“Tutti pazzi per Schumann”: alla IUC un suo Quartetto e un suo Quintetto, tra i massimi capolavori del romanticismo musicale, con Beatrice Rana e il Quartetto Modigliani

La pianista italiana Beatrice Rana e i musicisti francesi del Quartetto Modigliani sono gli interpreti d’eccezione del Quartetto op. 41 n. 3 e del Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Robert Schumannn nel concerto della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti di martedì 22 marzo alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza.Quartetto Modigliani

 

Queste due opere di Schumann sono fra le pagine cameristiche più conosciute e amate dell’Ottocento. Vennero composte nel 1842, in un periodo di interesse divorante ed esclusivo per il Quartetto e il Quintetto da parte dell’allora trentaduenne musicista tedesco, che guardava con ardente ammirazione ai sublimi modelli lasciati da Mozart e Beethoven in questo campo. In particolare il Quartetto per archi in la maggiore op. 41 n. 3 guarda ai grandi modelli di Beethoven, immergendoli però in atmosfere fantasiosamente romantiche: è un’opera felicemente riuscita per la freschezza e l’originalità delle idee, per la varietà dell’impianto armonico e per la saldezza della costruzione formale. Il Quintetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op. 44 unisce la densità sinfonica della scrittura a un’ispirazione alta e complessa, proiettata verso l’idealismo romantico.

 

La ventitreenne pianista pugliese Beatrice Rana è uno dei nuovi e più promettenti giovani talenti italiani. Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il secondo premio e il ‘Premio del pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’, ma già prima aveva attirato l’attenzione vincendo il primo premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal. Dopo tali affermazioni ha avviato una carriera internazionale che in meno di due anni l’ha portata a suonare con alcune delle maggiori orchestre del mondo, tra cui London Philharmonic, Orchestra di Philadelphia, Filarmonica di Los Angeles, Filarmonica della Scala e Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, con grandi direttori come Antonio Pappano e Zubin Mehta. Tra le sue incisioni la più recente è quelal del Primo Concerto di Tchaikovsky e del Secondo Concerto di Prokofiev con Antonio Pappano e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia per Warner Music.

 

Insieme a lei suoneranno gli eccezionali musicisti francesi della formazione d’archi del Quartetto Modigliani (Philippe Bernhard e Loic Rio violini, Laurent Marfaing viola, François Kieffer violoncello), uno tra i migliori al mondo, che nel 2013 ha festeggiato i primi dieci anni di una brillante carriera: Ha suonato in tutti i principali templi della musica da camera: Wigmore Hall di Londra, Carnegie Hall di New York, Concertgebouw di Amsterdam,  Bozar di Bruxelles, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Konzerthaus di Berlino, Théâtre des Champs-Elysées e Cité de la Musique di Parigi, Auditori di Barcellona, Library of Congress di Washington. Grazie alla generosità e al supporto di sponsor privati ha il privilegio di suonare su prestigiosi strumenti di liuteria italiana del Sei e Settecento.

 

Il concerto s’inserisce nell’ambito del progetto “Tutti pazzi per Schumann” che alle IUC vede affiancarsi l’Accademia Filarmonica Romana e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il pubblico avrà così la rara occasione di ascoltare nell’arco di pochi giorni l’integrale delle Sinfonie, dei Quartetti e dei Quintetti di Robert Schumann.

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