XXXI FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE “CITTA’ DI TREVISO E DELLA MARCA TREVIGIANA”

XXXI FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE

CITTA’ DI TREVISO E DELLA MARCA TREVIGIANA”

La trentaduesima edizione del Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca trevigiana” (25 settembre – 11 ottobre 2020) offre nuovamente l’occasione di scoprire o riscoprire le potenzialità dell’organo come strumento dotato di grande storia, suggestione e versatilità.

Questa edizione del Festival” annuncia Michele Pedoja, Presidente del Comitato Promotore del festival “sarà interamente dedicata al ricordo di Riccardo Moscatelli, per oltre venticinque anni Segretario e, soprattutto, anima del Festival, che ci ha purtroppo lasciato ormai da cinque anni, lasciando un vuoto incolmabile

Il direttore artistico del Festival, Roberto Antonello, nei dodici concerti in programma ha voluto rappresentare l’ampio ventaglio di suoni e di stili, di musica sacra e profana di cui si compone la sconfinata letteratura organistica, coinvolgendo sia giovani organisti sia alcuni maestri di fama internazionale nei diversi recital che esalteranno le peculiarità dell’organo, strumento del quale si può affermare – più che per ogni altro – che non ne esistono due simili. La particolare situazione causata dalla pandemia Covid-19, ha costretto la direzione artistica del festival a coinvolgere solamente artisti italiani: troppo incerte, infatti, sono attualmente le possibilità di movimento dai vari paesi europei e, per lo stesso motivo l’annuale Meeting di ECHO, l’associazione dei Festival Organistici Europei, non ha potuto aver luogo.

Con la programmazione di sette concerti nella Città di Treviso (tra i quali quattro nella suggestiva “Promenade” pomeridiana programmata il 3 ottobre) e di cinque in altrettanti Comuni della provincia, l’inestimabile patrimonio di organi storici della Marca torna a far sentire le tante preziose voci date nei secoli agli strumenti da organari di grande valore. Una programmazione coprodotta da Asolo Musica Veneto Musica e resa possibile dal fondamentale sostegno dei Comuni che ospitano i concerti, in primis quello della Città di Treviso, della Regione Veneto e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l’indispensabile contributo de Gruppo Pro Gest e di CentroMarca Banca e la preziosa disponibilità delle comunità parrocchiali coinvolte.

La programmazione del festival prenderà il via venerdì 25 settembre (ore 20,45), con il tradizionale concerto dedicato a Johann Sebastian Bach all’organo Zanin della chiesa parrocchiale di Santa Bona, lo strumento intorno al quale prese il via la straordinaria avventura del Festival. Edoardo Bellotti – organista e clavicembalista internazionalmente riconosciuto fra i più esperti di prassi esecutiva storica ed improvvisazione e che ha suonato nei più importanti festival di tutto il mondo – proporrà un breve percorso attraverso le composizioni organistiche appositamente scritte per le diverse ricorrenze dell’anno liturgico e provenienti da fonti manoscritte, raccolte, autografi e copie, che testimoniano il precorso artistico di Bach nel dipingere musicalmente il contenuto del testo sacro, traducendo in musica gli “affetti” ed il messaggio teologico e spirituale in esso contenuto.

Una immersione nel repertorio romantico, invece, sarà quello di sabato 26 settembre (ore 20.45), nella chiesa Parrocchiale di Salgareda: all’organo Andrea Zeni costruito nel 1999 Elisa Teglia – docente di Organo al Conservatorio di Vicenza – proporrà infatti un programma dal titolo Autori romantici francesi (e non solo) a confronto; il concerto concluderà con un’improvvisazione libera, durante la quale l’organista farà il suo personale omaggio allo stile francese che ha dato così tanti frutti nel corso della storia della musica.

Si torna a Treviso, domenica 27 settembre (ore 16,30) alla Chiesa di Sant’Ambrogio di Fiera, dove è custodito un prezioso strumento costruito da Gaetano Callido nel 1779. Alessio Colasurdo, organista di Campobasso vincitore di una edizione del Premio Nazionale delle Arti promosso dal MIUR presenta Quadri d’organo: guidare l’ascoltatore, attraverso la musica d’organo, tra le tre sale di un’astratta pinacoteca musicale è l’obiettivo fissato per quest’appuntamento domenicale; il programma pensato, approfittando della versatilità e ricchezza timbrica dell’organo Callido, desidera infatti presentare quattro quadri storici, per confrontarli certo stilisticamente ma soprattutto più per lasciarli vivere concretamente.

Giovedì 1 ottobre (ore 20,45) eccoci a Santa Caterina, una delle sedi dei Musei Civici di Treviso, dove si trova l’organo in stile rinascimentale costruito nel 1998 da Francesco Zanin e donato alla Città di Treviso da Fondazione Cassamarca che aveva attuato un progetto di restauro e ripristino di tanti strumenti storici della città, contribuendo a rendere Treviso una delle capitali europee della musica organistica: per questo motivo, il Comitato promotore ha deciso di dedicare il concerto a Dino De Poli, già Presidente Onorario di ECHO. Antico e nuovo tra rinascimento e barocco è il titolo del programma con cui Francesco Cera – clavicembalista, organista e direttore tra i più apprezzati interpreti italiani della musica antica e che dopo molti anni torna a Treviso – accosterà quattro grandi personalità dell’organo, appartenenti a due nazioni, l’Italia (pur suddivisa in molteplici ducati e stati) e la Spagna, nazioni o meglio regioni d’Europa che ebbero tra loro contatti molto significativi in periodi sfaccettati e complessi, a volte contraddittori e dai confini non ben definiti quali sono stati il Rinascimento ed il Barocco.

Sabato 3 ottobre ecco la tradizionale Promenade Organistica che vedrà impegnati due giovani organisti – Tomas Gavazzi e Antonio Pantalone – in un percorso circolare che partirà alle 15.00 da Sant’Agostino con l’Organo Serassi del 1858, proseguirà alle 15,45 a San Gregorio che custodisce un Callido del 1769, quindi alle 16,30 nella Chiesa della Croce con l’organo più antico di Treviso costruito da Pietro Nacchini nel 1750, per tornare a Sant’Agostino alle 17,15.

Domenica 4 ottobre (ore 16,30) il Festival si sposta nella Chiesa parrocchiale di San Trovaso di Preganziol dove Manuel Tomadin – probabilmente l’organista italiano più decorato in competizioni di esecuzione/interpretazione della sua generazione – all’organo Giovanni Bazzani del 1843 ed il montebellunese Fabiano Martignago con il flauto dolce eseguiranno un concerto dal titolo Il Settecento: secolo dorato nella musica da chiesa.

Particolare occasione sarà quella di venerdì 9 ottobre (ore 20,30), nella Chiesa di Casale sul Sile, con l’ensemble Accademia Palatina formata dal soprano Jeanne-Marie Lelièvre, il violoncellista Thomas Chigioni e Elia Pivetta che suonerà su un organo positivo della ditta Zanin. Luci, ombre ed affetti dalla Serenissima è il titolo del concerto: il Settecento che vede il tramonto della Serenissima, è considerato un periodo buio e di decadenza all’interno della storia di Venezia; esso è però un momento particolarmente luminoso dal punto di vista artistico, il vero e proprio «canto del cigno» della Repubblica del Leone.

Altro prezioso strumento è l’organo Barbini del 1758 custodito nella Chiesa Parrocchiale di Caselle di Altivole che sarà suonato sabato 10 ottobre (ore 20,45) dall’organista comasco Ismaele Gatti Questo concerto, dal titolo Musica Adriatica, si propone di esplorare una parte della variegata produzione musicale di area veneta e marchigiana composta tra il XVIII e il XIX secolo. Il trait d’union che connette queste due regioni non è solo il mare, come ci ricorda il titolo, ma anche la presenza cospicua in entrambi i territori di strumenti di scuola veneta ed in particolare del grande organaro Gaetano Callido molto attivo nelle Marche, in cui costruì circa un quarto dei suoi strumenti.

Conclude il XXXII Festival, domenica 11 ottobre (ore 16,30), nella Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia di Piave, il concerto dell’organista marchigiana Federica Iannella all’organo Zanfretta del 1892. Il programma è dedicato alle Trascrizioni operistiche da Rossini, Bellini, Pacini e Verdi… tra spartiti pubblicati e manoscritti inediti: l’Ottocento in Italia fu innegabilmente il secolo dell’opera lirica, genere musicale che dettò legge nel gusto del pubblico. Niente di strano quindi che pagine melodrammatiche, arie o preludi o duetti, venissero trascritte per quello che era uno strumento piuttosto diffuso, l’organo, che era dotato di possibilità fonico-espressive fuori dal comune attraverso la scelta dei vari registri.

Tutti i concerti nelle chiese sono a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo la normativa antiCovid con obbligo della mascherina

Info per il pubblico: festorganisticotv@hotmail.it – www.festivalorganistico.com

Asolo Musica Veneto Musica – 0423 950150 – www.asolomusica.cominfo@asolomusica.com

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