Adriano Franchi: una missione firmata Altaroma

Chiuse le fashion week di Firenze e Milano, si apre quella romana firmata Altaroma.

Tre giorni – dal 2 al 4 febbraio – all’insegna dello stile, della moda e della creatività, che porterà nella Capitale i designer di domani. Nei suggestivi Studios di Cinecittà tra pochi giorni sfileranno giovani talenti del fashion. Spazi nei quali scoprire le nuove leve della moda rigorosamente made in Italy, nomi emergenti troppo spesso oscurati dalle grandi ‘maison’, portavoce della cosiddetta moda etica: direttori creativi alle prese con bilanci, organizzazione e marketing, imprenditori di sé stessi che guardano a consapevolezza produttiva, sostenibilità, economia circolare e innovazione.

Ed è in questo clima di allestimento, nel work in progress Altaroma 2022 nello Studio 12 di Cinecittà alle prese con shooting e ‘fitting’ per la nuova edizione, che abbiamo voluto scoprire il dietro le quinte intervistando Adriano Franchi, direttore generale Altaroma.

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo giuridico-economico e internazionalistico alla Luiss nel 1994, Adriano Franchi, dopo le esperienze professionali in Federconfidi, nel 1998 diventa Avvocato e l’anno seguente entra in Confindustria dove, fino al 2002, svolge attività di ricerca economica analizzando, in particolare, il ruolo e la funzione della piccola industria nel sistema produttivo italiano e studiando gli interventi di politica economica rivolti alla eliminazione dei vincoli che frenano lo sviluppo delle PMI.

Dopo essere diventato, nel 2002, Responsabile dellArea knowledge nel Gabinetto di Presidenza della Camera di Commercio di Roma dove coordina e supervisiona le attività di ricerca, documentazione e speechwriting, nel 2005 diventa amministratore delegato di Altaroma, la società consortile per azioni che promuove la moda nella Capitale, per poi assumerne il ruolo di direttore generale accompagnando il processo di evoluzione della Società da ente promotore dell’alta moda italiana a piattaforma di scouting e di sostegno ai giovani talenti del Made in Italy.

Mentre è in corso la kermesse capitolina dedicata al fashion, Franchi descrive come si è evoluta la mission di Altaroma, qual’è il termometro della moda oggi, soprattutto dopo gli effetti devastanti della pandemia e, le sfide per il futuro.

Orgoglioso dei suoi traguardi, descrive la città di Roma come l’hub dei giovani talenti e dei brand emergenti: “noi siamo stati tra i primi a lavorare sulla sostenibilità, sul genderless e, adesso, anche sull’innovazione digitale. Gaming e virtual marketing sono due tra i temi che escono da tutte le analisi di scenari economici e che trattano dei nuovi driver di sviluppo della moda, e stiamo lavorando in questo ambito sempre più intensamente con i nostri partner, tra cui Lazio Innova, società della Regione Lazio, con cui Altaroma condivide percorsi formativi e di promozione per i designer, le start-up e per gli studenti delle accademie e con la quale abbiamo appena concluso nell’ambito dell’Expo Dubai l’Educational Lab The Sustainable Fashion Talent Challenge”, l’atto conclusivo di un percorso di valorizzazione del Made in Italy attraverso la gamification, per favorire l’accesso sui mercati internazionali delle buone idee che partono dal nostro territorio”.

Purtroppo ci troviamo ad affrontare un periodo complesso che richiede massima attenzione alle dinamiche dell’emergenza sanitaria ma a quanto pare l’edizione 2022 della Roma Fashion Week organizzata da Altaroma conferma la volontà della società di esserci, nel rispetto delle regole che il Governo ha condiviso in merito, per non far mancare il sostegno ai designer giovani e ai brand emergenti, pur riservando laccesso esclusivamente agli addetti ai lavori del settore, e che sarà ancora una volta visibile in diretta sulla piattaforma Digital Runway (https://digitalrunway.altaroma.it).

Altaroma rappresenta un punto di congiunzione, un trampolino, un’occasione da cogliere per crescere e per formarsi. Il loro è un lavoro sinergico con le altre Fashion Week affinché ogni brand possa poi essere pronto a calcare le passerelle ed entrare nelle vetrine di tutto il mondo. Questo è il loro credo. Ed è proprio perché sia globale l’attenzione che Altaroma ha investito in un potenziamento del digitale, che già nelle ultime tre edizioni ha riscosso un grande successo accrescendo ogni volta gli utenti, che sarà integrato, appunto, da una App dedicata per consentire a tutti di seguire più comodamente sfilate e appuntamenti e, agli addetti ai lavori, buyer e giornalisti, di disporre di un agevole strumento di lavoro.

Misure necessarie per ridurre il più possibile i rischi, garantendo comunque un livello di promozione efficace ai designer della squadra Altaroma.

A tal proposito Franchi si esprime con queste parole: «Altaroma è uno dei principali motori di aggregazione della Moda emergente, lo stop pandemico ha causato diversi rallentamenti per tutte quelle opportunità che abbiamo da sempre offerto ai nostri designer. Per questo, pur non abbandonando mai l’esperienza fisica, che resta fondamentale, abbiamo rafforzato un’identità digitale che si è perfezionata in questi due anni con una piattaforma live streaming e una nuova app per consentire agli addetti ai lavori di usufruire di un ulteriore strumento per conoscere e valutare i diversi marchi, e non solo, per consentire anche al pubblico di seguire appuntamenti e sfilate».

A proposito di innovazione e futuro Altaroma è stata partner di LazioInnova con un progetto che li ha portati a Dubai. Team di giovani studenti e designer hanno incontrato esperti del gaming. Si assiste ad un inversione di rotta, uno scenario con un nuovo mercato che porta la moda nei videogame e trova nuovi consumatori di prodotti di lusso.

«Il nostro lavoro è sostenere i nuovi talenti, gli outsider della moda, tutte quelle realtà indipendenti che nutrono e danno linfa al sistema del fashion italiano e internazionale. Sostenibilità e innovazione sono le nostre parole chiave e i temi su cui costruiamo ogni edizione”, queste le parole di Adriano Franchi a riguardo.

Insomma, in un periodo in cui la complessità è tornata ad angosciarci Altaroma è riuscita ad emergere e a non scoraggiarsi soprattutto perché il loro futuro è tutto proiettato sui giovani, quei talenti che altrimenti non avrebbero i mezzi per portare avanti un percorso d’impresa o addirittura di iniziarlo.

Lo scouting e il supporto alla crescita dei nuovi talenti creativi sono le chiavi qualificanti dell’attuale mission di Altaroma, affiancati da un’attenzione rinnovata alla tradizione del saper fare.

Insomma, Altaroma svolge una vera e propria attività di tutoraggio dei giovani designer a cui viene offerta la possibilità di presentare più volte i loro prodotti nei calendari di Altaroma, non solo in sfilate.

E alla domanda: Un complimento ricorrente? Andrea Franchi ancora una volta dà valore al suo credo espresso in queste parole:

«Senza dubbio che non siamo scontati. Per noi è normale lavorare sempre su progetti nuovi, che spostano spesso anche il nostro equilibrio, ma che portano a delle considerazioni notevoli di chi ci segue che ci fanno notare quanto siamo sempre pronti al cambiamento e alle novità, consentendo a tutti coloro che fanno parte del nostro network di crescere e di andare avanti, anche oltre Altaroma».

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