Programmazione artistica di SPAZIO GRIOT

Programmazione artistica di SPAZIO GRIOT

le attività da lunedì 11 a venerdì 15 luglio 2022

Mattatoio, Padiglioni 9a e 9b

Roma, piazza Orazio Giustiniani, 4

SPAZIO GRIOT, spazio nomadico e piattaforma di sperimentazione multidisciplinare, esplorazione e discussione, presenta la programmazione che accompagna la mostra SEDIMENTS. After Memory, Victor Fotso Nyie, Muna Mussie, Las Nietas de Nonó, Christian Offman, a cura di Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba al Mattatoio, da lunedì 11 a venerdì 15 luglio.

Lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 luglio       Workshop di scrittura Come As You Are con il poeta, drammaturgo e performer Inua EllamsCome As You Are è un workshop di 3 giorni con Inua Ellams dedicato ai/alle giovani creativi/e BIPOC (Black, Indigenous, People of Color) under 35 con un forte interesse per la Live Literature.  Durante il laboratorio, che si terrà nel Padiglione 9b, Inua Ellams proporrà degli esercizi di scrittura legati alla sua pratica artistica: poesia, drammaturgia e saggistica. Come As You Are è realizzato in collaborazione con Inua Ellams, Orbita Spellbound, nell’ambito di Whose Wor(l)d Is This? Diverse Voices in Urban Literature in the UK and Italy, supportato dai British Council International Collaboration Grants.

Lunedì 11 luglio               Alle ore 20.00 nel Padiglione 9b, il poeta, artista transdisciplinare e teorico critico SA Smythe (UK), artista in residenza all’American Academy in Rome, presenta la performance proclivity, un’installazione sonora, attraverso cui cerca di rispondere alle esperienze occidentalizzate della modernità e alle errate rappresentazioni della “crisi” – del clima, delle migrazioni, della razza, del sé – come punti binari fissi che potrebbero generalmente tendere verso un percorso lineare di progresso, piuttosto che rappresentare essi stessi punti di svolta e di costante sconvolgimento. Smythe mette insieme un ambiente sonoro, immersivo e intertestuale per evocare le geografie Nere e le loro tendenze trasformative. La performance lavora anche con e contro questioni di traduzione, liberazione e cattura. Chi siamo, e quando; perché ha importanza?

Martedì 12 luglio            Alle ore 20.00 nel Padiglione 9b, si terrà la performance Sorry, But I Feel Slightly Disidentified… di Cherish Menzo (Olanda, Suriname, 1988) ideata dal coreografo Benjamin Kahn (Francia, 1980): il ritratto di una donna che potrebbe essere chiunque, o che potrebbe non esistere. Un viaggio audace e ostinato con colpi di scena magistrali. Sviluppato nel 2018, e debuttato nel 2019, per e con Cherish MenzoSorry, But I Feel Slightly Disidentified… colpisce i mali che indeboliscono le nostre società: i pregiudizi su razza e genere, sullo status sociale e sulle culture. Il primo di una trilogia sugli stereotipi e le limitazioni (fisiche o immaginarie) che ostacolano i nostri corpi e il modo in cui ci relazioniamo con gli altri.

La performance sarà seguita alle ore 21.15 dal talk con la performer Cherish Menzo e il coreografo Benjamin Kahn.

Mercoledì 13 luglio        Alle ore 19.30 nella corte esterna del Mattatoio, ci sarà il talk con il poeta, drammaturgo e performer Inua Ellams (Nigeria-UK, 1984) e la ricercatrice e traduttrice editoriale Ilaria Oddenino (Italia, 1981), nell’ambito del progetto Whose Wor(l)d Is This? Diverse Voices in Urban Literature in the UK and ItalySupportato dai British Council International Collaboration Grants.

Giovedì 14 luglio             Alle ore 19.30 nello spazio esterno ai Padiglioni, talk Audiovisivo e teatro nel contemporaneo: sceneggiatura, narrazioni ed esperienze afroitalianecon l’attrice, sceneggiatrice e regista Daphne Di Cinto (Italia, Seychelles) e l’attore Haroun Fall (Italia, Senegal, 1995)moderato da S. Himasha Weerappulige (Italia, Sri Lanka). L’Italia è sempre stata un importante centro di produzione cinematografica e letteraria. Oggi, una scena fiorente, guidata da una nuova generazione di attori, scrittori, registi e produttori emergenti sta salendo alla ribalta, diversificando il nuovo corso della produzione culturale italiana. Quali sono le ispirazioni e il background di questi protagonisti? E quali sfide incontrano in questo ambito per cambiare e arricchire i punti di riferimento tradizionali aggiungendo nuove narrazioni? Questa discussione vuole evidenziare la vitalità, le dure realtà e le aspirazioni di questi artisti che non solo ri-creano la propria identità, ma anche quella dell’audiovisivo e del teatro italiani.

Alle ore 21.00 nel Padiglione 9b l’artista Alesa Herero (Italia, Capoverde) presenta Headless and Neckless (2020)con Xullaji (Portogallo). La performance è nata a seguito della morte di George Floyd, in una sorta di evoluzione delle sue poesie in cui esplora sia il suo corpo che la sua voce. La performance è in collaborazione con Xullaji. A seguire, un talk con l’intellettuale Luca Ghiara.

Venerdì 15 luglio – ANIENE FESTIVAL    Dalle ore 19.00 alle 23.45, Listening Session a cura di Giulio Pecci, con ascolto di dischi e talk con la DJ Mary GehnyeiGiulio Pecci classe ’96, scrive di musica e cultura per Zero, Il Tascabile, Esquire, Rolling Stone, DLSO, Griot Mag e altri. Organizza la rassegna mensile Quadraro in Jazz e cura la programmazione di Frissón Jazz Club, oltre a essere un resident su Radio Raheem. Le sue selezioni come Chourmo esplorano il rapporto tra le musiche afrocentriche contemporanee. Mary Gehnyei, di origini liberiane, nata a Roma, inizia come vocalist in alcuni dei migliori club d’Italia, per poi entrare a far parte del settore cinematografico lavorando come assistente costumista. Colleziona amatorialmente vinili con i quali scopre di avere un legame molto forte, tanto da volerli condividere in ogni occasione.  Nel suo eclettico background musicale confluiscono varie influenze, dall’Hip Hop al reggae fino ad arrivare alla Techno Detroit, ed è funambola dell’House Music, in grado di azzardare e sperimentare diverse sonorità. Dj ufficiale di aziende sportive e dj Actress in film e serie tv nazionali ed internazionali, lavora anche nel settore della moda, registrando podcast per i caffè restaurant di Fendi e Moschino.

A seguire si terrà Il cugino di Carlo Magnostand-up di John Modupe (1993, Italia, Nigeria), podcaster di Parma, stand-up comedian emergente, autore e conduttore di OMJ Podcast. Durante lo spettacolo John si chiede se sia un peccato o un orgoglio essere borghese e Nero. In ogni caso, per John è diventato un chiodo fisso. Ma perché? Durante questo pezzo inedito, John Modupe trasporterà il pubblico attraverso le sue esperienze paradossali, dentro mondi ribaltati e personaggi singolari per smascherare questo paradigma. La sua prima solo performance di stand-up comedy, un monologo, risultato della residenza artistica e di formazione con la prima stand-up comedian donna, Velia Lalli, e SPAZIO GRIOT, uno show divertente e dal ritmo incalzante.

Dalle ore 22.00 alle ore 23.45, Live della band romana Sinnerman, una collaborazione tra SPAZIO GRIOT e Aniene Festival.

Roma, giugno 2022

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