. Grazie alle moderne tecnologie a disposizione oggi, l’implantologia dentale è una tecnica piuttosto sicura che comporta dei rischi ormai minimi e che tra l’altro possono interessare solamente alcuni pazienti”

Malattie Ricorrenti?

“La Paradondite è una delle malattie più ricorrenti ed è caratterizzata da un’infezione batterica che colpisce il paradonto. L’infiammazione causata da questa infezione provoca la distruzione delle strutture di sostegno e porta inevitabilmente, se non trattata tempestivamente, alla perdita dei denti.

I segni clinici sono il sanguinamento gengivale, l’abbassamento delle gengive con scopertura delle radici, l’alitosi, la mobilità dentale, la sensibilità al caldo e al freddo. Questa patalogia è inoltre collegata a numerose malattie sistemiche, come il diabete, malattie cardiovascolari, patologie neurodegenerative”.

Cosa richiedono più spesso i suoi pazienti?

“Quello che negli ultimi tempi chiede maggiormente il paziente è avere denti bianchi con un sorriso smagliante. Il sorriso è sicuramente l’accessorio più bello che abbiamo e avere un bel sorriso significa stare bene con noi stessi e con gli altri. Alcune persone però per motivi estetici vivono il loro sorriso come un disagio e preferiscono evitare tale espressione.

Grazie alle ultime innovazioni tecnologiche in ambito odontoiatrico, oggi è possibile intervenire sul sorriso del paziente per renderlo più sano e in armonia con il volto, senza dover operare in maniera invasiva e dolorosa. Ad esempio quando nel sorridere si espongono molto le gengive dell’arcata superiore possiamo parlare di “sorriso gengivale” o “Gummy Smile”.

Mentre dove nella recessione manca la gengiva, in altri casi di gengiva ce ne potrebbe essere anche troppa.

Gli interventi da fare possono essere diversi, allungamento di corona clinica con il laser, ma eventualmente si può intervenire per correggere le dimensioni del dente con delle faccette dentali.

Queste prendono anche il nome di “faccette estetiche” o “veneers”, sono dei sottili strati di ceramica (o porcellana) che vengono applicati sopra i denti, rivestendoli e coprendo così eventuali difetti

presenti sulla loro superficie, sia relativi ad una forma o ad una dimensione imperfetta, ma anche a macchie di colore o addirittura mimetizzandone una posizione leggermente squilibrata. Le faccette dentali sono applicate con una particolare colla del tutto invisibile che garantisce massima adesione alla superficie del dente, mascherandone appunto le imperfezioni. Oltre quindi agli immediati benefici estetici sulla dentatura, le faccette assicurano un complessivo miglioramento nell’aspetto del viso, grazie ad un sorriso più armonico, e quindi potenzialmente anche un miglioramento nell’autostima del paziente e della sicurezza in sé e nel proprio aspetto”.

Progetti Futuri?

“Progetto fondamentale è sicuramente la digitalizzazione dello studio in un’epoca, come quella moderna, dove la tecnologia assorbe tutti i campi professionali. Il mio studio, infatti, è uno dei pochi su Roma che utilizza, oltre ai diversi strumenti informatici, un innovativo dispositivo medicale, il Teethan.

Quest’ultimo è in grado di rilevare i parametri dell’occlusione dentale per mezzo di quattro sonde applicate in prossimità dei muscoli temporali e masseteri del paziente, metodo molto efficace, poiché mette a nostra disposizione risultati oggettivi, accurati e ripetibili.

Il report che viene generato da Teethan è estremamente chiaro e di immediata interpretazione e permette di far comprendere anche al paziente la sua occlusione dentale e gli interventi necessari per migliorarla. Gli interventi correttivi possono variare a seconda del soggetto e possono essere ad esempio un’ortodonzia correttiva attraverso apparecchi fissi o mobili, estrazioni di denti dove l’affollamento crea spostamenti degli stessi, correzioni di abitudini sbagliate (masticazione, bruxismo). Si ritiene, quindi, questo strumento, estremamente funzionale ai fini di un tempestivo intervento odontoiatrico, permettendo un’analisi accurata del problema e la possibilità di trovare la soluzione migliore per raggiungere l’equilibrio occlusale”.

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