Torna dal 1° al 24 ottobre Circo Maximo Experience, la visita immersiva del Circo Massimo in realtà aumentata e virtuale


Torna dal 1° al 24 ottobre Circo Maximo Experience,

la visita immersiva del Circo Massimo

in realtà aumentata e virtuale
Ogni giovedì, venerdì e sabato, i visitatori potranno rivivere la storia del più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità


Roma, 28 settembre 2020 – Torna dal 1° al 24 ottobre Circo Maximo Experience, la visita immersiva in realtà aumentata e virtuale del più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità e uno dei più grandi di tutti i tempi, il Circo Massimo. Apertura straordinaria tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle ore 15.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 17.40.


Il progetto fa parte di
Romarama, il programma di eventi culturali di Roma Capitale, ed è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzato da Zètema Progetto Cultura e realizzato da GS NET Italia e Inglobe Technologies. La direzione scientifica è a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Grazie alla realtà aumentata e virtuale, il visitatore potrà immergersi totalmente nella storia del sito archeologico con la visione delle ricostruzioni architettoniche e paesaggistiche lungo tutte le sue fasi storiche: dalla prima e semplice costruzione in legno, ai fasti dell’età imperiale, dal medioevo fino ai primi decenni del ’900. Si vedrà l’antica Valle Murcia arricchirsi di costruzioni, si passeggerà nel Circo tra le botteghe del tempo, assistendo a una emozionante corsa di quadrighe tra urla di incitamento e capovolgimenti di carri, fino a restare senza fiato di fronte all’imponente Arco di Tito alto circa venti metri, ricostruito in realtà aumentata e in scala reale davanti ai propri occhi.

La narrazione è disponibile in italiano (con le voci degli attori Claudio Santamaria e Iaia Forte), inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e giapponese. Per le persone non udenti sono disponibili le versioni a sottotitoli semplificati in lingua italiana o inglese.

La visita immersiva, della durata di circa 40 minuti, è itinerante e si sviluppa all’interno dell’area archeologica su un percorso di 8 punti di osservazione (tappe) utilizzando specifici visori che, dopo ogni utilizzo, sono sanificati e imbustati. Nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid-19, a ciascun visitatore sono consegnati, imbustati singolarmente, gli auricolari monouso e la visiera parafiato su cui poggiare lo speciale visore. Previsto inoltre l’ingresso contingentato all’area (max 7-8 persone ogni 15 minuti), il distanziamento fisico interpersonale e la misurazione della temperatura con termoscanner.

I biglietti sono preacquistabili online sul sito www.circomaximoexperience.it. Possono essere acquistati anche sul posto, se disponibili, previa compilazione della scheda anagrafica con i dati personali del visitatore, e nei Tourist Infopoint. Previsto il biglietto d’ingresso ridotto per i possessori della MIC card e la gratuità per i possessori della Roma Pass.

Informazioni al pubblico


Orari
Dal 1° al 24 ottobre: giovedì, venerdì e sabato
dalle ore 15.30 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 17.40)

In caso di pioggia non sarà possibile fruire dell’esperienza multimediale.

Durata: circa 40 minuti

Per accedere all’area

Ingresso contingentato da viale Aventino (max 7-8 persone ogni 15 minuti). Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione della temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37,5°). È disponibile il gel igienizzante per mani.


Biglietto “Circo Maximo Experience”

Preacquisto on line sul sito www.circomaximoexperience.it.

Intero: € 12,00; ridotto: € 10,00; Tariffa famiglia: € 22,00 (due adulti + figli under 18).

La riduzione è prevista per: gruppi di almeno 10 persone, Forze dell’Ordine, militari, insegnanti in attività, giornalisti, under 26, possessori di MIC card.

Ingresso gratuito con la Roma Pass.

I biglietti possono essere acquistati anche sul posto, se disponibili, previa compilazione della scheda anagrafica con i dati personali del visitatore, e nei Tourist Infopoint.

I biglietti gratuiti, per gruppi, con tariffa famiglia sono acquistabili al call center 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00).


Per maggiori informazioni
www.circomaximoexperience.it

Call center 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00)

Facebook: https://www.facebook.com/CircoMaximoExperience

Instagram: https://instagram.com/circomaximoexp

#CircoMaximoExp

Note
L’esperienza è fruibile anche dalle persone con disabilità motoria.

L’utilizzo dei visori da parte di persone di età inferiore ai 14 anni è consentito solo con liberatoria firmata dai genitori, scaricabile anche dal sito www.circomaximoexperience.it.

IL PERCORSO DI VISITA

 

Il percorso di visita è itinerante e dura circa 40 minuti. La visita è articolata in 8 tappe: la Valle e le origini del Circo, il Circo da Giulio Cesare a Traiano, il Circo in età imperiale, la Cavea, l’Arco di Tito, le Botteghe (tabernae), il Circo in età medievale e moderna e, infine, “Un giorno al Circo”.

L’esperienza immersiva inizia con la presentazione della Valle Murcia, l’area situata tra il colle Palatino e il colle Aventino. La valle è sempre stata luogo d’incontro e scambio tra le popolazioni, nonché sede di moltissimi culti, tra i quali quelli dedicati alla dea Murcia, alla dea Cerere e al dio Consus, celebrati con feste e gare equestri. Qui si svolgevano riti propiziatori per la fertilità dei campi. La Valle Murcia è un luogo fortemente legato alle origini della città eterna: è qui che ha avuto luogo il famoso Ratto delle Sabine. In età règia, la valle subì alcune trasformazioni, soprattutto a opera degli ultimi re di Roma, i Tarquini, che allestirono l’intera area con le prime file di sedili in legno. Con lo sviluppo della città e la maggiore importanza acquisita dalle manifestazioni pubbliche, lo spazio delle corse si arricchì di elementi funzionali come i Càrceres, cioè gli stalli di partenza dei carri, e gli spalti che andarono gradualmente a espandersi, dando vita a quello che diventerà, in seguito, il più imponente edificio di spettacoli mai costruito, il Circo Massimo.

 

Il viaggio prosegue poi rivivendo le trasformazioni del Circo dal I secolo a.C. al I secolo d.C. Sia Giulio Cesare che Augusto, per la prima volta concepirono il Circo come struttura monumentale e separata dagli altri edifici della Valle, dando il via alla costruzione di un complesso unico nel suo genere. Nel corso del I secolo d.C., il Circo fu oggetto di vari interventi voluti da tutti gli Imperatori che si succedettero. Internamente era suddiviso in tre settori: quello inferiore in muratura e gli altri due in legno. La presenza di sedili in legno in gran parte delle gradinate favorì spesso il divampare di incendi devastanti, come quello del 64 d.C. all’epoca di Nerone, che ebbe origine proprio da uno dei negozi che si trovavano nel Circo. All’inizio del I secolo, Traiano ricostruì l’edificio interamente in muratura. A questa fase appartengono le strutture ancora visibili.

 

Si passa poi a vedere il Circo Massimo di età imperiale, quando raggiunse l’apice del suo splendore. L’edificio, infatti, nel corso di un lungo periodo, si arricchì di vari elementi carichi di simbologie e significati religiosi legati alle festività agrarie delle origini e al ciclo delle stagioni. Oltre alle corse dei carri, che erano gli eventi più importanti e più frequenti che si svolgevano nel Circo, era possibile anche assistere ad altri tipi di spettacolo, come ad esempio le battute di caccia con animali esotici. Il Circo presentava su un lato i Càrceres (gli stalli di partenza dei carri), mentre gli altri tre lati costituivano la Càvea, le gradinate. Gli spettatori prendevano posto in differenti settori in base alla classe sociale di appartenenza. Con la sua struttura articolata, il Circo era certamente un monumento unico nel suo genere, un’immensa macchina scenica creata per stupire.

 

Si potrà poi ammirare in tutto il suo antico splendore l’imponente Arco di Tito, dedicato nell’81 d.C. dal Senato e dal Popolo romano all’imperatore Flavio per celebrare la conquista di Gerusalemme del 70 d.C. L’attraversamento dell’arco era parte fondamentale dei cortei trionfali in onore dei generali e degli imperatori vittoriosi. La processione aveva inizio dal Campo Marzio, entrava in parata nel Circo Massimo e, passando poi sotto l’Arco, si dirigeva al tempio di Giove Capitolino, sul Campidoglio. Alto circa 20 metri e a tre fornici, l’Arco era sormontato da una grande quadriga bronzea guidata dall’imperatore, simbolo di trionfo e vittoria.

 

Nella fascia esterna del Circo si trovavano diverse botteghe dette tabernae, luoghi molto frequentati non solo in occasione degli spettacoli. In esse si svolgevano varie attività commerciali per soddisfare ogni necessità dei visitatori e dove era possibile trovare le merci più disparate.

 

La penultima tappa del viaggio consentirà allo spettatore di immergersi nelle trasformazioni che interessarono l’area del Circo Massimo dal medioevo alla prima metà del Novecento. Le ultime gare nel Circo si svolsero infatti nella prima metà del VI secolo d.C., poi l’area si riempì di sedimenti e a partire dall’VIII secolo fu attraversata da diversi corsi d’acqua. Al XII secolo risale invece la costruzione della Torre della Moletta, edificio difensivo medievale. Nel ’600, le pendici del colle Aventino furono poi occupate dal Cimitero degli Ebrei, i cui cipressi, ancor oggi, ne indicano l’antica localizzazione. In seguito, nel 1854, la Compagnia Anglo-Romana dell’Illuminazione a Gas realizzò il primo impianto di produzione del gas per l’illuminazione pubblica. La fabbrica occupava circa due terzi dell’area. Nei primi decenni del ’900, i Gazometri furono trasferiti e l’intera zona fu bonificata: tra il 1928 e il 1936 furono scavati, e in parte restaurati, alcuni settori dell’antico Circo, ma la presenza dell’acqua di falda non permise il completamento dell’opera. A partire dal 1936, l’area del Circo Massimo fu concessa al Partito Nazionale Fascista, che iniziò a utilizzarla come spazio espositivo, costruendovi imponenti padiglioni e realizzando anche un vero e proprio stabilimento balneare costituito da tre piscine. Nel 1940, con l’inizio della guerra, queste costruzioni furono smantellate.

 

Infine, nell’ultima tappa di visita, Un giorno al Circo, si potrà assistere a una emozionante corsa di quadrighe tra urla di incitamento del pubblico e capovolgimenti di carri.

 

Negli ultimi decenni e fino ai giorni nostri si è cercato di restituire al Circo la sua antica dignità; l’area è stata risistemata e nuove indagini archeologiche hanno permesso di ottenere una conoscenza sempre più approfondita della storia di questo incredibile monumento, che, per secoli, è stato l’emblema della grandezza di Roma.

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