Nell’ambito della nuova edizione della rassegna dedicata dal Teatro di Roma alla coreografia contemporanea, Grandi pianure, giovedì 17 maggio (ore 19) al Teatro di Villa Torlonia va in scena la restituzione finale del seminario di danza Esercitazioni ritmiche di Roma, workshop diretto da Claudia Castellucci, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, figura chiave della ricerca teatrale e artista che ha compiuto un personale e rigoroso lavoro sul movimento.
Verso la specie è il titolo della restituzione pubblica del seminario che Claudia Castellucci ha condotto con un gruppo di danzatori impegnati in un lavoro specifico sul “ritmo”: la ricerca dell’origine della danza legata alla dimensione temporale, ovvero il ritmo stesso. Infatti, il ritmo per l’artista è stato il principale asse di insegnamento delle scuole da lei create nella sua città, Cesena, e ha caratterizzato il suo lavoro, inventando modelli ritmici riferibili al movimento fisico e alla riflessione teoretica. Il ballo VERSO LA SPECIE si pèresenta come una deambulazione corale costruita su alcuni canoni ispirati alla metrica della poesia arcaica greca e al movimento essenziale dei cavalli. In scena, una “danza ritmica circolare”, una danza metronomica: «La danza è una rivelazione della presenza individuale, la quale si staglia dal movimento corale e in cui il movimento segue la battuta musicale. Occorre incorporare il ritmo con la consapevolezza di entrare in un grande movimento pre-esistente. Qui il tempo si presenta come qualcosa che può essere misurato a sua volta. Il caso, che spezza l’ordine, e che può provenire dall’errore o dalla combinazione di due o più elementi che si intersecano in modo aleatorio generando una nuova realtà. Considerare il caso, nella danza, educa alla risposta immediata. Immediata, ma non istintiva, nei confronti della novità. Si tratta il “caso” come un movimento che lo estende, e non come una sua estinzione – racconta Claudia Castellucci – La psicologia della durata. Sono esercizi in cui è richiesto di compiere alcune semplici azioni facendo attenzione alla propria presenza, una presenza che non deve tenere in alcun conto alcuna prefigurazione, ma deve procedere istante dopo istante, consumando l’azione, semplicemente, cioè pensando soltanto all’azione da compiere. Si parte da zero e si procede nell’azione in rapporto al suo prodursi e in rapporto al suo estinguersi. La danza “trapassante”. Un’attenzione specifica è rivolta a quella parte della danza che tratta il passaggio da una posizione all’altra. Il tentativo è quello di portare in primo piano il tempo in ombra del passaggio tra un gesto e l’altro, per vivere pienamente la durata del movimento».
Claudia Castellucci dirige a Cesena una scuola di movimento ritmico chiamata Mòra (nome che indica la pausa ritmica più piccola). Alcuni frammenti di questa scuola sono proposti in altri città attraverso seminari che ripercorrono lo stesso ritmo e gli stessi studi. Così a Roma, dopo aver condiviso per cinque giorni esercizi, teoria e prove della scuola, i danzatori formano questo ballo e ne presentano la restituzione pubblica.
Giovedì 17 maggio (ore 19) al Teatro di Villa Torlonia
ballo del Seminario di danza Esercitazioni ritmiche di Roma diretto da Claudia Castellucci
basato sulla Scuola Mòra di Cesena
direzione Claudia Castellucci
maestro di ballo Alessandro Bedosti
musica Stefano Bartolini
con i partecipanti del Seminario
Produzione Societas, Creato a Venezia per Biennale College-Danza 2016
in collaborazione con La Biennale di Venezia
INFO TEATRO DI ROMA _Biglietteria: tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net
Teatro di Villa Torlonia _Via Lazzaro Spallanzani 1A, Roma
Orario spettacolo: giovedì 17 maggio ore 19
Biglietti: 5€ posto unico
Ufficio Stampa Teatro di Roma:
Amelia Realino_06.684.000.308 I 345.4465117