Sale a 26 il numero degli Enti partner del Polo del ‘900.

Sale a 26 il numero degli Enti partner del Polo del ‘900.

Sono Arci Torino, Associazione culturale Twitteratura, Centro Einstein di Studi Internazionali e Fondazione Bottari Lattes a sviluppare ulteriormente le iniziative culturali del Polo in rete con gli altri enti partner e sul territorio

Torino, 17 maggio 2021

Scambio d’idee e competenze, collaborazione, co-progettazione, partecipazione e inclusione sono tratti distintivi del Polo del ‘900 che porta a 26 il numero degli Enti partner. Sono quattro le nuove realtà: Arci Torino con i suoi 65.000 soci e più di 150 realtà associative presenti a Torino e nei comuni limitrofi d’impatto per il coinvolgimento degli under 35; Associazione culturale Twitteratura specializzata in innovativi percorsi di audience engagement e promozione della lettura attraverso il social reading; il Centro Einstein di Studi Internazionali dal 1965 impegnata nell’elaborazione di ricerche, idee, studi, occasioni di dibattito sull’unità europea e mondiale e infine la Fondazione Bottari Lattes che intorno alla figura di Mario Lattes costruisce la sua programmazione culturale, promotrice del prestigioso Premio Internazionale Lattes Grinzane.

Casse di risonanza sul territorio, le nuove realtà con le proprie peculiarità ed esperienze andranno a rafforzare e diversificare il programma culturale del Polo, in rete con gli altri enti, pur non trasferendosi nei Palazzi Juvarriani di Via del Carmine.

La logica di ampliamento della compagine istituzionale del Polo risponde alla necessità di individuare associazioni, istituti e realtà culturali piemontesi che abbiano un imprinting volto all’innovazione civica e culturale. La scelta finale ha tenuto conto della volontà di allargare la rete del Polo oltre i confini di Torino con nuovi presidi culturali sul territorio piemontese e della capacità di saper coinvolgere attivamente gli under 35.

Come spiega Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900: “Con il parere convergente del Collegio dei garanti e del Collegio dei soci fondatori, quattro nuovi enti sono stati chiamati a partecipare, sia pure come non residenti, alle attività del ‘Polo del ‘900’, arricchendo così la compagine complessiva della Fondazione che ora può contare sull’apporto di ben 26 soggetti. La scelta dei nuovi ‘magnifici quattro’ interpreta bene sia il principio della estensione dell’attività sull’intero territorio della Regione Piemonte, sia la volontà di un nuovo rapporto con realtà giovanili che le veda responsabili attive e non passive della programmazione culturale del Polo”.

Essere un ente partner del Polo consente, innanzitutto, di far parte di un ecosistema culturale pur rimanendo autonomi e indipendenti – aggiunge il direttore del Polo del ‘900 Alessandro Bollo – in più permette di sperimentare inediti modelli di collaborazione, di utilizzarne gli spazi, di co-progettare con importanti realtà culturali del territorio e a livello nazionale e di valorizzare i patrimoni archivistici attraverso l’hub 9CentRo. Quindi diamo il benvenuto alle nuove quattro realtà che oggi allargano la famiglia Polo del ‘900, augurando a tutti un proficuo viaggio comune per offrire nuove opportunità culturali a tutta la cittadinanza”.

Andrea Polacchi, presidente ARCI Torino: “L’adesione al Polo del ‘900 arriva in un momento cruciale. Dopo un anno di pandemia, i centri culturali e civici, di cui ARCI è ossatura in tutto il Paese, vedono la luce di una riapertura. Il ritorno alla normalità dovrà essere l’occasione per dare nuova centralità alla partecipazione democratica e culturale sul nostro territorio e il percorso di ARCI Torino in seno al Polo mira a perseguire questo obiettivo comune. Entriamo nel Polo del ‘900 con grande entusiasmo, con rispetto per gli autorevoli enti che ne fanno parte e con grande voglia di collaborare con essi, portando in dote il nostro patrimonio progettuale e culturale presente sul territorio da più di sessant’anni ma sempre proiettato al futuro e ai giovani, come testimonia il nostro ingresso in qualità di socio Under 35″.

Antonella Cavallo, presidentessa dell’Associazione culturale Twitteratura “Siamo fieri di essere parte della grande famiglia del Polo del ‘900: un punto di riferimento piemontese per l’innovazione culturale, aspetto fondante del nostro metodo. Al Polo del ‘900 vogliamo portare la nostra esperienza, la nostra visione, il nostro modo di intendere la produzione e promozione culturale, che non possono prescindere dall’innovazione e dalla partecipazione attiva. Sarà un altro entusiasmante viaggio social”.

Il presidente Gianpiero Bordino e il direttore Fulvio Gambotto del Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI): “Esprimiamo anzitutto un sentito ringraziamento per l’accoglimento dell’istanza di adesione e, in secondo luogo, il nostro convinto impegno di attiva partecipazione agli obiettivi e alle attività comuni, in collaborazione con tutti gli altri soggetti aderenti al Polo del ‘900, in coerenza e continuità con gli orientamenti già peraltro di fatto praticati negli ultimi anni. Il CESI contribuirà, secondo le sue specifiche vocazioni, competenze e risorse, e con particolare riferimento alle tematiche europee e mondiali, all’attività di riflessione, progettazione e realizzazione dei progetti comuni, nel quadro delle regole statutarie e delle strategie condivise”.

Caterina Bottari Lattes, presidente Fondazione Bottari Latte e Mario Guglielminetti, direttore marketing: “Siamo felici e onorati di entrare a fare parte della grande rete culturale del Polo del ‘900.Questo ingresso ci spinge ulteriormente verso quegli obiettivi condivisi che da sempre guidano la Fondazione Bottari Lattes, quali la promozione della crescita civile e culturale, con particolare attenzione alle generazioni future, a partire dalle riflessioni sulla società contemporanea e la storia recente. Il tutto avendo sempre come faro ispiratore la figura di Mario Lattes, esponente culturale di spicco della seconda metà del Novecento, editore, scrittore, pittore, che con la sua rivista ‘Questioni’ riunì attorno a sé intellettuali e pensatori per ragionare sul presente e la sua complessità, autore anche del ‘Ghetto di Varsavia’, testo fondamentale per comprendere una parte della Storia che non va dimenticata”.

I NUOVI ENTI

L’ARCI di Torino (ARCI Torino APS) è uno degli organismi di rappresentanza culturale più numerosi con 65000 soci e più di 150 realtà associative presenti capillarmente a Torino e nei comuni limitrofi.

Molti gli ambiti di intervento dell’ARCI, in particolare la cultura riveste un ruolo predominante con le moltissime iniziative quotidiane delle basi associative e gli eventi di ampio respiro seguiti direttamente da ARCI Torino.

L’ARCI si adopera nelle battaglie per la difesa dei beni comuni, dell’ambiente, dei diritti sociali e della cultura, nelle mobilitazioni per i diritti di cittadinanza. L’Arci è cultura, immigrazione, welfare, diritti, ambiente, pace, solidarietà, giovani.

L’Associazione Culturale Twitteratura promuove il social reading attraverso il metodo TwLetteratura e la app Betwyll. Qui, lettori di tutte le età possono leggere e commentare contenuti culturali con brevi messaggi di 140 caratteri, servendosi delle dinamiche del social networking per sviluppare lettura profonda, senso critico e pensiero creativo.
L’Associazione nasce nel 2013 mettendo a sistema le sperimentazioni avviate su impulso della Fondazione Cesare Pavese su Twitter nel 2012. Da allora sviluppa progetti innovativi in cui le nuove tecnologie sono messe al servizio della partecipazione civica e culturale, in particolare di studenti e giovani.
Il metodo TwLetteratura è stato inserito dalla Commissione Europea tra le buone pratiche per la promozione della lettura in ambiente digitale e dal MIUR nel curriculum di educazione civica digitale “Generazione Connesse”. L’Associazione ha inoltre ricevuto dalla Commissione Europea il prestigioso “2019 Spinelli Prize for Outreach” per il progetto “Ventotene. Comunità, cittadinanza e identità europea” dedicato alla lettura e al commento del Manifesto di Ventotene.

Il Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI) è un’Associazione privata senza fini di lucro, nata a Torino nel 1965, e in seguito rinnovata con un nuovo Statuto nel 2008. Ha personalità giuridica riconosciuta dalla Regione Piemonte con delibera dell’aprile 2009. Sviluppa, in costante collaborazione con altri soggetti quali ad esempio l’Associazione Europea degli Insegnanti (AEDE), attività di ricerca, dibattito e formazione nel campo delle scienze politiche, economiche e sociali, con particolare riguardo al processo di unificazione europea (in questo quadro è membro della Consulta Europea della Regione Piemonte, con la quale realizza annualmente il Seminario di Bardonecchia per gli studenti vincitori del Concorso “Diventiamo cittadini europei”) e ai problemi della governance mondiale. In collaborazione con il Centro Studi sul Federalismo (CSF), e con la co-sponsorizzazione dell’Unione Europea dei Federalisti (UEF), dei Giovani Federalisti Europei (JEF) e del Movimento Federalista Mondiale (WFM), pubblica dal 1987 la rivista quadrimestrale in lingua inglese The Federalist Debate diretta da Lucio Levi, a cui collaborano studiosi di tutto il mondo, che realizza a sua volta l’International Democracy Newsletter (IDW).

La Fondazione Bottari Lattes è nata nel 2009 a Monforte d’Alba (Cn), dalla volontà di Caterina Bottari Lattes. Ha come finalità la promozione della cultura e dell’arte e l’ampliamento della conoscenza del nome di Mario Lattes (1923-2001) nella sua multiforme attività di pittore, scrittore, editore e animatore di proposte culturali. Ha da poco pubblicato, con Olschki editore, il cofanetto in tre volumi “Opere di Mario Lattes”, che raccoglie romanzi, racconti, poesie, articoli e testi teatrali, sia editi sia inediti, a vent’anni dalla morte dell’autore.

La Fondazione Bottari Lattes non ha scopo di lucro e porta avanti iniziative di studio e di ricerca culturale, curandole direttamente o in collaborazione con altri enti o istituzioni, e organizza progetti e appuntamenti culturali. Tra le principali attività: il Premio letterario internazionale Lattes Grinzane, il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, mostre di arte e fotografia, le iniziative per le scuole come Vivolibro e il progetto digitale vivolibro.it, i convegni.

All’interno della sede della Fondazione Bottari Lattes, in via Marconi 16, a Monforte d’Alba, è stato istituito il nuovo Centro Studi Mario Lattes, un luogo di ricerca e di approfondimento di tutte le attività che ruotano attorno alla figura di Lattes e che riunirà: la Biblioteca Mario Lattes, l’Archivio delle carte di Mario Lattes e di altri fondi documentali in possesso della Fondazione e la Collezione Mario e Caterina Lattes che raccoglie i dipinti Mario Lattes e di altri artisti del Novecento.

Nel 2017 la Città di Torino-Presidenza del Consiglio Comunale ha intitolato a Mario Lattes i giardini pubblici di Piazza Maria Teresa, come riconoscimento all’impulso culturale profuso da Lattes nei suoi tanti impegni e iniziative portati avanti nel capoluogo piemontese.

Tutti gli Enti partner del Polo al link.

La cultura come relazione

La Fondazione Bottari Lattes racconta

un anno di attività e i progetti futuri

Con: Caterina Bottari Lattes, Gian Luigi Beccaria, Valter Boggione,

Mariarosa Masoero, Giovani Barberi Squarotti e Mario Guglielminetti

Conduce: Marta Perego

Sabato 29 maggio, ore 11 | Tettoia di piazza Virginio, Cuneo

Appuntamento anche in streaming su sito e pagina FB della Fondazione Bottari Lattes

WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes | IG fondazione_bottari_lattes

La recente pubblicazione del cofanetto “Opere di Mario Lattes” (Olschki editore). Il Premio Lattes Grinzane, con i suoi finalisti e il Premio Speciale a Margaret Atwood. Il nuovo progetto digitale per Vivolibro. Il Centro Studi istituito a Monforte d’Alba e il docufilm in fase di realizzazione firmato da Claudio e Federico Strinati, entrambi dedicati a Mario Lattes. Le mostre in presenza e online. Il progetto europeo Wip, Wine in progress, con lo street artist Gec Art e le sue opere di arte pubblica partecipata. Le collaborazioni con Unesco e Alba capitale cultura 2021. L’ingresso della Fondazione al Polo del ‘900 in qualità di “Ente partecipante non residente”. Sono le principali attività della Fondazione Bottari Lattes in questo ultimo anno profondamente segnato dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Per condividere con pubblico, enti, scuole e giornalisti l’impegno in progetti culturali e didattici di ampio respiro, tra territorialità e internazionalità, tra letteratura e arte, capaci di coinvolgere i più giovani e i lettori di domani, la Fondazione Bottari Lattes dà appuntamento sabato 29 maggio alle ore 11 a Cuneo, nello spazio outdoor della tettoia di Piazza Virginio con l’iniziativa “La cultura come relazione”. Sarà una occasione per ribadire quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato a livello nazionale, internazionale e territoriale, per la realizzazione di proficue reti di partecipazione culturale.

L’ingresso è su prenotazione, nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza sanitaria dovute all’emergenza Covid-19: book@fondazionebottarilattes.it.

L’appuntamento sarà trasmesso in streaming sul sito e sulla pagina Facebook della Fondazione.

L’incontro, aperto a tutti, sarà condotto dalla giornalista Marta Perego. Interverranno: la presidente della Fondazione Bottari Lattes Caterina Bottari Lattes, il direttore marketing della Fondazione Bottari Lattes Mario Guglielminetti, i membri della giuria del Premio Lattes Grinzane Gian Luigi Beccaria (presidente) e Valter Boggione, i curatori del cofanetto “Opere di Mario Lattes” Giovanni Barberi Squarotti e Mariarosa Masoero.

L’incontro è realizzato in collaborazione con la Fondazione CRC (da sempre tra i principali sostenitori del Premio Lattes Grinzane), la Città di Cuneo, con il supporto di Mobili Bianco. Ma i partner con cui la Fondazione collabora sono molti di più, tra i quali ricordiamo: Ministero della Cultura-MiC e Centro per il libro e la lettura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Compagnia di Sanpaolo, Banca D’Alba, Banor, Città di Alba, Comune di Monforte d’Alba, Comune di Grinzane Cavour, Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo, Confindustria di Cuneo, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Associazione

Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato-Unesco, Protezione civile di Alba-Proteggere Insieme, Fondazione Radici, Azienda Agricola Conterno Fantino, Azienda Vitivinicola Conterno Giacomo, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Terre del Barolo, Casa editrice Lattes; Antica Torroneria Piemontese.

Fondazione Bottari Lattes

La cultura come relazione

LE ATTIVITA’ IN DETTAGLIO

www.fondazionebottarilattes.it

“Opere di Mario Lattes”

Tre volumi in cofanetto, per far conoscere il complesso degli scritti, editi e inediti di Mario Lattes (1923-2001), a vent’anni dalla morte, e considerare per la prima volta nella sua effettiva estensione e nel suo rilievo la presenza di Lattes nella scena letteraria del secondo Novecento. È l’insieme di Opere di Mario Lattes, pubblicato da Leo S. Olschki Editore, in libreria dal 3 maggio 2021, fortemente voluto da Caterina Bottari Lattes. L’opera, la cui edizione è diretta da Giovanni Barberi Squarotti e Mariarosa Masoero, raccoglie numerosi testi di Lattes che erano andati dispersi nel corso degli anni e un corpus importante di materiale inedito, riuniti grazie a un’attenta revisione. Un progetto che ha impegnato la Fondazione Bottari Lattes in uno studio e una ricerca duranti molti anni.

I tre volumi comprendono: 6 romanzi, più di 60 racconti, le poesie, 2 opere teatrali, la tesi di laurea Il Ghetto di Varsavia e i tanti articoli, saggi e recensioni scritti da Lattes per diverse testate italiane, fra le quali La Gazzetta del Popolo e la rivista da lui fondata, Questioni. Una produzione letteraria che spazia tra diversi generi letterari e si fonda su un autobiografismo sui generis, in cui quale il grigiore e l’apatia della quotidianità si mescolano alle distorsioni del sogno, della memoria e del ricordo.

Il Premio Lattes Grinzane

Kader Abdolah con Il sentiero delle babbucce gialle (Iperborea; traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo), Bernardine Evaristo con Ragazza, donna, altro (Sur; traduzione di Martina Testa), Maylis de Kerangal con Un mondo a portata di mano (Feltrinelli; traduzione di Maria Baiocchi), Nicola Lagioia con La città dei vivi (Einaudi), Richard Russo con Le conseguenze (Neri Pozza; traduzione di Ada Arduini) sono i finalisti del Premio Lattes Grinzane 2021, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes, giunto alla sua XI edizione, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno.

Margaret Atwood (Canada), edita in Italia principalmente da Ponte alle Grazie (tradotta da Guido Calza, Camillo Pennati, Elisa Banfi, Francesco Bruno, Margherita Crepax, Raffaella Belletti, Renata Morresi) è la vincitrice del Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale da pubblico e critica.

I cinque romanzi finalisti, così come il Premio Speciale, sono stati selezionati dai docenti, intellettuali, critici e scrittori che formano la Giura Tecnica (Gian Luigi Beccaria, Valter Boggione, Vittorio Coletti, Giulio Ferroni, Loredana Lipperini, Alessandro Mari, Laura Pariani, Lara Ricci, Bruno Ventavoli) e sono ora affidati alla lettura e al giudizio di 400 studenti delle Giurie Scolastiche, avviate in 25 scuole superiori, da Bolzano a Trapani (passando per Torino, Alba, Bologna, Macerata, Matera, ecc.). Con i loro voti, i giovani giurati decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara, che sarà proclamato sabato 2 ottobre 2021, nel corso della cerimonia di premiazione al Teatro sociale Busca di Alba. In questa occasione il Premio Speciale Margaret Atwood terrà una lectio magistralis..

Ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria a partire dal 15 settembre, inviando mail a book@fondazionebottarilattes.it (ogni prenotazione può comprendere fino a due persone; è obbligatorio fornire nominativi e numeri di telefono di entrambi i partecipanti).

Inoltre, nel corso della mattinata i finalisti incontreranno gli studenti delle scuole del territorio cuneese al Castello di Grinzane Cavour

Il Centro Studi Mario Lattes

All’interno della sede della Fondazione Bottari Lattes, in via Marconi 16, a Monforte d’Alba, è stato istituito il nuovo Centro Studi Mario Lattes, un luogo di ricerca e di approfondimento di tutte le attività che ruotano attorno alla figura di intellettuale, scrittore, artista ed editore di Lattes e che riunirà: la Biblioteca Mario Lattes, l’Archivio delle carte di Mario Lattes e di altri fondi documentali in possesso della Fondazione e la Collezione Mario e Caterina Lattes che raccoglie i dipinti Mario Lattes. Il Centro Studi intende operare in sinergia con il Ministero della Cultura, le Università e tutte le Istituzioni culturali che nel tempo verranno coinvolte dalla sua programmazione, in modo da costruire un ecosistema culturale di alto valore scientifico e culturale capace di fare rete su tutto il territorio nazionale e di collaborare con Istituzioni internazionali.

Il docufilm su Maro Lattes “Lavorare non è esatto”

Un docufilm scritto e diretto da Federico Strinati, che firma anche la colonna sonora originale, con la partecipazione dello storico e critico d’arte Claudio Strinati, pensato insieme con Caterina Bottari Lattes, traccerà la figura di Mario Lattes artista e intellettuale, attraverso uno sguardo inedito sulla sua vita e le sue opere. Uno sguardo che parte dai luoghi da lui frequentati e vissuti e che, grazie alle testimonianze di studiosi e persone a lui legate, restituirà un ritratto a tutto tondo dell’uomo. Le riprese saranno realizzate a Castelnuovo di Farfa, dove Lattes si è nascosto dal 1943 fino all’arrivo degli Inglesi e scenario del Borghese di ventura, e a Torino nei luoghi di vita e lavoro di Lattes. «Il nostro film vuole essere storico – spigano – spiegano Claudio e Federico Strinati – ancorché incentrato sulla figura di un artista la cui poetica per contrappunto deve essere rimarcata con vigore. Un punto interconnesso con la potente coscienza civile e politica dell’autore. Vogliamo raccontare il Mario Lattes artista e politico, immerso in una dimensione poetica e introspettiva altrettanto forte rispetto a quella pubblica dell’editore, dell’organizzatore culturale, dell’autore di quadri e incisioni sovente, appunto, di altissima qualità.»

La mostra “I mondi di Mario Lattes #1”

Alla Fondazione Bottari Lattes è allestita la mostra I mondi di Mario Lattes #1, la prima tappa di un viaggio artistico attraverso i dipinti di Lattes, molti dei quali mai esposti prima, che sono stati acquisiti di recente da collezionisti privati per arricchire e rendere il più completo possibile il patrimonio della Fondazione. L’allestimento della collezione è visitabile sul sito della Fondazione (con tutti gli aggiornamenti sugli orari di apertura e visita: https://fondazionebottarilattes.it/i-mondi-di-mario-lattes-1/), grazie a una sezione di approfondimento online, con immagini di dipinti, contenuti testuali e testi critici, e a un tour virtuale che permette di rendere realistica l’esperienza di visita. “I mondi di Mario Lattes #1” si concentra sui dipinti figurativi realizzati dal 1959 al 1990, scelti da Caterina Bottari Lattes. Nelle due sale espositive i nuovi dipinti dialogano con i lavori già presenti nella collezione della pinacoteca. I temi affrontati nelle quattro sezioni in cui la mostra è suddivisa, sviluppati in una quarantina di opere esposte, sono alcuni tra quelli cari a Mario Lattes: figure archetipiche; marionette e alter ego; nature morte e “cianfruscole” (termine usato da Lattes per indicare le cianfrusaglie); oggetti simbolici; temi surreali; volti e personaggi.

Il progetto digitale vivolibro.it

Resa possibile grazie a una campagna di crowdfunding realizzata nell’ambito del progetto “Crowdfunding 2020. Nuove risorse per dare fiducia al Terzo Settore” promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con Rete del Dono, la piattaforma digitale vivolibro.it collegherà in un’unica rete studenti e insegnanti con buone pratiche didattiche e progetti dedicati alla lettura. Vivolivro.it si propone di raccogliere competenze e processi innovativi, tessere relazioni fra scuole, territori ed enti culturali, promuovere la lettura come strumento di inclusione culturale e sociale.

Vivolibro metterà a sistema i contenuti di dieci anni di un grande progetto corale che nelle sue cinque edizioni biennali ha portato a Monforte d’Alba oltre diecimila studenti, insegnanti e operatori didattici, per riflettere insieme sui temi dei grandi classici della letteratura per ragazzi. Dal 2011 la Fondazione ha proposto un calendario di appuntamenti, spettacoli, animazioni, reading e laboratori didattici, ispirati ai libri e personaggi che hanno fatto la storia della narrativa dedicata ai più piccoli: Il villaggio di Marco Polo, Il giro del mondo in 80 giorni, Don Chisciotte, Le avventure di Pinocchio, Il Piccolo Principe. Vivolibro svilupperà le progettualità di

approccio alla lettura e alla letteratura, per fornire a studenti, insegnanti e a coloro che operano nella didattica uno strumento accessibile e aggiornato.

Il progetto Europeo Eti e l’opera di Gec Art

È l’artista Gec Art il vincitore della Call lanciata dalla Fondazione Bottari Lattes per il progetto europeo Eti di cui l’ente è promotore in Italia. La proposta di arte pubblica open air di Gec Art, dal titolo “Wine in progress”, è stata selezionata per lo stile contemporaneo del linguaggio, il carattere partecipativo del processo di creazione, l’originalità nel far dialogare mondo digitale e analogico, la capacità di leggere il presente attraverso il recupero della memoria delle Langhe e del Roero. “Wine in progress” è un progetto in divenire, suddiviso in più fasi, la prima delle quali vede la partecipazione attiva e diretta dei cittadini attraverso il web. Dalla pagina evento Facebook (link: https://bit.ly/2PxJdbz) Gec Art chiama a raccolta giovani e adulti, nipoti e figli, affinché aprano i propri album fotografici di famiglia alla ricerca di immagini ambientate nelle Langhe e nel Roero che raccontino il lavoro dei nonni e dei bisnonni nelle loro vigne e cantine, dalla potatura alla vendemmia, dalla cura della vite alla vinificazione. Tra le fotografie che il pubblico proporrà, Gec Art ne selezionerà alcune che lo ispireranno, per realizzare poster di grandi dimensioni dipinti su carta, che verranno applicati sui muri di edifici e palazzi del territorio, visibili a tutti ed esposti ai fattori climatici che inevitabilmente li deterioreranno. Le foto che verranno al contempo postate sui social media permetteranno a queste opere di arte pubblica di continuare a trasmettere il loro valore espressivo di testimonianza.

Protocollo con l’Unesco

Grazie al protocollo di intesa, recentemente siglato con l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato-Unesco e la Protezione civile di Alba-Proteggere Insieme, la Fondazione Bottari Lattes promuoverà iniziative culturali e formative che partano dalla valorizzazione del territorio, delle sue espressioni più vivaci e del paesaggio, per arrivare ad avere risonanza internazionale con progetti di ampio respiro. La collaborazione tra le tre realtà permetterà di unire le forze e le competenze specifiche di ciascuna per attività di sensibilizzazione, documentazione, formazione e didattica, dedicate alla conoscenza del patrimonio Unesco rappresentato dai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.

Alba Capitale della Cultura d’impresa 2021

Con un appuntamento dedicato alla figura di Mario Lattes come imprenditore di cultura, la Fondazione Bottari Lattes parteciperà al calendario di manifestazioni pensato per Alba capitale della cultura d’impresa 2021, organizzato da Confindustria Cuneo. Saranno oltre cento gli eventi con una programmazione ricchissima che partirà dalle Langhe e dal Roero per arrivare all’Italia intera, al fine di raccontare la forza di un territorio che produce, crea e innova. Una proposta di appuntamenti in streaming e in presenza che si svolgeranno nel quartier generale della città, il Pala Alba Capitale, che da maggio a dicembre sarà la casa degli albesi e di tutti coloro che vorranno scoprire il percorso di una città di provincia diventata capitale italiana della cultura d’impresa.

Ingresso al Polo del ‘900

La Fondazione, a maggio 2021, entra a far parte del Polo del ‘900, in qualità di “Ente partecipante non residente”. «Questo ingresso – spiegano Caterina Bottari Lattes, presidente, e Mario Guglielminetti, direttore marketing Fondazione Bottari Lattes – ci spinge ulteriormente verso quegli obiettivi condivisi che da sempre guidano la Fondazione Bottari Lattes, quali la promozione della crescita civile e culturale, con particolare attenzione alle generazioni future, a partire dalle riflessioni sulla società contemporanea e la storia recente. Il tutto avendo sempre come faro ispiratore la figura di Mario Lattes, esponente culturale di spicco della seconda metà del Novecento, editore, scrittore, pittore, che con la sua rivista “Questioni” riunì attorno a sé intellettuali e pensatori per ragionare sul presente e la sua complessità, autore anche del “Ghetto di Varsavia”, testo fondamentale per comprendere una parte della Storia che non va dimenticata.»

Canali Polo del ‘900

WEB polodel900.it │ FB ilpolodel900 │ IG ilpolodel900 │ YT Polodel900

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