Silvia Reichenbach Autoritratti

Silvia   Reichenbach©Autoritratto (ossido), 2018 – bdIn occasione di Artissima e Flashback, dopo più di trent’anni di lavoro con la fotografia, Silvia Reichenbach, fedele alla continua ricerca sul tema dell’autoritratto e sui metodi di esposizione, presenta le sue ultime creazioni, in cui sperimenta nuovi supporti e tecniche fotografiche.

 

L’artista, con la sua attenta e paziente cura verso i materiali, si è cimentata in fototrasposizioni su ceramica e interventi manuali su fotografie utilizzando ossidi di manganese.

 

Silvia Reichenbach si è immersa nelle diverse fasi di lavorazione, con momenti di attesa assimilabili a quelli di un archeologo che scopre poco per volta la forma di un reperto proveniente da altre epoche. Le misteriose trasformazioni determinate dalla cottura in forno, ricordano la magia della camera oscura.

 

La Reichenbach è tornata a esporre il suo viso, lo sguardo spesso rivolto altrove a sottolineare quanto il nascosto sia più importante del rivelato. Alludendo a ciò che è lontano dalla realtà materiale, ci offre un istante rubato all’eternità.

 

In riferimento a queste serie, che rispecchiano eleganza e senso del sacro, cita le parole di Sri Ramana Maharshi: “Non più sognare di essere separati / ma rifiutare tutte le forme forzate / che ancora recano il segno d’una creatura / e mantenersi nell’abbandono al suo Essere.”

 

A queste opere si aggiungono i lavori del 2013 che hanno confermato la Reichenbach tra gli artisti contemporanei di fotografia più originali e innovativi: le opere “mandala”, realizzate artigianalmente con la sabbia, in cui l’artista lascia cadere granelli di sabbia colorata sul supporto fotografico per ricreare l’immagine e per darle una nuova anima.

 

“L’autoritratto non documenta un tempo o una biografia. Guardando all’interno di se stessi, ascoltando il paesaggio interiore, stando in contatto con la propria intimità, seguendo un processo di trasformazione e spogliazione, si può intravedere il mondo della coscienza e della conoscenza”. Per l’artista è questo il modo più diretto e veritiero per percepire l’essenza, attraverso la fragile situazione in cui oggetto e soggetto diventano unità.

 

Scrive Daniel Girardin nel catalogo della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea: “La grande forza delle fotografie di Silvia Reichenbach è di superare qualsiasi idea di voyeurismo e di esibizionismo assumendo la presenza vigile di una forma di bellezza originaria che impone rispetto ed emozione. E silenzio”.

 

 

 

 

 

Nel 2015 uno dei suoi lavori ha riguardato, su incarico del MiBACT – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i beni e le attività culturali, Segretariato regionale per il Piemonte –, la cura della fotografia del libro dedicato al quartiere torinese di San Salvario. Sabato 3 novembre Silvia Reichenbach interverrà all’incontro dove sarà presentato il libro e, per la prima volta al pubblico, un video realizzato per completare il progetto.

 

Silvia Reichenbach

 

Autoritratti

 

I nuovi lavori in esposizione in occasione di Artissima e Flashback

 

 

 

Inaugurazione

 

martedì 30 ottobre 2018, ore 18

 

 

 

Orari mostra

 

da mercoledì 31 ottobre a domenica 4 novembre, ore 10-12 e 18-22

 

 

 

Dove

 

Galleria Studio di Silvia Reichenbach

 

Via Sant’Anselmo 34/E – Torino

 

Flashback_Talk

 

“Andare oltre” Studi d’artista. I luoghi di produzione dell’arte

 

Sabato 3 novembre, ore 16.30

 

Pala Alpitour – Torino

 

 

 

Silvia Reichenbach è nata e vive a Torino. Si è diplomata presso l’Art Teachers Training College in Israele specializzandosi in pittura e fotografia. Ha insegnato arte e fotografia, lavorato nel campo del restauro, collaborato con musei e case editrici. Sviluppa progetti educativi e conduce atelier sull’identità e la conoscenza di se stessi. Ha partecipato e svolto workshop di autoritratto e autobiografia e da diversi anni partecipa attivamente ai percorsi di scrittura autobiografica e di raccolta di storie. Viaggia e raccoglie impressioni dal mondo attraverso la fotografia. Da più di trent’anni ha posto al centro della sua ricerca artistica il tema dell’autoritratto, ma si è dedicata anche alla creazione di opere in cui convivono espressioni artistiche diverse – quali danza, video, musica, poesia – in collaborazione con altri artisti. Tra i suoi lavori multimediali: De-venir, Festival Internazionale, Ferrara (2010); Entrée interdite, Festival International du Films de Femmes, Créteil (2008); Sœur-elles, La Piattaforma, teatrocoreograficotorinese&co, Torino (2006). Nel maggio 2013 a Torino ha creato e fondato Bhuman Shah Art&Meditation Centre, spazio espositivo e luogo dove poter ascoltare le parole e il silenzio nel bel mezzo di un ambiente metropolitano sempre attivo. Ha partecipato a progetti internazionali di scambio tra artisti, gli ultimi a Parigi (2015) e Lisbona (2014). È stata invitata a numerose mostre personali tra le quali: Photographic Centre Peri, Turku; Galleria Vuotalo, Helsinki; Médiathèque, Saint-Hilaire-de-Riez; XXX Quinzaine de la Photographie, Cholet; Espace Saint-Jacques, Clisson; Château d’Ardelay, Les Herbiers; Centro Nazionale di Fotografia, Padova; Istituto Italiano di Cultura, Wolfsburg; Café Aroma Photogalerie, Berlino; Espace Vallès, Saint-Martin-d’Hères; GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; Galleria The Box, Torino; Istituto Italiano di Cultura, Edimburgo; Galleria Il Diaframma – Kodak Cultura, Milano. Ha partecipato a molte esposizioni collettive in Italia e all’estero tra le quali: Artissima, Torino; Palazzo della Penna, Perugia; Ecomuseo del Freidano, Settimo Torinese; Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Milano; Fotosintesi – Festival Internazionale di Fotografia, Piacenza; La Maison des Arts, Bages d’Aude; Esso Gallery, New York; Centre Culturel Français, Torino; Palazzo Fontana di Trevi, Roma; Château de Malves-en-Minervois, Carcassonne; Maison valdôtaine de la Photographie, Aosta; Biblioteca Pública Piloto, Medellín e Goethe Institut, Bogotà; Spazio San Fedele, Milano; Musée de l’Elysée, Losanna; IV Biennale Internazionale di Fotografia, Torino; II Biennale Israeliana di Fotografia, Museo d’Arte di Ein-Harod. La sua vasta bibliografia comprende libri, articoli e cataloghi.

 

 

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