TEATROSOPHIA OSPITA TRE SPETTACOLI DI INVENTARIA

TEATROSOPHIA OSPITA

TRE SPETTACOLI DI INVENTARIA

7/8/9 GIUGNO 2019

h: 21.00

TEATROSOPHIA

via della Vetrina 7

Al suo primo anno di vita Teatrosophia ha l’onore di ospitare Festival Inventaria – La festa del teatro off. Giunto alla sua nona edizione, la manifestazione organizzata da artisti per artisti, si è affermata come l’evento di chiusura della stagione teatrale capitolina mantenendo il proprio focus sulla drammaturgia contemporanea e sulla pluralità dei linguaggi ospitati. Venticinque le proposte in concorso, selezionate tra le oltre 420 candidature pervenute da tutta Italia e dall’estero per offrire un ventaglio quanto più ampio possibile – per linguaggi e generi – della scena teatrale off; a esse si aggiungono cinque proposte fuori concorso, per un totale di 13 prime nazionali e 10 prime romane, cui vanno ad aggiungersi sei tra le opere più hot! della stagione in via di conclusione. Quest’anno Inventaria avrà luogo nei cinque principali teatri off di quattro diversi quartieri della Capitale – Teatro Argot Studio e Teatro Trastevere (Trastevere), Carrozzerie n.o.t. (Ostiense), Teatrosophia(Piazza Navona) e Studio Uno (Torpignattara) – e si articolerà in quattro sezioni di concorso (Spettacoli, Monologhi/Performance, Corti teatrali e la sezione Demo dedicata agli studi e ai progetti in itinere) e una fuori concorso.

Il 7 giugno a Teatrosophia alle ore 21.00 sarà in scena Io sono partito, di e con Riccardo Goretti diretto da Massimo Bonechi. Una storia di parte, una storia di tutti, la storia di un uomo, Partito Mannelli Braccini, nato nel 1921 nello stesso giorno in cui nasceva il Partito Comunista e che per tutta la vita ha visto intrecciare le sue vicende umane e personali a quelle della più grande forza politica di sinistra del nostro Paese. Si attraversa così una serie di vicende che segnano l’esistenza di un uomo che come molti altri ha seguito un’ideale e quelle del Partito che hanno caratterizzato la vita politica, sociale e culturale dell’Italia. La sfera umana e politica si toccano, si accavallano e si sovrappongono fino ad identificarsi, a unirsi. Partito si ritrova un nome pesante che spesso non sa e non vuole portare, ma che suo malgrado gli si incolla addosso senza mai abbandonarlo. E’ la storia di una passione, un percorso di vita che ci disegna un uomo (e una classe dirigente) che hanno fatto delle scelte: quelle semplici e quotidiane che si compie ogni giorno; scelte profonde e radicali che segnano l’esistenza, che ci dicono da che parte stiamo. Nel 1991 si è fatto una scelta e in qualunque modo la si veda qualcosa è morto davvero: è morto (il) Partito. Il Partito Comunista scompare e ancora siamo alla ricerca di qualcosa che lo rimpiazzi, Partito Mannelli Bracci se ne va e nel lasciarci decide di tornare là da dove è venuto. In mezzo alla gente.

L’8 giugno è la volta di Pensare, programma delicato di Laura Bucciarelli. Lo spettacolo, diretto da Pietro Dattola, vede in scena Flavia Germana De Lipsis.

Respiro fuoco. La mia testa si muove come quella di un drago. Non posso uscire, se ne accorgono tutti. Piccole cose, per stare bene. Piccole cose, per non pensare. Guardare in basso, per non farsi accecare dal sole. Guardare in basso, per non inciampare e cadere. Bisogna fare un programma e seguirlo passo passo, giorno per giorno, sempre uguale. Senza sbavature, senza alzate d’ingegno. Azioni semplici, dirette, come lame di rasoio antico, coltelli a scatto. Cose meccaniche, che non si guastano mai. Bisogna andare vicino, se si vuole durare nel tempo. Anche se significa logorarsi lentamente, non vivere più a lungo. Niente di memorabile. Volare basso. Anzi, non decollare nemmeno. La presenza può essere mortale. Può essere letale.

Il 9 giugno è in scena MILF Mamma insegnami la felicità, di e con Natalia Magni, diretta da Monica Faggiani. Lo spettacolo affronta il fenomeno delle donne che confondono i ruoli di madre e di amica, vestendosi e comportandosi come le proprie figlie adolescenti e mutuando da esse una effimera eterna giovinezza. Un monologo tragicomico che racconta la giornata in cui la vita di questa mamma-amica prenderà una svolta inattesa e definitiva. Dietro alla storia di Sabbry, protagonista tutta silicone e seduzione, il testo nasconde qualcosa di più archetipico: la ricerca della felicità. Cosa siamo disposti a perdere o a barattare di noi stessi pur di raggiungerla? Sabbry sceglie la strada della cura dell’immagine di sé, da cui trae forza e fiducia. Con il buon senso delle persone immuni dai troppi perché, ma inconsapevoli dell’involontario male che causano, Sabbry cerca di trasmettere alla figlia le sue verità, il suo senso del dovere, la differenza tra bene e male e il suo amore per la vita. Lo spettacolo prende le parti di questo personaggio di inaspettata saggezza, tanto facile da biasimare; invita ad indossare il suo sexy top fucsia e i suoi stivaletti borchiati, a ridere delle sue gaffe, dei suoi passi falsi, dei suoi errori. Lasciandoci in bilico tra facile preconcetto e amara, impensabile immedesimazione. Sospendiamo il giudizio e proviamo ad ascoltarla. “… perché una è tanto più autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa.” (Agrado – Tutto su mia madre). “MILF – Mamma Insegnami La Felicità” è stato finalista, sotto forma di studio, del Premio Laura Casadonte 2019.

Inventaria

7/8/9 giugno a

Teatrosophia

via della Vetrina 7- Roma Info: info@teatrosophia.com

Tel: 06-68.80.1089

Biglietti:Intero:12euro Ridotto:9 euro Mini-abbonamento per 3 spettacoli a scelta: 21 euro Super-ridotti under 23 e over 65 anni: 3 spettacoli a 9 euro

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