Domani, martedì 11 maggio 2021, alle ore 15.00, appuntamento con Scegli il Contemporaneo, il programma di eventi gratuiti, digitali e dal vivo, che dal 2017 avvicina il pubblico di tutte le età all’arte contemporanea con una serie di eventi, visite guidate e laboratori nei musei e luoghi della cultura della Capitale.
Sui canali Facebook, senzatitolo.progetticultura, Instagram, senzatitolo.progetticultura, Youtube, Senza titolo – Progetti aperti alla cultura, sarà pubblicato il video racconto di Cesare Pietroiusti ed Emilio Fantin, artisti contemporanei di fama internazionale, che accompagneranno il pubblico alla scoperta del Museo Laboratorio della Mente.
Una riflessione nata dalla necessità di approfondire il legame tra arte e scienza a partire dai luoghi della cultura artistica e scientifica della città di Roma. ll Museo Laboratorio della Mente della ASL Roma 1, aperto nel 2000 all’interno del VI padiglione dell’ex manicomio di Roma di Santa Maria della Pietà, documenta la storia dell’istituzione manicomiale con l’obiettivo di elaborare una riflessione sul paradigma salute/malattia, sull’alterità, sull’inclusione sociale, sulla politica delle cure e delle culture, sul coinvolgimento della comunità.
Cesare Pietroiusti ed Emilio Fantin condivideranno a partire dai loro ambiti di ricerca alcune riflessioni in relazione al Museo, luogo della conservazione della memoria, di storie di vita quotidiana personale e collettiva, della valorizzazione del patrimonio storico-scientifico dell’ospedale psichiatrico.
Con l’intervento del direttore del museo, Pompeo Martelli, la narrazione consentirà anche di accrescere la conoscenza di un museo speciale di Roma e generare una riflessione in merito al miglioramento della salute, della cura e della sanità pubblica.
Cesare Pietroiusti. Nato a Roma nel 1955, vive a Roma. Alla fine degli anni Settanta, in concomitanza con il compimento degli studi di Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica, Pietroiusti si avvicina al centro studi Jartrakor, fondato a Roma da Sergio Lombardo, contribuendo allo sviluppo della teoria “eventualista”, che propone un modello di ricerca fra sperimentazione artistica e analisi scientifica. Nel corso degli anni Ottanta, l’artista partecipa al Gruppo di Piombino, sperimentando una serie di pratiche d’interazione con il pubblico che anticipano le poetiche del quotidiano diffusesi poi negli anni Novanta. Nei decenni successivi, Pietroiusti si allontana progressivamente dalle modalità convenzionali del sistema dell’arte praticando – attraverso l’ironia, il paradosso e il coinvolgimento inconsapevole dell’altro – un’azione di continuo ripensamento delle attuali logiche di scambio economico e di comunicazione sociale. Negli ultimi anni la sua pratica ha individuato nella prassi laboratoriale un modello che, coniugando attività formativa ed espositiva, offre possibilità di sviluppo orizzontale del pensiero e della conoscenza e di superamento delle strettoie disciplinari. Presidente dell’Azienda Speciale PalaExpo di Roma, dal luglio 2018.
Emilio Fantin (Bassano del Grappa, 1954) nelle sue opere indaga “l’aspetto sociale dei sogni”, crea spazi e situazioni in cui invita a condividere l’area del sonno e del sogno in cui si generano intense dinamiche di scambio, intendendo mostrare ciò che chiama “l’aspetto sociale dei sogni”. Fantin pone molta attenzione al dialogo e agli aspetti poetici e evocativi del vivere sociale che diventano pratica quotidiana. Dal 2005 al 2015 è stato docente di arte contemporanea alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ed è promotore di diversi progetti collettivi: Il progetto Oreste negli anni Novanta e più recentemente “Dynamica”, gruppo di studio nomade. Ha dato vita, assieme agli altri artisti del progetto Lu Cafausu, alla Fondazione Lac o le Mon (San Cesario di Lecce, Puglia) per la ricerca artistica.
Pompeo Martelli. Direttore del Museo Laboratorio della Mente ASL ROMA 1, responsabile Unità Operativa Sanitaria Dipartimentale Laboratorio Museo della Mente, Dipartimento di Salute Mentale ASL ROMA 1, e studioso di storia della psicoanalisi, psichiatria di comunità, etnopsichiatria, antropologia medica, storia delle istituzioni sanitarie, musei e società.