Da domenica 5 giugno 2022 un altro elemento scultoreo monumentale del Giardino di Villa Arconati riaprirà al Pubblico, in seguito al restauro: la Scalinata dei Draghi.
La scalinata è divenuta celebre nel 2013, perché da qui scendevano i concorrenti della prima edizione del celebre programma tv Bake Off Italia. Da allora nessuno più ha potuto percorrere la scalinata, all’epoca in uno stato conservativo precario. Da domenica i Visitatori potranno finalmente ridiscendere i bellissimi gradini in mosaico.
IL RESTAURO DELLA SCALINATA DEI DRAGHI
Così descrive l’intervento Eros Zanotti, patron di Magistri srl, i cui restauratori si sono occupati dell’intervento: “il restauro ha previsto la pulitura enzimatica (sempre con nasier) degli elementi lapidei comprese le vasche e le conchiglie, affiancata a operazioni di idrolavaggio a bassa pressione. Sono state eseguite le stuccature delle fessurazioni (sia sulle vasche che sui draghi) e successiva equilibratura cromatica.
In seguito le vasche sono state impermeabilizzate in previsione della loro futura rifunzionalizzazione. È stato effettuato lo smontaggio/rimozione dei mosaici che erano coperti da terra ed erano in parte disgregati e – dopo il “risciacquo” delle pietre che li compongono- sono stati ripristinati nella posizione originaria. Le beole e i graniti sono stati sollevati per realizzare la predisposizione dell’impianto idraulico (sempre in previsione della rifunzionalizzazione) ed in seguito riposizionate.”Così descrive l’intervento Eros Zanotti, patron di Magistri srl, i cui restauratori si sono occupati dell’intervento: “il restauro ha previsto la pulitura enzimatica (sempre con nasier) degli elementi lapidei comprese le vasche e le conchiglie, affiancata a operazioni di idrolavaggio a bassa pressione. Sono state eseguite le stuccature delle fessurazioni (sia sulle vasche che sui draghi) e successiva equilibratura cromatica.
In seguito le vasche sono state impermeabilizzate in previsione della loro futura rifunzionalizzazione. È stato effettuato lo smontaggio/rimozione dei mosaici che erano coperti da terra ed erano in parte disgregati e – dopo il “risciacquo” delle pietre che li compongono- sono stati ripristinati nella posizione originaria. Le beole e i graniti sono stati sollevati per realizzare la predisposizione dell’impianto idraulico (sempre in previsione della rifunzionalizzazione) ed in seguito riposizionate.”