XI STAGIONE “BARRIERA DANZA”

XI STAGIONE “BARRIERA DANZA”

Organizzata dalla Compagnia di Danza L’Araba fenice

OMAGGIO A SUSANNA EGRI

Scuola di Danza Susanna Egri

AFED (Alta Formazione Egri Danza)

direzione artistica Susanna Egri

Estratto da “Le Foyer de la danse” (d’après Degas)

Coreografie di Susanna Egri

She screams

Coreografie di Raphael Bianco

Estratto da “Istantanee”

Coreografie di Susanna Egri

Danza dei guanciali

Coreografie di Susanna Egri

Sabato 4 marzo 2023 ore 21

Torino – Teatro Murialdo

Sabato 4 marzo 2023 alle ore 21 sul palco del Teatro Murialdo di Torino in programma una serata Omaggio a Susanna Egri, storica figura del panorama coreutico nazionale.

In occasione della XIma STAGIONE “BARRIERA DANZA”, organizzata dalla Compagnia di Danza L’Araba Fenice, la Fondazione Egri dedicherà alla grande artista un tributo, attraverso i giovani talenti della Scuola di Susanna Egri e le danzatrici di AFED – Alta Formazione Egri Danza.

In scena una serie di estratti di alcuni dei capolavori firmati Egri ma anche un piccolo assaggio del repertorio della Compagnia EgriBiancoDanza.

Rene Renato Cosenza direttore della Stagione “Barriera in Danza” giunta quest’anno all’XIma edizione e presentata al Teatro Murialdo di Torino, presenta una rassegna nata per dare risalto alla necessità di portare le scuole di danza in periferia dedicando alle stesse un’intera stagione.

Il cartellone include quindici spettacoli di danza pensati per sensibilizzare sul sistema-danza in Italia, preparando genitori e futuri danzatori ad affrontare il tema della formazione degli insegnanti.

Durante la serata dedicate a Susanna Egri sarà presentato un estratto da “Le Foyer de la danse” (d’après Degas) portato sul palco dalla Scuola di Danza Susanna Egri + AFED (Alta Formazione Egri Danza)

Nato come prima “opera originale” creata per la nascente Televisione Italiana, “Le Foyer de la danse” (d’après Degas) è un balletto di Susanna Egri ispirato all’arte di Degas, al fascino delle sue immagini di ballerine, che sono fra le più vaghe e le più popolari della pittura europea dell’Ottocento. Una scuola di danza, un vivaio di giovani energie che cercano di rintracciare nello spazio le cadenze della grazia, attraverso l’esercizio di ogni giorno, pedante, minuto, faticoso. Una piccola società chiusa anche sui suoi pettegolezzi, sulle sue lotte nascoste. Una società che si raduna e si disperde ai piccoli colpi secchi del bastone del maestro. La piccola storia di una stella che nasce dissimulando la sua fatica. Il balletto riscosse subito, al suo debutto, un grande successo. Si contano un centinaio di repliche non solo in Italia ma anche all’estero con varie distribuzioni. La prima rappresentazione teatrale italiana fu al Teatro Alfieri di Torino, il 21 gennaio 1953. Nel 1952 è stata prodotta una versione per la televisone. A distanza di trent’anni da quella creazione (1982) la stessa versione è stata riprodotta al Piccolo Regio di Torino con il complesso di ballo del Regio.

A seguire She screams con le danzatrici di AFED (Alta Formazione Egri Danza) un lavoro sull’amore: frammenti di passione e dolore fragilità e forza, dolcezza e follia. Il potere immenso dell’amore che può essere devastante o vivificante visto attraverso un caleidoscopico ritratto gestuale focalizzato su tre donne accompagnato dalle ruvide, appassionate, graffianti canzoni di Janis Joplin.

Ancora AFED (Alta Formazione Egri Danza) per un estratto di “istantanee”, create sulla musica espressamente composta dal musicista franco-ungherese Paul Arma, Susanna Egri ha riunito delle “sintesi” di idee coreografiche suddividendole in tre gruppi. Il primo quadro (“Figure nello spazio”) presenta delle figurazioni astratte, cioè prive di un contenuto premeditato ma destinate a realizzare un disegno plastico nello spazio e nel tempo, tant’è che l’ordine delle apparizioni è freddamente scandito dalle lettere dall’alfabeto: A, B, C, D… Nel secondo quadro (“Solitudine”) domina invece l’elemento espressivo, dal momento che sono presentati situazioni e stati d’animo dell’uomo solo con se stesso: “Trepidazione”, “Svogliatezza”, “Agguato”, “Soliloquio in forma di canone”, “Agitato”, “Passeggiata coniugale”, “Delusione”, “Malinconia riflessa”, “Reminiscenza magiara”, “Parole al vento”, “Sogno”… In fine il terzo ed ultimo quadro (“Rapporti”) ci presenta l’uomo, còlto nei suoi contatti non sempre facili con i propri simili: “Incontro”, “Danza”, “Oppressione”, “Idillio”, “Amici”, “Festa al paese”, “Alleanza”, “Concerto”. In “Istantanee” la danza, con il suo linguaggio che all’occorrenza sa essere asciutto e scarno, riesce a trasmettere con immediatezza allo spettatore sensazioni e stimoli che variano a seconda dell’umore, dell’atteggiamento psicologico e anche del retroterra culturale di ognuno.

“Istantanee” andò in scena all’Alfieri di Torino nel gennaio del ‘ 53: è dunque uno dei primi, importanti balletti di Susanna Egri. Paul Arma dirigeva personalmente l’orchestra, le scene e i costumi erano di Antal Halasz e la sua stessa Egri figurava tra gli interpreti insieme alla sorella Marta. Il balletto, che la critica accolse con vivissimo consenso, fu replicato in molte altre sedi, e di nuovo

all’Alfieri nel ’54, ripreso in diretta dalla TV. Fece poi parte del programma che la Egri allestì per le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, nel ’61, con scene di Gyorgy Kepes. Recentemente Susanna Egri ne ha curato una nuova edizione andata in scena al “Metastasio”di Assisi.

In chiusura la Danza dei guanciali con le allieve della Scuola di Danza Susanna Egri, un balletto che si rifà alle danze di carattere ungheresi.

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