Prorogata al 20 settembre la mostra al Museo dell’Ara Pacis C’era una volta Sergio Leone

Prorogata al 20 settembre la mostra al Museo dell’Ara Pacis

C’era una volta Sergio Leone

Altri 21 giorni per ammirare la mostra, concepita e realizzata da La Cinémathèque Française e Cineteca di Bologna, per celebrare il mito del maestro,

a 90 anni dalla nascita e a 30 dalla scomparsa

 

 

Roma, 28 agosto 2020   La grande mostra al Museo dell’Ara Pacis C’era una volta Sergio Leone – inaugurata a dicembre 2019, riaperta al pubblico il 2 giugno 2020 dopo il lockdown dovuto alla pandemia e già prolungata fino al 30 agosto – proroga ulteriormente fino al 20 settembre 2020.

L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è giunta in Italia dopo il successo riscosso nel 2018 alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.

La mostra è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animéeSIAE e grazie a Rai Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici. Digital Imaging Partner: Canon. Sponsor tecnici: Italiana Assicurazioni, Hotel Eden Roma, Bonaveri. L’ideazione è di Equa di Camilla Morabito e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini  racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiarenell’amore per i classici del passato – in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – rivelando un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature dei suoi film.

Nel suo intenso percorso artistico il regista attraversa il peplum(filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America.

 

Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori possono entrare nello studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, scoprendo i suoi cimeli personalila sua libreria, oltre a modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena e le magnifiche fotografie di Angelo Novi, che lo ha seguito per tutta la sua carriera.

Seguendo queste tracce, la mostra C’era una volta Sergio Leone è quindi suddivisa in diverse sezioniCittadino del cinemaLe fonti dell’immaginarioLaboratorio LeoneC’era una volta in AmericaLeningrado e oltre, dedicata all’ultimo progetto incompiuto, L’eredità LeoneSarà inoltre pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.

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