RAFFAELLO. L’invenzione del divino pittore

RAFFAELLO. L’invenzione del divino pittore
Brescia, Museo di Santa Giulia
2 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021
a cura di Roberta D’Adda

Avviato a Brescia, con l’inaugurazione della prima mostra, Raffaello. Custodi del Mito in Lombardia, il progetto che vede insieme Fondazione Brescia Musei, Castello Sforzesco di Milano e una serie di istituzioni della regione, come culmine del cinquecentenario.

Raffaello. L’invenzione del divino pittore, ospitata presso il Museo di Santa Giulia, è un omaggio a Raffaello nella città che custodisce due suoi capolavori: il Redentore (1506 circa) e l’Angelo (1500-1501). L’esposizione, a cura di Roberta D’Adda, prevede oltre cento opere tra incisioni e oggetti d’arte, tratte da invenzioni raffaellesche e prodotte in Italia e in Europa dall’inizio del Cinquecento alla metà dell’Ottocento. Il racconto di un periodo storico e la costruzione di un mito, a partire dalle collezioni civiche bresciane che raccolgono più di seicento fogli d’après Raffaello.

Il progetto di Fondazione Brescia Musei (2 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021) è un percorso che racconta come vennero divulgati il linguaggio e le invenzioni del genio urbinate, fino alla graduale individuazione di quelle opere raffaellesche che, via via, andarono a determinare l’idea moderna del pittore.

La mostra è anche un invito per il pubblico a scoprire o riscoprire il patrimonio storico-artistico bresciano con un itinerario che comprende, insieme al Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, che custodisce due opere di Raffaello, e l’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze Lettere e Arti, che presenta una serie di stampe raffaellesche di grande formato.


Raffaello. Custodi del Mito in Lombardia. Brescia e Milano, con Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco di Milano offrono il proprio omaggio a Raffaello in occasione del cinquecentenario con due progetti espositivi, due cataloghi editi da Skira e un ricco calendario di appuntamenti condivisi con diverse istituzioni culturali della Lombardia che, a vario titolo, hanno ricoperto nel tempo e ricoprono tuttora il ruolo di custodi del mito di Raffaello.

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