The Dark Side
Chi ha paura del Buio?
A cura di Danilo Eccher
Musja, Roma
8 ottobre 2019 – 1° marzo 2020
Musja intende dedicare lo spazio interamente all’arte contemporanea e diviene dall’autunno un museo privato, presieduto da Ovidio Jacorossi, grazie alla vasta collezione di opere dal primo Novecento italiano ad oggi, che verranno affiancate nel corso delle attività alle tendenze contemporanee più innovative del panorama internazionale con l’obiettivo di proporre l’arte come contributo fondamentale alla crescita della persona e della collettività. Il nuovo Museo inoltre intende divenire un punto di riferimento per lo sviluppo della società civile nella Capitale e per approfondire l’impegno culturale e il dialogo con istituzioni e musei privati e pubblici nel mondo.
“Con la nascita di Musja doniamo un nuovo Museo alla città di Roma e a tutto il Paese, mettendo a disposizione della collettività una collezione d’arte che rappresenta il risultato di una lunga storia umana e imprenditoriale. Nella nostra attività abbiamo da sempre considerato centrale il valore della persona e riconosciuto l’importanza della creatività nello sviluppo del potenziale di ogni individuo e di ogni organismo pubblico e privato. Con questa nuova realtà intendiamo offrire un contributo tangibile allo scambio e alla promozione culturale della società di cui tutti facciamo parte” ha dichiarato Ovidio Jacorossi, Presidente di Musja.
Il complesso ambito tematico del progetto The Dark Side, a cura di Danilo Eccher, è organizzato in tre momenti espositivi, distribuiti nell’arco di tre anni, e rispettivamente dedicati alla: “Paura del Buio”, “Paura della Solitudine”, “Paura del Tempo”. Il primo appuntamento è dedicato alla “Paura del Buio”. La mostra The Dark Side – Chi ha paura del buio? coinvolge tredici tra i più importanti artisti internazionali con grandi installazioni site-specific e opere di grandi dimensioni: da maestri e riconosciuti in tutto il mondo, come Gregor Schneider, Robert Longo, Hermann Nitsch, Tony Oursler, Christian Boltanski, James Lee Byars sino ai nuovi protagonisti della scena artistica contemporanea come Monster Chetwind, Sheela Gowda, Shiota Chiharu. Nutrita la componente italiana con opere e installazioni di Gino De Dominicis, Gianni Dessì, Flavio Favelli, Monica Bonvicini. Durante l’inaugurazione della mostra e con cadenza mensile nelle sale del museo si svolge tra il pubblico una inattesa performance del gruppo “Differenziale Femminile” composto da quattro attrici romane.
La maggior parte delle opere “site specific” sono prodotte per la mostra mentre alcune provengono da istituzioni, gallerie, oltre che dalla collezione Jacorossi. Sono state selezionate per creare una suggestione e una riflessione dedicata al tema e, allo stesso tempo, per introdurre alcuni aspetti essenziali sulle più attuali ricerche artistiche contemporanee. Il pubblico potrà vivere in prima persona ed analizzare le proprie reazioni di fronte ad esperienze sensoriali e tattili, visioni teatrali e magiche, rituali e ambientazioni, ansie che prendono forme diverse e inattese per poi dissolversi.
The Dark Side rappresenta il ‘lato oscuro’ che è in ognuno di noi, gli inciampi reali o presunti della vita che impongono una pausa, una riflessione, che fanno battere il cuore ma, allo stesso tempo, accendono nuove possibilità, nuovi pensieri, nuove prospettive. Si tratta di accedere ad una dimensione buia e oscura che si cerca inutilmente di evitare o nascondere, ma che invece reclama una forte presenza, esige uno sguardo coraggioso. La paura va così domata, controllata, resa partecipe e amica della propria avventura umana, il lato oscuro non va negato o abbandonato, deve essere invece riconosciuto, accettato, coinvolto, vissuto.
Si tratta quindi di un progetto rivolto all’ombra che ci accompagna sotto il sole, discreta, silenziosa, leggermente deformata e incerta ma sempre presente. Una sagoma scura di cui non si può fare a meno, che si muove nei nostri sogni, che ci accarezza nell’intimità, che ci spaventa solo per toccare il nostro coraggio. The Dark Side vuole essere un progetto sul ‘lato oscuro’ delle cose, sulla parte non detta del pensiero, sui segreti della nostra anima, ma anche sulla curiosità di questa sfida, sul coraggio nell’attraversare il buio, sulla necessità di oltrepassare ogni paura, senza farsi travolgere, rafforzando le grandi potenzialità che vivono in ciascuno di noi.
Il catalogo che accompagna la mostra è un volume ricco di immagini di tutti gli artisti presenti e di contributi: oltre al testo di Danilo Eccher, anche alcuni sguardi intellettualmente complessi sul tema del buio concepiti dal teologo Gianfranco Ravasi, dal fisico-teorico Mario Rasetti, dallo psichiatra Eugenio Borgna e dal filosofo Federico Vercellone. Punti di vista differenti, ottiche trasversali, percorsi intellettuali che divergono, sia accostano e si intrecciano, conferendo al progetto un orizzonte più ampio di una mostra d’arte.
Nel corso della mostra, Musja organizza inoltre una serie di incontri tematici, coordinati da Federico Vercellone, ordinario di Estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino.