RAEMIUM IMPERIALE 2018

(11 luglio 2018) – Riccardo Muti ha vinto il Praemium Imperiale 2018 per la musica. Gli altri vincitori del prestigioso riconoscimento sono il belga-francese Pierre Alechinsky per la pittura, la giapponese Fujiko Nakaya per la scultura e i francesi Christian de Portzamparc per l’architettura e Catherine Deneuve per il teatro/cinema.

Gli artisti sono premiati per i risultati conseguiti, per l’influenza da essi esercitata sul mondo dell’arte a livello internazionale e per il contributo dato alla comunità mondiale con la loro attività.

Ciascuno dei cinque vincitori riceverà un premio di 15 milioni di yen (circa 115.000 euro), un diploma e una medaglia conferiti dal Patrono Onorario della Japan Art Association, il Principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà a Tokyo il prossimo 23 ottobre.

Il Praemium Imperiale, giunto alla trentesima edizione, è il più importante premio d’arte esistente. Viene assegnato in cinque discipline – pittura, scultura, architettura, musica, teatro/cinema – e conferisce un prestigio internazionale in campo artistico pari a quello dei Premi Nobel in campo scientifico.

La sua autorevolezza gli viene unanimamente riconosciuta anche grazie all’estremo rigore delle selezioni dei candidati e della scelta finale dei vincitori. In ciascuno dei sei paesi dei Consiglieri Internazionali appositi Comitati da essi presieduti propongono le candidature per i riconoscimenti annuali. Successivamente, tra queste “rose” di nomi i Comitati di Selezione della Japan Art Association provvedono a scegliere i cinque vincitori. Sono assicurate così la massima serietà e l’assenza di qualsiasi calcolo o condizionamento.

La Japan Art Association ha annunciato i nomi contemporaneamente nei paesi dei Consiglieri internazionali, a Londra, Parigi, Roma, Berlino, Tokyo e New York.

Tra i Consiglieri Internazionali figurano statisti ed esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, finanziario e culturale. Attualmente essi sono Lamberto Dini, Klaus-Dieter Lehmann, William H. Luers, Christopher Patten, Jean-Pierre Raffarin e Yasuhiro Nakasone.

Sono Consiglieri Onorari Jacques Chirac, David Rockefeller Jr. e François Pinault.

I vincitori del 2018 andranno ad aggiungersi ai 149 artisti già insigniti del premio, tra i quali Claudio Abbado, Gae Aulenti, Ingmar Bergman, Luciano Berio, Cecco Bonanotte, Leonard Bernstein, Peter Brook, Anthony Caro, Enrico Castellani, Christo e Jeanne-Claude, Federico Fellini, Dietrich Fischer-Dieskau, Norman Foster, Frank Gehry, Jean-Luc Godard, David Hockney, Willem de Kooning, Akira Kurosawa, Wolfgang Laib, Sophia Loren, Umberto Mastroianni, Mario Merz, Issey Miyake, Giuseppe Penone, Renzo Piano, Michelangelo Pistoletto, Maya Plisetskaya, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Robert Rauschenberg, Mstislav Rostropovich, Ravi Shankar, Mitsuko Uchida, Giuliano Vangi.

BORSA DI STUDIO DEL PRAEMIUM IMPERIALE 2018

PER GIOVANI ARTISTI

La Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2018 per Giovani Artisti è stata assegnata alla

Shakespeare Schools Foundation (Regno Unito)

Oltre a conferire il Praemium Imperiale in cinque diverse categorie, la Japan Art Association attribuisce una Borsa annuale a un gruppo o a una istituzione che promuova la partecipazione dei giovani all’arte. L’assegnazione della Borsa di Studio spetta, a rotazione, a ciascuno dei sei Consiglieri Internazionali.

Contestualmente all’annuncio dei premiati, in una conferenza stampa presieduta dal Consigliere Internazionale britannico Lord Patten of Barnes, l’11 luglio ha avuto luogo alla Royal Academy of Arts di Londra la cerimonia di conferimento della Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2018. Il Presidente della Japan Art Association, Hisashi Hieda, ha consegnato il premio – un diploma e il contributo di 5 milioni di yen (circa 38.400 euro) – a Ruth Brock, Chief Executive della Fondazione.

La Borsa di Studio per Giovani Artisti è stata istituita nel 1997 in occasione del decimo anniversario del Praemium Imperiale.

Fino a oggi si sono aggiudicati la Borsa:

2017 Zoukak Theatre Company and Cultural Association, Libano

2016 Five Arts Centre, Malesia

2015 Yangon Film School, Myanmar

2014 Fondation Zinsou, Benin

2013 JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Italia

2012 The Sphinx Organization, USA

2011 The Royal Court Young Writers Programme e Southbank Sinfonia, Gran Bretagna

2010 Asian Youth Orchestra, Hong Kong

2009 Kremerata Baltica, Lettonia, Lituania, Estonia

2008 Orchestra Giovanile Italiana, Italia

2007 West-Eastern Divan Orchestra

2006 Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles del Venezuela (FESNOJIV), Venezuela

2005 Kusatsu International Summer Music Academy, Giappone

2004 Junges Kjangforum Mitte Europa (Young Sound Forum of Central Europe)

2003 De Sono Associazione per la Musica, Italia

2002 The European Union Youth Orchestra (EUYO)

2001 Résidence du Festival, Francia

2000 Ulster Youth Orchestra, Irlanda del Nord

1999 Instituto Superior de Arte, Cuba

1998 Panstwowa Wyzsza Szkola Filmowa, Telewizyjna i Teatralna (The Polish National Film, Television and Theatre School), Polonia

1997 Hanoi National Conservatory of Music, Vietnam

LA JAPAN ART ASSOCIATION

Agli inizi dell’epoca Meiji (1868-1912) il Giappone era fortemente influenzato dalla civiltà occidentale, tanto che le arti e i mestieri tradizionali nipponici parvero a rischio di scomparire. L’Imperatore Meiji, profondamente preoccupato, decise di promuovere le attività culturali e artistiche del Giappone, coltivando allo stesso tempo buoni rapporti con gli altri paesi.

La sua determinazione portò nel 1879 all’istituzione di una organizzazione denominata Ryuchi-kai, con Sano Tsunetami, importante esponente del governo Meiji, in qualità di Presidente e un membro della Famiglia Imperiale in qualità di Patrono Onorario. Alla Ryuchi-kai fu affidato il compito di amministrare le arti.

Nel 1887 la Ryuchi-kai fu riorganizzata e prese il nome di Japan Art Association. L’anno successivo venne inaugurato nel Parco Ueno uno spazio espositivo in cui tra il 1889 e il 1943 furono allestite 123 mostre. Nel 1972 esso venne chiamato Ueno Royal Museum e vi si tenne la mostra commemorativa “Trecento anni di arti giapponesi nei periodi Momoyama, Edo e Meiji”. Da allora il Museo ha ospitato moltissime mostre dedicate non solo alle arti tradizionali giapponesi ma anche all’arte straniera, come nel caso della mostra dei capolavori provenienti dal Museum of Modern Art di New York.

Nel 1988, in occasione del centenario della Japan Art Association, è stato istituito il Praemium Imperiale in onore del defunto Principe Takamatsu, che era stato Patrono Onorario dell’Associazione per 58 anni. La prima cerimonia di premiazione si è tenuta a Tokyo nel 1989.

La Japan Art Association e il suo Ueno Royal Museum svolgono un ruolo centrale nella gestione delle attività culturali della Casa Imperiale.

L’aspirazione del Principe Takamatsu che il Giappone promuovesse la pace nel mondo attraverso le arti è il principio ispiratore della Japan Art Association.

 

 

Pierre Alechinsky è un artista contemporaneo di fama internazionale, nato a Bruxelles nel 1927. Fin dal 1944 studiò tecniche di illustrazione e tipografia alla scuola La Cambre di Bruxelles. Nel 1949 aderì al gruppo artistico di avanguardia “CoBrA” (1948-1951), trasferendosi poi a Parigi. Intrattenne una stretta relazione con Shiryu Morita, il leader del gruppo di calligrafi Bokubi (Kyoto). Visitò il Giappone la prima volta nel 1955 e realizzò il film Calligraphie Japonaise. Sotto l’influsso di Walasse Ting, incontrato a Parigi nel 1954, iniziò a usare inchiostro di china e pennelli cinesi. Nel 1965 cominciò a utilizzare la pittura acrilica nei marginalia, su carta disposta sopra la tela. Nel 1977 ricevette l’Andrew W. Mellon Prize al Carnegie Institute di Pittsburg (Pennsylvania, Stati Uniti). A partire dagli anni Cinquanta ha dato vita a una notevole e ampia produzione di stampe (acqueforti, litografie). Le innumerevoli esposizioni allestite nei musei di tutto il mondo hanno mostrato la ricchezza e la varietà delle sue opere. Recentemente ha ricevuto la cittadinanza francese. Negli anni 2016-2017 ha tenuto le sue prime grandi mostre retrospettive a Tokyo e a Osaka, volute per commemorare il 150esimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra Belgio e Giappone. È il primo cittadino belga e francese insignito del Praemium Imperiale.

Per la Scultura FUJIKO NAKAYA (Giappone)

Nata a Sapporo, Hokkaido (Giappone) il 15 maggio 1933

Famosa in tutto il mondo come l’“Artista della nebbia”, Fujiko Nakaya si è laureata alla Facoltà di Arte della Northwestern University nell’Illinois, Stati Uniti. Dopo avere realizzato i suoi primi dipinti, nel 1966 entrò a far parte del gruppo sperimentale E.A.T., il cui intento era promuovere la collaborazione fra arte e tecnologia. Nell’ambito dell’attività svolta con questo gruppo presentò la sua prima “scultura di nebbia”, creata utilizzando nebbia artificiale, nel Padiglione Pepsi durante l’Esposizione di Osaka del 1970. Le varie opere di nebbia di Nakaya, installate in più di 80 luoghi in tutto il mondo in varie forme – sculture ambientali create usando nebbia di pura acqua, installazioni, performances – funzionano tutte come mezzi per connettere gli esseri umani e la natura. L’interesse dell’artista nei confronti dell’ambiente è stato fortemente influenzato da suo padre, il fisico sperimentale Ukichiro Nakaya (1900-1962), che creò il primo cristallo di neve artificiale al mondo. Negli anni Settanta realizzò opere video che gettavano uno sguardo acuto sulla società. Nel 1980 fondò la Video Gallery Scan, promuovendo scambi con artisti non giapponesi e impegnandosi a scoprire e sostenere giovani video artists giapponesi. Lo scorso anno ha presentato un’opera fatta di nebbia nel nuovo edificio della Tate Modern a Londra. L’anno prossimo lavorerà ad altri ambiziosi progetti in Giappone, negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi. La prima grande retrospettiva dell’opera di Nakaya sarà allestita alla Art Tower Mito in Giappone, dal prossimo ottobre a gennaio 2019.

Per l’Architettura CHRISTIAN DE PORTZAMPARC (Francia)

Nato a Casablanca (Marocco) il 9 maggio 1944

Christian de Portzamparc, architetto e urbanista, è stato il primo francese ad aggiudicarsi, a cinquant’anni, il Pritzker Prize per l’Architettura. Il suo stile architettonico immaginifico è rinomato per le peculiari caratteristiche: l’audacia dei progetti, l’approccio artistico e la creatività che gli è propria in quanto acquarellista. Particolarmente apprezzati sono i suoi progetti per sale da concerto e i suoi interventi in campo urbanistico. Ha studiato architettura a Parigi e a New York, e ha raggiunto la fama grazie alla creazione del complesso abitativo Les Hautes Formes a Parigi e al grande progetto voluto dal Presidente François Mitterrand detto la Cité de la Musique (1995), nell’ambito del quale era prevista la progettazione di sale da concerto di diverse misure, di un museo della musica e di molti altri spazi. Fra le sue opere più importanti, Nexus II (1991), un complesso residenziale a Fukuoka in Giappone, la LVMH Tower (1999) e due grattacieli (2015) a New York, la Philharmonie Luxembourg (2005), la Cidade das Artes (2013), complesso culturale a Rio de Janeiro, e la Paris La Défense Arena (2017), uno stadio al chiuso a Nanterre, alle porte di Parigi. Attualmente è impegnato in progetti di vaste dimensioni, come a Casablanca per il più grande teatro dell’Africa e in Cina, per il teatro dell’opera di Shanghai e il Centro Culturale di Suzhou, il completamento dei quali è previsto nel 2019.

Per la Musica RICCARDO MUTI

Nato a Napoli il 28 luglio 1941

Riccardo Muti studiò pianoforte al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli e proseguì gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove conseguì il diploma con lode in Composizione e Direzione d’orchestra. Nel 1967 la giuria del Concorso “Cantelli” di Milano gli assegnò all’unanimità il primo posto, portandolo all’attenzione di critica e pubblico. Tra i più eminenti direttori d’orchestra del nostro tempo, ha diretto le più prestigiose orchestre del mondo. All’inizio della sua carriera è stato direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, della Philharmonia Orchestra di Londra, della Philadelphia Orchestra e del Teatro alla Scala. Attualmente è direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra. Inoltre intrattiene una lunga collaborazione con i Wiener Philharmoniker e il Festival di Salisburgo. Nel corso della sua carriera si è dedicato alla formazione di giovani musicisti, fondando nel 2004 l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, formata da giovani musicisti provenienti da tutt’Italia. Più di recente ha istituito la Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti, che ha debuttato nel 2015. Obbiettivo dell’Academy è trasmettere l’esperienza e gli insegnamenti del Maestro e formare i giovani nell’Opera italiana. Muti ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti internazionali e più di venti lauree honoris causa da università italiane ed estere. La sua vasta produzione discografica, impreziosita dai molti premi ricevuti, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico alle composizioni contemporanee.

Per il Teatro/Cinema CATHERINE DENEUVE (Francia)

Nata a Parigi il 22 ottobre 1943

Catherine Deneuve è una delle maggiori attrici francesi. Nata a Parigi, figlia di due attori di teatro, iniziò la sua carriera recitando in alcuni film mentre frequentava le scuole superiori. Conquistò la scena mondiale interpretando una deliziosa eroina nel musical di Jacques Demy Les Parapluies de Cherbourg (1964). In più di mezzo secolo è apparsa in oltre cento pellicole. Tra i suoi film principali vi sono Bella di giorno (Belle de jour, 1967) di Luis Buñuel e 8 donne e un mistero (8 femmes, 2002) di François Ozon. Ha ricevuto due volte il Premio César per la migliore attrice per le sue interpretazioni nei film L’ultimo metrò (Le Dernier Metro, 1980) di François Truffaut, massimo esponente della Nouvelle Vague, e Indocina (Indochine, 1992) di Regis Wagnier. È stata insignita della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per Place Vendôme (1998). È anche impegnata in campo sociale. Quest’anno ha espresso i propri dubbi sul movimento “#MeToo”, suscitando scalpore in tutto il mondo.

Borsa di Studio del Praemium Imperiale 2018 per Giovani Artisti

SHAKESPEARE SCHOOLS FOUNDATION (Regno Unito)

Selezionata dal Consigliere Internazionale del Praemium Imperiale Christopher Patten (Regno Unito)

La Shakespeare Schools Foundation (SSF) è un ente benefico britannico impegnato nel campo della cultura e dell’istruzione. Fin dal 2000 organizza lo Shakespeare Schools Festival, il più grande festival di teatro giovanile al mondo. Consentendo ai giovani di confrontarsi con la lingua e le storie senza tempo di William Shakespeare, la Fondazione li aiuta a conquistare l’autostima e la fiducia necessarie per crescere e avere successo. Il Festival, che si tiene ogni autunno, coinvolge circa 30.000 studenti di età compresa tra i 7 e i 18 anni provenienti da 1.000 scuole di tutto il Regno Unito, inclusi alunni appartenenti a minoranze etniche, o che vivono in condizioni di povertà, nonché giovani con speciali esigenze educative. Durante un periodo di due mesi, le opere di Shakespeare, quali Macbeth, Romeo e Giulietta, La Tempesta, vengono portate in scena in forma abbreviata in più di 130 teatri professionali. Nel corso degli ultimi 17 anni più di 250.000 giovani hanno preso parte al Festival in tutto il Regno Unito. Nel 2016, per commemorare il quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare, i ragazzi hanno recitato in vari luoghi tra cui l’Abbazia di Westminster. Alcune delle figure più eminenti del mondo della drammaturgia, tra le quali Sir Tom Stoppard e Dame Judi Dench, hanno voluto offrire il loro sostegno al Festival. L’organizzazione ha ottenuto lo status di fondazione nel 2016.

RAEMIUM IMPERIALE 2018

I premiati – Biografie brevi

Per la Pittura PIERRE ALECHINSKY (Belgio e Francia)

Nato a Bruxelles il 19 ottobre 1927

Vive e lavora a Bougival, Francia

 

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