Angelo Barzaghi, papà dell’Accademia serigrafica e mentore di anime.

Angelo Barzaghi, serigrafo, consulente, formatore, autore del Manuale Pratico di Serigrafia e il “papà” dell’ Accademia Serigrafica.

La serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa che utilizza, appunto, il tessuto come base su cui operare; etimologicamente il termine proviene dal greco e dal latino e vuol dire “scrivere su seta”, perché inizialmente veniva utilizzata questa meravigliosa stoffa come base su cui estrinsecare questa arte.

Ebbene, la vita di Angelo Barzaghi segue le onde di questa stoffa e sin da subito ha scritto la sua vita su un tessuto, il più bello che uno possa avere tra le mani: il tessuto della sua passione e del suo credo che l’ha portato, oggi, ad essere quello che noi leggiamo.

L’Accademia è nata nel 2008 ed è cresciuta attraverso corsi di aggiornamento per aziende, grafici, stampatori, in Italia e all’estero.

Con la nascita dell’Accademia, Angelo inizia l’attività di consulente nel settore serigrafico e digitale seguendo tutto il ciclo produttivo. La prima attrezzatura è una piccola giostra serigrafica a sei colori e quattro piani di stampa, corredata da un piccolo forno di appena 1 metro e di provenienza americana: l’inizio è dapprima incerto, poi scoprendo man mano la tecnica e le possibilità date da questo nuovo lavoro, la passione aumenta fino a diventare determinante nello sviluppo della attività.

Angelo oggi, nella sua Accademia, è come se rispolverasse la sua vita, addentrandosi in ogni fase della lavorazione come ha fatto con la sua esistenza, dove non si è risparmiato in nulla e si regalato tanto e bene.

Oggi è difficile avere riferimenti, non solo per i giovani: negli anni ’80, infatti, la stessa famiglia era un sistema che girava in un certo modo, che oggi si è totalmente stravolto. Diventa allora particolarmente importante poter contare su figure che diano un riferimento di stabilità, soprattutto emotiva, nel mondo del lavoro in particolar modo: questo è oggi Angelo Barzaghi, con la sua Accademia.

Lavorare nel settore bancario e poi scoprire, un bel giorno, di non sentirsi più appagato, o meglio, di non essere nell’abito giusto e voler, anzi, pretendere di indossare l’abito ad hoc, con cui sentirsi veramente felice. L’abito che ogni giorno ti permette di accarezzare la stoffa della tua anima, che compenetra, poi, nel tuo essere la persona, oltre che professionista, che va avanti nel suo lavoro, perché l’ha scelto, anzi si è fatto scegliere.

Oggi il lavoro dei nostri sogni è come una storia, un rapporto di affetti: ci si sceglie; uno va incontro all’altro, spogliando insicurezze e paure e potenziando il talento. Questo è avvenuto nella vita di Angelo: un incontro che ha saputo subito di passione, di una sana follia e quindi intraprendenza.

Lui stesso dichiara: “È un attimo ritrovarsi una professione tra le mani, letteralmente, ed iniziare ad innamorarsene fino a non dormirci la notte”. Mentre da un lato c’è l’esperienza, vissuta per alcuni anni in camera oscura, con la macchina fotografica come compagna di viaggio, dall’altro nasceva l’esplorazione verso la serigrafia che, come tutte le esperienze belle, inizia piano, per poi prendere una rincorsa che fa dimenticare i se e le incertezze, ti aggancia e non ti lascia andare più.

Di fatto l’acquisto dell’attrezzatura ha creato un po’ di movimento, anche se non del tutto positivo, ma carico di entusiasmo… Sensazioni uniche che provi solo quando accarezzi il bello, quando questo bello ti pervade e quando capisci veramente che tu e lui siete una cosa sola.

Questa, nel racconto di Angelo, è la passione pura: una passione che, generata dal suo animo, non tiene conto di limiti e regole, anzi, le sgretola; non tiene conto solo del tornaconto economico – che tanto arriverà – ma tiene conto solo di anelito puro, soffio puro, desiderio supremo.

Lui stesso si racconta: “Era solo da metterci volontà e passione, niente altro. Il resto, come per magia, arrivava; i prodotti miglioravano a vista d’occhio, giorno dopo giorno, facendoci raggiungere risultati ai quali nemmeno noi credevamo, a volte”!

Tante esperienze fatte, tanti corsi condivisi, più di 700 amici coinvolti nel suo viaggio, con macchine e telai che, susseguendosi, correvano e inseguivano l’iter della sua storia e del suo perché, rimanendo sempre affascinati da un racconto non solo lavorativo ma di anima.

Il grande imprenditore statunitense Henry Ford sosteneva: “Se il denaro è la tua speranza per l’indipendenza, non ne avrai mia. La sola sicurezza che un uomo può avere a questo mondo è una scorta di conoscenza, esperienza e capacità”.

Detto da chi, a soli 15 anni, contro tutto e tutti, costruì il suo primo motore a vapore, divenuto poi un uomo insignito come Medaglia d’oro per l’imprenditoria e che ha cambiato il benessere dell’umanità, allora si che le parole oggi di Angelo appaiono giuste e veritiere, perché tratteggiano la stessa passione e lo stesso entusiasmo.

A 62 anni ho ancora voglia di lavorare su progetti nuovi, con persone nuove e desidero creare qualcosa che sopravviva a me: questo è lo spirito che guida l’accademia”, afferma con una grinta incredibile il protagonista di questa storia fantastica, che, tra i tanti obiettivi, così prosegue: “Voglio creare dei professionisti da supportare, per aiutare le aziende con persone che sappiano e abbiano voglia di fare.”

Felice colui che ha trovato il suo lavoro, non chieda altra felicità…

Il tuo lavoro riempirà gran parte della tua vita, e l’unico modo di essere davvero soddisfatto è di fare ciò che credi sia un buon lavoro. L’unico modo di fare un buon lavoro è amare ciò che fai. Se non l’hai ancora trovato, continua a cercare, non stare fermo. Come capita con le questioni di cuore, saprai di aver trovato quello giusto non appena ce l’avrai davanti”. Lo sosteneva Steve Jobs, grande e visionario imprenditore statunitense, ma lo dovremmo declamare tutti a gran voce, ogni giorno, come un unico e grande eco.

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