SALUTE & BENESSERE La mia casa è inquinata? Come scoprirlo (E i rischi durante la reclusione forzata causa Covid)

SALUTE & BENESSERE

La mia casa è inquinata?

Come scoprirlo

(E i rischi durante la reclusione forzata causa Covid)

I consigli dell’architetto Eros Colzani, progettista

esperto di materiali naturali e microclima indoor.

Siamo proprio certi che la nostra tanto amata abitazione sia l’ambiente sicuro che noi crediamo?

In realtà, il fenomeno dell’inquinamento indoor è un problema più diffuso di quanto si pensi. Basta pensare che l’esposizione ad ambienti chiusi inquinati provoca circa 4 milioni di morti l’anno in tutto il mondo.

La maggioranza della popolazione trascorre fino all’80-90% del tempo in ambienti chiusi quali abitazioni, mezzi di trasporto, uffici, fabbriche, etc., respirando circa 22.000 volte ogni 24 ore pertanto se non si fa attenzione alle cause dell’inquinamento interno, la prolungata esposizione può procurare seri danni alla salute: dermatiti, fastidi agli occhi e alla gola, tosse e mal di testa, fino alla morte.

Ecco perché nel periodo di reclusione forzata a causa del Covid 19, per numerose famiglie, il tempo di permanenza tra ‘le quattro mura” è stato davvero poco salutare.

Non solo. Il rischio riguarda tutta la popolazione, senza la possibilità di proteggere fasce deboli come malati cronici (per esempio per patologie cardiache, respiratorie, asma bronchiale, allergie), anziani e bambini.

Come assicurarsi che l’aria di casa non sia nociva?

Ecco i consigli dell’architetto milanese Eros Colzani progettista esperto di materiali naturali e microclima indoor. (www.ecarchitettura.it)

Gli ambienti domestici come per esempio le cucine, le dispense e le lavanderie dotate di spazi per conservare i prodotti detergenti, mobilia per riporre tegami e casseruole, piano di cottura e piano di lavoro, nascondono molteplici fonti di inquinamento dell’aria chiamati COV (composti volatili organici).

L’essere umano stesso è sorgente di diversi contaminanti biologici, l’anidride carbonica (CO2), la desquamazione dell’epidermide e, soprattutto, l’emissione di goccioline”Flügge” immesse nell’ambiente con la fonazione, la tosse o lo starnuto.

Queste sono in grado di rimanere sospese in aria e veicolare agenti infettivi di numerose malattie.

Inoltre, sono dannosi umidità, rumori persistenti, cattivi odori generati dalla cottura dei cibi, dal fumo di sigaretta, dai detersivi e da profumi non naturali. La polvere stessa è un fattore di inquinamento.

Ci sono sostanze emanate a seguito della cottura dei cibi o per combustione di vario tipo come l’ossido e biossido di azoto (NO ,NO2), anidride carbonica (CO2) e monossido di carbonio (CO)

I materiali con cui sono costruiti muri, mobili e arredi devono contenere il meno possibile di composti volatili organici (COV), tipo la formaldeide.

Un buon consiglio generale: aerare sempre bene ogni stanza soprattutto negli edifici con serramenti moderni ermetici oppure installare un impianto di ventilazione meccanica con scambiatore.

La scarsa ventilazione o l’impossibilità di far cambiare aria in casa, possono davvero peggiorare la situazione fino a fare del nostro rifugio un ambiente molto pericoloso.

Anche i colori e la luce possono contribuire ad inquinare un ambiente indoor, se in una stanza abbiamo una luce di scarsa qualità e con colori non opportuni, questo può influire sullo stato psicofisico delle persone, alterando nel tempo sia la vista ma anche influendo su tutto il nostro organismo cagionando problemi di salute.

Da uno studio del professor Charles Czeisler, del dipartimento di Medicina del sonno della Harvard Medical School, si evidenzia come l’esposizione sempre più intensa e prolungata alla luce artificiale dopo il tramonto è strettamente associata alla deprivazione di sonno, una condizione che predispone a problemi di salute quali obesità, diabete e malattie cardiovascolari, in quanto altera i ritmi cicardiani del sonno.

Da questi studi è stato poi approfondito il tema delle nuove tipologie di illuminazione Led che aumentano ancora di più queste problematiche in quanto sono ricche di componenti blu-verde dello spettro luminoso e che sono proprio quelle a cui sono più sensibili le cellule della retina che trasmettono al cervello le informazioni riguardo lo stato di veglia.

Lo studio ecA architettura dell’architetto Eros Colzani, 45 anni, è specializzato in progettazione di architettura sostenibile, Bioarchitettura®, edifici in legno, edifici a basso consumo di energia e landscape architecture. Colzani è iscritto nell’elenco Esperti dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura® al n°127 ed è membro dell’INBAR (Istituto Nazionale di Bioarchitettura®). Ha realizzato una delle prime abitazioni ristrutturate in Italia con certificazione Passivhaus, lo standard costruttivo nato dall’intuizione di Wolfgang Feist, un fisico edile che nel 1989 ha simulato un approccio “semplice” al tema del comfort abitativo. Inoltre Colzani è docente all’ ITS Rosario Messina Polo Legno Arredo per il corso di tecnico edile costruzioni in legno.

Nel 2000 ha conseguito la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano con un progetto di tesi sull’autocostruzione partecipata. Nel 2009 il master di alta formazione in Architettura del Paesaggio della UPC di Barcellona (Universitat Politécnica de Catalunya) e quindi la collaborazione con studi di fama nazionale e internazionale.

Sempre intensa l’attività convegnistica, con la partecipazione tra l’altro a G1 Progetti giovani architetti Italiani di UTET. I suoi lavori sono pubblicati in diverse rassegne e opere:

  • Agosto/Settembre 2013 n. 40 – Edizioni del Lago S.r.l. Architettura Lariana, in «Talea»

  • Dicembre 2010, Costruire 100% under 40 giovani progettisti in rassegna, n. 331

  • 2010, Il Sole 24 Ore, “L’Italia degli under 40 tra vocazione europea e micro-architetture”, Progetti e Concorsi n.25

  • Utet Scienze tecniche, G1 Progetti di giovani architetti – linea Giarch – progetto Asilo nido Santa Bernardetta a Seveso (MB)

  • Dicembre 2008 n. 12, AL – Architetti Lombardi, Asilo Santa Bernardetta/ in Forum Ordini, p.23. Progetto: Asilo Nido Santa Bernardetta – Baruccana di Seveso (MB).

  • 2008, UTET Manuali Tecnici-Eros Colzani, “Architettura sostenibile”, Costruzioni in Legno/ pp. 89 – 106

  • Settembre 2004, Prospettive di architettura, ll Edlzlone-Progettazione di edifici a carattere pubblico/ A 11, Progetto: PoIo scolastico Capiago Intimiano, Como

  • Luglio/Agosto 2002, AL – Architetti Lombardi, n. 7/8- Il percorso sensoriale p. 16. Progetto per INBAR Lecco aI M.E.C.I

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