ROVINE Audio guida poetica di Gabriele Tinti

ROVINE

Audio guida poetica

di Gabriele Tinti

Il 21 Marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il Museo Nazionale Romano presenta con una diretta sulla propria pagina Facebook, alle ore 12:00, il progetto multimediale “Rovine” dello scrittore e poeta Gabriele Tinti che sarà fruibile per la durata di un mese dalla riapertura del Museo.

La tecnologia rappresenta una sintesi delle migliori composizioni di Tinti e si rivolge ai visitatori del Museo i quali potranno accedere ai contenuti presenti su una piattaforma web tramite i codici QR presenti in corrispondenza delle opere.

Il progetto è reso possibile grazie al contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele ed è in collaborazione con Treccani – Enciclopedia di scienze e lettere e Palazzo Naiadi, the Dedica Anthology.

Il format mobile offrirà al visitatore contributi poetici audio-video-testuali in lingua inglese e italiana in merito ai capolavori in oggetto. Il progetto è la prima sperimentazione al mondo al riguardo. Gli attori che hanno collaborato sono Marton Csokas e Alessandro Haber. L’audio guida del “Pugile a riposo” riporta invece il video e l’audio della lettura dal vivo di Kevin Spacey.

I capolavori in oggetto sono i seguenti:

Palazzo Altemps

· Galata suicida

· Erinni

· Ermes Ludovisi

· Ares

Palazzo Massimo

· Pugile

· Sarcofago Mattei

· Apollo del Tevere

· Dioniso

L’iniziativa rappresenta la prima tappa di un progetto che coinvolgerà altri musei italiani, a partire dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e rientra nell’ambito del più ampio programma “Rovine” che raccoglie una serie di letture dal vivo di fronte alle opere e che ha visto coinvolti negli ultimi anni alcuni importanti attori (tra i quali Kevin Spacey, Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Franco Nero, Enrico Lo Verso, Luigi lo Cascio e Alessandro Haber) e alcuni dei maggiori Musei al

mondo come sono il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum ed il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo e di Palazzo Altemps, la Gliptoteca di Monaco i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli e molti altri ancora.

“Rovine” è stato insignito del Premio Montale fuori di casa 2018 per la poesia ed è stato recentemente scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo.

Ha commentato il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, Prof. Emanuele: «Sono davvero lieto di sostenere questo bellissimo progetto ideato da Gabriele Tinti, uomo di grande cultura e sensibilità cui mi accomuna l’amore per la poesia, oltre che quello per l’arte, e che – come il sottoscritto – è stato insignito del prestigioso “Premio Montale fuori di Casa” a Palazzo Altemps. Come è noto, da sempre ritengo che la poesia debba avere la medesima visibilità e fruibilità delle altre forme artistiche (le arti visive, il cinema, il teatro, la musica, la danza), tanto che da quattordici anni, ormai, mi rendo promotore della maratona annuale internazionale “Ritratti di Poesia”, un evento unico da me ideato che ha colmato un’importante lacuna nel panorama culturale della città e del Paese. Il progetto “Rovine” si inserisce pienamente in questa filosofia, centrando il duplice scopo di avvicinare, da un lato, il pubblico al verso lirico solitamente così trascurato, e di creare, dall’altro, una maggior empatia ed una più stretta relazione del visitatore con l’opera d’arte classica che ha ispirato la composizione poetica.».

Leggere “Rovine” è stato come abbandonare ogni resistenza al passato, indossare ogni volta una maschera diversa, quelle degli antichi attori tragici, per provare a seguirli nell’incantesimo capace di unire le parole alle immagini.

Alessandro Haber

I personaggi che Tinti trae dai miti greci permettono all’ “attore” di abitare la lotta essenziale di ciò che ci rende umani, come in una rappresentazione di Teatro Noh dove la ripetizione diventa trascendenza; farsi umani sotto il sole ardente che ci dà vita e, al contempo, distruzione (…) Ogni momento, ogni parola, è una preghiera, un grido, un’offerta alla dimensione dell’Ignoto, come accade in una rappresentazione rituale ed espressiva, nello scenario d’idee costruite sugli sforzi di un’umanità giacente, rovinata.

Marton Csokas

Like a rhapsode of old, Gabriele Tinti has performed his poems of ‘speaking-out’ (ekphrasis) to audiences in various parts of the world; here are those responses, an anthology of engagement and delight.

Nigel Spivey, University of Cambridge

Prestare la voce a queste poesie sulla statuaria classica mi hanno fatto sentire in qualche modo partecipe della sopravvivenza di una civiltà così profonda, tragica, influente com’è stata quella antica.

Franco Nero

Con il contributo di

In collaborazione con

Biografie:

Marton Csokas è un attore neozelandese noto per aver interpretato Celeborn nel Signore degli Anelli e per aver lavorato con registi come Lucas, Cohen, Donner, Ridley Scott, Burton in film di successo come Il signore degli anelli, Star Wars – Episodio II, The bourne supremacy, Alice in wonderland, Noah, Loving, The equalizer e molti altri ancora.

Csokas ha recitato spesso in teatro, dove ha portato in scena commedie di Tom Stoppard e William Shakespeare, è stato l’ambiguo Joe Pitt in Angels in America di Tony Kushner e ha recitato in Chi ha paura di Virginia Woolf?. Ha inoltre fondato una compagnia teatrale sperimentale chiamata Stronghold Theatre.

Alessandro Haber è uno dei più importanti attori italiani. Nato a Bologna tra-scorre gran par-te della sua infanzia in Israele insieme al padre rumeno e alla mamma italiana. A nove anni torna in Italia e, appena ventenne, ottiene la par-te di Rospo nel film La Cina è vicina di Marco Bellocchio a cui seguono picco-le parti per conto di numerosi registi importanti, come: i fratelli Taviani, Ber-nardo Bertolucci e Federico Fellini. Recita per Nanni Moretti in “Sogni d’oro” (1981) con Laura Morante; con Ugo Tognazzi e Philip Noiret in “Amici miei – Atto II” (1982) di Mario Monicelli; partecipa al film esordio di Gabriele Salvato-res, “Sogno di una notte d’estate”(1983) e nel 1986 Pupi Avati lo scrittura per “Regalo di Natale”. In quest’ultimo ha finalmente un ruolo da protagonista ed è il suo primo vero succes-so. Il sodalizio con Avati risulta vincente. Il 1986 è un anno importante per la sua carriera. Com-pare in: “La donna del traghetto” di Amedeo Fago, “Anche lei fumava il sigaro” di Alessandro di Robilant, “Grandi magazzini” di Castellano Pipolo, “Innocenza” di Villi Hermann e “Com’è dura l’avventura” di Flavio Mogherini. Nel 1989 arriva anche il primo Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per il film, “Willy Signo-ri e vengo da lontano” di Francesco Nuti. Negli anni novanta recita in Parenti serpenti del 1992 di Mario Monicelli

In teatro ha recitato in Orgia di Pier Paolo Pasolini, Woyzeck di Georg Büch-ner, Arlecchino, Ugo di Carla Vistarini, Scacco pazzo (da cui ha poi tratto l’omonimo film del 2003 che lo ha visto debuttare come regista) e L’avaro di Molière. Sempre come attore teatrale, nel 2006 si aggiudica il Premio Gass-man come miglior attore per l’interpretazione di Zio Vanja nell’omo-nimo testo di Anton Čechov.

Scrive e canta canzoni. Il suo primo CD è “Haberrante”(1995), a cui seguono “Qualcosa da di-chiarare” (1999) e “Il sogno di un uomo”(2003). Ma il singolo che trova il favore del pubblico e della critica è “La valigia dell’attore”, compo-sto per Haber da Francesco De Gregori. Nel 2006 viene scritturato di nuovo da Giuseppe Tornatore per “La sconosciuta” ottenendo un altro Na-stro d’Argento nel 2007 come miglior attore non protagonista e, nel 2011, è diretto da Ermanno Olmi per il film “Il villaggio di cartone”.

Gabriele Tinti è un poeta, scrittore e critico d’arte italiano.

Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come Il pugile a ri-poso, Il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Bar-berini, Il Discobolo, I marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri an-cora, collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropoli-tan di New York, il LACMA di Los Angeles e la Glyptothek di Monaco.

Le sue poesie sono state lette da attori come Kevin Spacey, Robert Davi, Marton Csokas, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Anatol Yusef, Luigi Lo Cascio, Alessandro Haber, Silvia Calderoni, Enrico Lo Verso, Jamie Mc. Shane e Joe Mantegna.

Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano.

Dal 2016 al 2018 ha composto alcune poesie ispirate ai capolavori di Giorgio de Chirico collaborando con il Metropolitan Museum of Art, la Peggy Guggen-heim Collection, il MOMA di New York e il Museo del ‘900 di Milano.

Nel 2018 il suo progetto di poesia ecfrastica “Rovine” è stato insignito del Premio Montale con una cerimonia al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps ed è stato l’unico progetto di scrittura scelto per celebrare il rialles-timento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo.

Nello stesso anno ha esteso la sua opera ispirata ai capolavori dell’arte anche alla pittura rinascimentale con una lettura alla Pinacoteca di Brera e alla Gal-leria Nazionale di Palazzo Spinola.

Nel 2020 è prevista l’uscita della sua nuova raccolta di poesie in collabora-zione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York).

Sempre nel 2020 l’editore Eris Press (Londra) raccoglierà in un volume la se-rie “Rovine”.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares