Un’Odissea in Valsamoggia esperimento per un teatro di comunità spettacolo in 5 puntate tratto dall’Odissea di Omero

Un’Odissea in 5 puntate teatrali come 5 le piazze che la ospiteranno nel territorio di Valsamoggia. Giunge alla quarta edizione “Territori da cucire”, il progetto che il Teatro delle Ariette cura dal 2015 realizzato con il contributo di Comune di Valsamoggia, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, in collaborazione con ASC InSieme – Commissione Mosaico, Fondazione Rocca dei Bentivoglio, CartaBianca Libreria Indipendente.

Se il tema affrontato lo scorso anno è stato quello degli stranieri, quest’anno si esperimenta un teatro di comunità con la creazione dello spettacolo teatrale “Un’Odissea in Valsamoggia” in cui protagonisti, guidati dal Teatro delle Ariette, sono circa 40 cittadini di differente età e provenienza culturale coinvolti in tutte le fasi dell’allestimento, dalla recitazione alla realizzazione delle scene e costumi, in una contaminazione continua tra cultura classica e cultura popolare, tra il lavoro dei professionisti e quello dei dilettanti/cittadini.

Tratto dall’Odissea di Omero, nella traduzione di Emilio Villa, lo spettacolo si realizza grazie alla collaborazione di diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio (Cooperativa Sociale Arca di Noè, Open Group Cooperativa Sociale, Donne Multietniche Valsamoggia, Nema Problema Onlus, Associazione Culturale Islamica Valsamoggia, Comunità Bahá’í), con una particolare attenzione a quelle cosiddette di “stranieri”, nello spirito dell’Odissea stessa, e con la partecipazione del Collettivo La Notte e del Laboratorio Permanente di Pratica Teatrale, per promuovere l’incontro tra culture, costumi, lingue e tradizioni diverse, per disegnare una nuova mappa dell’identità culturale della comunità attraverso la condivisione di un processo di creazione artistica.

Il comune di Valsamoggia nasce nel 2014 come risultato della fusione di 5 comuni: Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno. Una superficie vastissima e in parte disomogenea che va dall’alta collina alla via Emilia, un territorio che ha bisogno di essere ‘cucito’ non solo amministrativamente. In Valsamoggia risiedono persone di provenienze diverse, pochi degli attuali residenti vi sono nati: molti sono arrivati da Bologna, altri dal resto d’Italia, altri ancora dall’estero. Da qui la necessità di costruire un tessuto di relazioni tra le persone e anche tra le associazioni che vi vivono, un tessuto i cui fili sono le attività culturali capaci di immaginare una nuova identità della comunità che, senza cancellare le radici storiche, sappia superare la logica ristretta dei campanili.

Caratteristica di Territori da cucire è quella di portare il teatro nei luoghi della vita e dell’aggregazione sociale, di raggiungere realtà marginali e periferiche, creare un tessuto di relazione, rafforzare il sentimento di appartenenza alla comunità, porre domande agli individui e alla società.

Come Odisseo, il teatro viaggia.

L’Odissea sarà così ospitata a puntate in 5 piazze del territorio – sempre ad ingresso libero – con il seguente calendario: La zattera di Odisseo a Monteveglio (4 luglio), Odisseo-Nessuno a Savigno (11 luglio), Scilla, Cariddi, le Sirene. Il ritorno a Castelletto (18 luglio), La gara dell’arco a Crespellano (25 luglio), Lunga notte d’amore a Bazzano (1 agosto). La barca di legno di Ulisse, trasportata su una due cavalli, farà il suo ingresso nelle piazze il giorno prima per promuovere l’evento.

Costruire insieme uno spettacolo tratto dall’Odissea significa riflettere sui suoi contenuti, farci le stesse domande che si fece Odisseo e cercare insieme risposte e soluzioni ai problemi che la vita ci impone. Mai come oggi l’Odissea parla di noi e del nostro presente, e di come ogni incontro con l’altro, ogni differenza e scoperta servano a costruire ed arricchire la nostra identità individuale e collettiva e rafforzare il sentimento di appartenenza alla comunità.

‹‹Non so che senso avrebbe oggi mettere in scena l’Odissea – scrive Stefano Pasquini – Anzi, sono convinto che l’Odissea non si possa mettere in scena, ma rappresenta una straordinaria occasione di teatro. Il teatro è il gesto di una comunità e l’Odissea sta alle fondamenta della nostra comunità. Fondamenta tanto profonde da essere oramai irraggiungibili, invisibili, dimenticate. Questo mi interessa dell’Odissea oggi: il suo invincibile anacronismo. Quali frammenti, quali brandelli sono rimasti attaccati alle nostre vite, si sono arenati nei meandri della memoria? Che cos’è una sirena oggi? L’orologio di una fabbrica? Il clacson di un’ambulanza? E la dea civetta è forse quella che fa l’occhiolino ai passanti? O una divina macchina della polizia?››

Partendo dal fatto che l’Odissea è una storia autobiografica che Ulisse racconta attorno a una tavola, così anche la scenografia farà pensare a un convivio e a una barca nello stesso tempo. ‹‹L’Odissea in fondo è una favola raccontata a tavola: la favola delle origini e dei destini di una comunità e degli dei e degli uomini che la compongono››. Focaccia, frutta e verdure saranno condivise con il pubblico al termine dello spettacolo.

Le parole di Omero saranno tagliate, triturate e infilate nelle nostre bocche moderne. Non per mettere in scena l’Odissea, ma noi stessi, la nostra comunità catturata nell’atto di interrogare quelle parole antiche, quelle vecchie storie di un mondo che non c’è più e vive sprofondato dentro di noi nel mistero della sua disarmante attualità.

Tutto il progetto sarà seguito e raccontato nel blog Verso Itaca sul sito www.teatrodelleariette.it

 

Teatro delle Ariette

Dal 4 luglio al 1 agosto

nelle piazze di Valsamoggia (Bologna)

un progetto per la quarta edizione di

TERRITORI DA CUCIRE 2018

Direzione artistica Teatro delle Ariette

“è questo l’evento più felice,

quando una concorde letizia scende sul popolo intero,

e i convitati seggono in lunga ordinata fila

ad ascoltare l’aedo che narra,

mentre dinanzi ad essi le tavole abbondano di pane e di carni,

ed un coppiere attinge al cratere vino puro e forte,

e versa nelle tazze. Nulla può esistere di più bello!”

Omero, Odissea, canto IX

CALENDARIO

4/07 Monteveglio – La zattera di Odisseo

11/07 Savigno – Odisseo-Nessuno

18/07 Castelletto – Scilla, Cariddi, le Sirene. Il ritorno

25/07 Crespellano – La gara dell’arco

01/08 Bazzano – Lunga notte d’amore

Teatro delle Ariette

UN’ODISSEA IN VALSAMOGGIA

Esperimento per un teatro di comunità

Spettacolo in 5 puntate tratto dall’Odissea di Omero

progetto e direzione artistica Paola Berselli e Stefano Pasquini

con la partecipazione di Pasqualina Siotto, Barbara Vagnozzi, Daniela Correggiari, Giovanni Zanasi, Stefanie Baumann, Roberto, Donatella Ianelli, Germana Fratello, Greta Scaglioni, Valentina Nanni, Morena Diamantini, Valeria Collina, Marilena Monari, Domenico Oliva, Paola Jara, Maria Luisa Bompani, Lucia Ruffo, Caterina Caravita, Giulia Gamberini, Sofia Degli Esposti, Giuseppe Patti, Flavio Azolini, Riccardo Memoli, Benedetta Paganini, Giorgia Vivarelli, Giuseppe Portale, Olga Mihaela Stan, Lavinia Stan, Elena Mania, Leonor Guerrero, Micaela Minniti, Iryna Kostiv, Doris Aziba, Bouchra Belhatti, Hnia Abouelkhayrat, Laura Lanza, Simonetta Politi, Beatrice Rinaldi, Clara Garagnani, Lindita Metalla, Claudia Cavazzoni, Chiara Pedretti, Daniele Bovina, Noemi Bettali, Myriam Cool, Andja Grgic, Sandra Kaczanow, Giulia Medici, Micaela Testa, Roberto Gaglioti, Viola Gaglioti, Stefano Fenara, Enrico Fabbri, Gabriele Veggetti, Alberto Gualandi, Roberta Trebbi, Mohamed Serhiri, Rachid Bouzida, Ahmed Nid Bella, Carlo Farneti, Alina Sandru, Tineke Anema, Helene Blasbichler, Ouryatou, Angelo Garagnani, Guido Tagliavini, Giovanni Battista Parente, Cecilia Baldini, Musu, Ben, Lamine, Malang, Mebouho, Dramé, Amidou, Bah, Martina Chierichini, Marta Bertelli, Bilal, Parvez, Adnan, Ibrahim, Mamudo, Bright, Michael, Mahdi, Saverio Minutolo, Alice Diczkowski, Elena Borghi, Asma, Heba, Alae, Doae… e tutti quelli che ci hanno aiutato

grazie a Ornella Ferraresi, Vincenzo Cirolia, Luigi Boldrini, Silvia Clementi per la nave di Ulisse

e a Cooperativa Sociale Arca di Noè, Open Group Cooperativa Sociale, Donne Multietniche Valsamoggia, Nema Problema Onlus, Associazione Culturale Islamica Valsamoggia, Comunità Bahá’í

direzione tecnica Maurizio Ferraresi, Massimo Nardinocchi

organizzazione Irene Bartolini, Paola Berselli

video Stefano Massari e Carlotta Cicci

ufficio stampa e cura del blog Raffaella Ilari

TERRITORI DA CUCIRE

è un progetto del Teatro delle Ariette

realizzato con il sostegno di

Comune di Valsamoggia

Regione Emilia-Romagna

Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna

in collaborazione con

ASC InSieme – Commissione Mosaico

Fondazione Rocca dei Bentivoglio

CartaBianca Libreria Indipendente

PER INFORMAZIONI

Teatro delle Ariette

Via Rio Marzatore 2781 loc. Castello di Serravalle 40053 Valsamoggia (BO)

tel e fax +39.051.6704373 info@teatrodelleariette.it – www.teatrodelleariette.it

fb Teatro delle Ariette

Ufficio stampa e comunicazione

Raffaella Ilari

mob. +39.333.4301603, email raffaella.ilari@gmail.com

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