Resistenza e Olocausto. Debutta AKTION T4 di Lenz Fondazione

 

Il programma nazista di eutanasia sui bambini portatori di handicap e malformazioni genetiche al centro del nuovo potente lavoro di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Realizzato in collaborazione con l’ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, sarà in prima assoluta a Parma il 25 aprile.

Dopo il grande successo di KINDER [ Bambini ], che ha meritato attenzione e apprezzamento di pubblico, critica e numerosi media nazionali, il progetto permanente di Lenz Fondazione sui temi della Resistenza e dell’Olocausto prosegue con AKTION T4, spettacolo sul programma nazista di eutanasia sui bambini portatori di handicap e malformazioni genetiche.

Presentato in prima assoluta a Lenz Teatro dal 25 al 30 aprile, AKTION T4 sarà realizzato in collaborazione con l’ISREC – Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma.

Suggerisce Francesco Pititto, autore del testo originale e dell’imagoturgia: «Una riflessione contemporanea sull’essere umano e le sue potenzialità espressive nella condizione di massima debolezza. La prova sul campo del totale fallimento di teorie eugenetiche create al solo scopo di produrre potere nella sua forma più crudele, più razionale, più sistematica. Una risposta di vita, a posteriori, al disegno di annientamento di categorie umane considerate inutili e perciò indegne di appartenere a pieno titolo alla società civile. L’imagoturgia di Aktion T4 si compone di frammenti documentaristici, in bianco e nero e a colori rielaborati, in particolare di scene di vita della Berlino degli anni ’30 e ’40. Sono sequenze di vita quotidiana, di lavoro e di svago, di giochi e balli, di vie piene di gente indaffarata e apparentemente spensierata. Nonostante la tragedia imminente, nonostante la tragedia in corso dentro e fuori la Germania. Il quadro filmico è stato ristretto in alto e in basso a le immagini scorrono come le acque di un torrente prossime alla cascata; scorrono tra colonne di polistirolo che si abbatteranno sulla scena ad imitazione del crollo storico di una monumentale e razionale, disumana ferocia».

Aggiunge Maria Federica Maestri, responsabile di creazione scenica e regia: «L’installazione di Aktion T4, prende spunto dalle teorie dell’architetto nazista Albert Speer che sostenne la teoria del “valore delle rovine”, principio secondo il quale tutti i nuovi edifici del regime sarebbero stati costruiti in modo da lasciare rovine grandiose che avrebbero testimoniato nei secoli a venire la grandezza del Terzo Reich, come quelle dell’Antica Grecia o dell’Impero Romano. Nel nostro Aktion T4 la scena è costituita da un ammasso di macerie monumentali e di resti dei simboli nazisti, aquile, svastiche, bandiere, stendardi, ed è abitata da cinque persone disabili sopravvissute al progetto di annientamento sistematico ideato da Hitler. Su queste rovine, testimonianza non della grandezza, ma dell’orrore assoluto incarnato dal regime nazista, i cinque attori sensibili danzeranno, canteranno, reciteranno un Gloria artistico alla bellezza umana nella sua condizione di suprema debolezza».

Lo spettacolo è interpretato da Barbara Voghera e Carlotta Spaggiari, straordinarie attrici sensibili di Lenz insieme ad Alessia Dell’Imperio, Tommaso Sementa (danzatore),

Giacomo Rastelli (baritono), performer sensibili del laboratorio Pratiche di Teatro Sociale. Il lavoro si avvarrà delle musiche del compositore elettronico Andrea Azzali, che spiega: «Il suono di AKTION T4 è incentrato sulla produzione di frequenze pure, modulate ritmicamente e non. L’idea è quella di cercare un’analogia tra suono elettronico e mente, perturbazioni ritmiche e neuronali, texture sintetiche e immaginazione di ambienti. Il lavoro verterà sull’interpretazione di frammenti musicali composti da Adolf Wölfli, artista polivalente e controverso internato in un manicomio svizzero dove visse per trentacinque anni (lì realizzò le sue opere e morì, nel 1930) a dimostrazione della forza creativa di ogni mente “non convenzionale”».

AKTION T4, realizzato con il sostegno di MiBACT, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Chiesi Farmaceutici, debutterà a Lenz Teatro martedì 25 aprile alle ore 18.00. Repliche il 26, 28 e 29 aprile alle ore 21.00 e il 30 aprile alle ore 18.00.

Martedì 25 aprile alle ore 19.00, subito dopo lo spettacolo, è previsto inoltre un dialogo con Claudio Vercelli (storico – Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), Emanuela Giuffredi (docente – Liceo classico G.D.Romagnosi di Parma), Lea Negroni e Francesco Petronio (studenti – viaggiatori della memoria) e Marco Minardi (direttore Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma). L’incontro, parte integrante del progetto permanente di Lenz Fondazione su Resistenza e Olocausto, è pensato per approfondire alcune tematiche legate alla persecuzione nazi-fascista dei gruppi meno considerati dalla storiografia ufficiale, in relazione al tema annuale degli spettacoli di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: i bambini nel 2016 (spettacolo KINDER), disabili nel 2017 (spettacolo AKTION T4) e omosessuali nel 2018 (spettacolo Rosa Winkle). Claudio Vercelli (Torino, 10 agosto 1964) è ricercatore di storia contemporanea presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. Giornalista pubblicista, è collaboratore, tra gli altri, di Pagine ebraiche, Moked e delle pagine culturali del quotidiano il manifesto. Svolge attività di consulenza didattica e insegnamento a contratto. Le sue aree di competenza sono la storia europea del Novecento, quella mediorientale e i regimi totalitari. Tra le pubblicazioni più recenti: Il dominio del terrore. Deportazioni, internamenti e stermini nel Novecento (Dalerno editrice, Roma 2015); Il Negazionismo. Storia di una menzogna (Laterza, Roma-Bari 2016) e Sionismo (Carrocci_collana Quality Paperbacks, Roma 2017).

Per informazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141, 335 6096220, comunicazione@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it.

Michele Pascarella

Ufficio stampa Lenz Fondazione

346 4076164 press@lenzfondazione.it

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