Il simposio Ispirato al racconto omonimo di Milan Kundera Con: Elena Cotugno, Aurora Cimino, Domenico Cucinotta, Roberto Mantovani, Jacopo Zerbo

Il simposio
Ispirato al racconto omonimo di Milan Kundera
Con: Elena Cotugno, Aurora Cimino, Domenico Cucinotta, Roberto Mantovani, Jacopo Zerbo

Aiuto regia: Vittoria Nicita

Drammaturgia e regia: Alessio Bergamo

Una produzione: Khora Teatro/Compagnia Mauri Sturno

Con la collaborazione della Compagnia POSTOP

 

Mercoledì 6 ottobre alle ore 19 allo Spazio Rossellini di Roma va in scena la prima assoluta de Il Simposio, spettacolo ispirato all’omonimo racconto di Milan Kundera, contenuto nella raccolta “Amori Ridicoli”. Scritto e diretto da Alessio Bergamo, lo spettacolo è una produzione Khora Teatro/Compagnia Mauri Sturno in collaborazione con la Compagnia POSTOP.

 

In un ospedale, ai tempi del Covid un gruppo di medici, un primario, due dottori, una dottoressa e un’infermiera interpretati da Roberto Mantovani, Domenico Cucinotta, Jacopo Zerbo, Aurora Cimino e Elena Cotugno – durante una notte di turno organizzano una piccola festa a base di vino e grappa in cui, tra incroci sentimentali e relazioni sottese, si affrontano i temi di vita, morte e amore sullo sfondo di un presunto tentato suicidio.

 

In uno spazio non convenzionale in cui il pubblico è in mezzo agli attori o appena a un passo da loro ed il limes della quarta parete da oltrepassare è immaginario e delimitato di volta in volta dall’improvvisazione, il mito greco di Eros e Thanatos è contestualizzato in una realtà ospedaliera dei tempi moderni. 

Eros, suadente, seduttivo, insidioso anima la festa, si insinua in balli sensuali, provoca spogliarelli poi solo immaginari, sospira afflati d’amore al chiaro di luna. Thanatos, silente e mistificatore interrompe il clima allegro e festaiolo precipitando tutti in uno stato di riflessione e di fraintendimenti.

Lo spettacolo si basa su un copione teatrale che di volta in volta sarà ampliato da momenti di libera improvvisazione che vengono fuori dalle performances, frutto dello studio e delle prove sui quali il regista e gli attori hanno lavorato nel corso dei mesi.

La scelta di utilizzare uno spazio concreto tramutato in teatrale è funzionale agli attori che entrando e uscendo dalla scena immettono lo spettatore dentro e fuori allo spazio recitativo che la drammaturgia del testo impone. La realtà diventa dunque doppia, contraddittoria, polifonica.
Anche per la sonorizzazione dello spettacolo, la musica e i suoni avranno un ruolo diegetico, diventando parte interna alla narrazione dove sono direttamente gli attori ad attivarli passando ad un piano extradiegetico. Lo stesso vale per le proiezioni. Saranno proiettate dagli attori ma proseguiranno anche al di là della storia come in un proprio percorso parallelo.

 

Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 10 con l’ultima replica delle ore 17.30.

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Spazio Rossellini è il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, che offre un programma, rivolto a spettatori di tutte le età, che comprende tutte le arti performative dal vivo, progetti di residenza artistica, con una particolare predilezione alla promozione degli artisti del territorio regionale. La cura artistica progettuale è di Katia Caselli.

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