Grande successo, al cineteatro Metropolitan di Sant’Anastasia, per “L’imbroglione onesto” di Raffaele Viviani, per la regia di Antonino Laudicina e l’interpretazione del neo-cavaliere Antonio Merone. Si tratta, in particolare, della celebrazione di un invidiabile traguardo proprio per quest’ultimo: Merone è appena stato insignito del premio Vincenzo Crocitti International 2019 – per gli addetti ai lavori il “Premio Vince” – a coronamento della sua importante carriera.
Antonio Merone, originario della stessa Sant’Anastasia, muoveva i suoi primi passi da attore proprio al Metropolitan che oggi lo accoglie come interprete affermato e apprezzato: qui esordì a soli 13 anni, nel 1986. Al posto che gli diede i natali artistici, rimane sempre legato: se Merone si è successivamente “laureato e specializzato” in giro per l’Italia e in particolar modo nei circoli ad alto impatto del teatro partenopeo, è proprio come la Compagnia Stabile del Teatro Metropolitan – da lui stesso fondata nel 1993 – che da allora ha messo in scena più di sessanta commedie di storici autori italiani – come lo stesso Viviani, ma anche i De Filippo, Scarpetta, Petito e molti altri.
Merone è inoltre un grande affezionato all’opera di Nino Taranto, avendo diffuso enormemente il suo repertorio teatrale e musicale, e al punto da essere definito dalla figlia dell’autore – scomparso trentatré anni fa – come «l’ultimo erede di [suo] padre». D’altra parte, la stessa “L’imbroglione onesto” fu un cavallo di battaglia di Taranto, come ricorda Merone, al quale l’attore ha voluto ispirarsi in occasione dei settant’anni dalla morte di Viviani.
L’opera che vede la nipote Corallina Viviani accompagnare Merone, è di certo stata protagonista di un arricchimento dovuto all’estro creativo del regista Laudicina. Oltre a Merone, tra gli altri interpreti si annoverano Carmine Beneduce, Mimmo Borriello, Onofrio Ogliastro e Annamaria Varetti. Fin da ora, la messa in scena è stata un successo che corona e cementa la carriera di Antonio Merone.
Merone, lo scorso giugno, è stato insignito da Sergio Mattarella in qualità di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Sempre quest’anno, riceve dall’Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo, Tina Piccolo, il Diploma d’Onore per altissimi meriti Culturali e Artistici. E, cosa che vale anch’essa come un premio, Liliana de Curtis l’ha definito «un degno figlio di Totò».
E infine, fresca di nomina, proprio la “presa di Roma” con l’agognata vittoria del premio “Vince”, un traguardo ambito e voluto dopo anni di onorata carriera teatrale: «Sono sempre felice di ricevere un premio – afferma Merone – lo sono ancor di più perché è un premio prestigioso, che arriva da Roma e che è dedicato a un bravissimo attore, soprattutto umile, Vincenzo Crocitti. Ricevere un premio è la conferma che, in più di trent’anni di teatro, non ho perso tempo!»