Maestro della commedia ,uno dei grandi protagonisti del cinema italiano. Quarant’ anni di carriera ,ventisette film da regista, trentanove da attore, nove i David di Donatello conquistati. Durante la sua lunga carriera non ha mai perso di vista un elemento focale della sua commedia: l’ osservazione delle persone con le loro nevrosi e fragilità. Come tutti i grandi comici, Verdone fa sorridere attraverso la sua galleria di personaggi, ma fa anche riflettere ,raccontando gli italiani con le loro debolezze. Nato a Roma ,70 anni fa, il padre Mario era un celebre critico cinematografico, dalla sua casa tra via delle Zoccolette e via dei Pettinari lanciava , per farsi notare, i sassi contro la finestra di quello che un giorno sarebbe diventato il suo “mentore” ,l’ inimitabile Alberto Sordi. E’ diventato un autentico protagonista della sua generazione, arrivando al cuore del pubblico. ”Un sacco bello”, “Borotalco”, “Acqua e sapone”, ”Viaggi di nozze”, ”Bianco, rosso e Verdone”, sono solo alcuni dei titoli dei suoi successi, attraverso i quali ha raccontato l’ Italia. Tra le sue grandi passioni: la Roma, la batteria, la chitarra elettrica, Jimi Hendrix, la fotografia . A Napoli ha esposto per la prima volta i suoi scatti, quest’ estate immortalando colori e nuvole. La medicina poi è sempre stata legata alla sua figura, è nota a tutti la sua passione e una vecchia leggenda metropolitana lo racconta ipocondriaco, ma è qualcosa che l’ attore e regista ha sempre smentito. Non appena terminerà l’ emergenza Covid-19, arriverà nelle sale la sua ultima pellicola, ”Si vive una volta sola”, attesissimo e destinato a sorprenderci ancora una volta!
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