VARESE: LA CULTURA RIPARTE DA TRA SACRO E SACRO MONTE

Tutto è andato per il meglio alla prima del festival svoltosi, a causa della pioggia, nel Santuario del Sacro Monte

VARESE: LA CULTURA RIPARTE DA TRA SACRO E SACRO MONTE

Aperte le iscrizioni allo spettacolo del 9 luglio con Orazion de na striga prodotto da Karakorum Teatro

Con Beethoven e Pirandello, interpretati dagli emozionati Giancarlo Ratti, Sarah Collu, Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, sono tornati ufficialmente a Varese gli spettacoli dal vivo. Il pubblico sembrava non attendere altro e ha premiato artisti e organizzatori con un sold-out seguito da lunghi e fragorosi applausi a fine performance.

Sono più emozionato della prima edizione, perché questo festival ha un significato particolare in questo periodo così difficile – ha spiegato Andrea Chiodi, direttore artistico del festival -. Vogliamo essere segno di speranza per tutti e soprattutto per il mondo della cultura. Le due bimbe rappresentate nell’immagine di questo festival guardano dalla terrazza del Sacro Monte all’Italia intera e al suo futuro nel segno della speranza”.

Un inizio così significativo per la complessa stagione 2020 cui hanno voluto essere presenti anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Varese, Davide Galimberti.

Intanto sono aperte le iscrizioni per il doppio appuntamento di giovedì 9 luglio, alle 19 e alle 21.30, con Orazion de na striga produzione di Karakorum Teatro, tratto da La Gigia di Romano Pascutto, con Alice Pavan, disegni dal vivo di Marianna Iozzino, regia di Stefano Beghi, assistente alla regia Susanna Miotto, musiche di Marco Prestigiacomo e Antonello Ruzzini.

Ho desiderato che questo spettacolo fosse al Sacro Monte fin da subito per due motivi. Uno squisitamente personale tra un direttore artistico e un artista come Stefano Beghi che secondo me sta facendo un lavoro artistico importantissimo per il tessuto sociale e artistico della città, un lavoro che diffonde la cultura in luoghi dove c’era meno. L’altra ragione per cui ho voluto questo lavoro è legata al fatto che avrebbe dovuto debuttare a marzo e, visto che non è stato possibile, ho pensato che il luogo migliore per farlo fosse il nostro festival”.

Orazion de na striga è una sorta di orazione civile, una preghiera, una meditazione della carne. Un poemetto in versi, in dialetto veneto, messo in scena per la prima volta. Il testo pone, senza pietà per il lettore, tutte le domande di senso sulla vita, sull’amore, sulla morte, con lo sguardo disilluso di una donna che rifiuta ogni stereotipo, ma vive con anima e corpo ogni lato della sua femminilità: la maternità, il lavoro, l’amore, l’impegno civile. È una donna che supera qualunque definizione, forse, è la più moderna delle donne, nonostante la sua immagine e le sue parole che profumano di un mondo antico e pieno di speranza.

In considerazione degli attuali obblighi di sicurezza, oltre alle consuete prescrizioni relative al distanziamento sociale, a ogni replica potranno accedere cento spettatori prenotando preventivamente tramite il sito www.trasacroesacromonte.it. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno del Santuario.

Il programma completo e tutti i dettagli per raggiungere il Sacro Monte di Varese sono a disposizione sul sito www.trasacroesacromonte.it.

Live e aggiornamenti in tempo reale su Facebook e Instagram profilo trasacroesacromonte

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