“Feticci e credenze religiose dei Bakongo”

Nel mondo occidentale, così proteso verso la modernità, troppo spesso soltanto materiale, i contenuti di quest’opera possono apparire completamente al di fuori del tempo e di qualsiasi mentalità. L’Africa, oggi, risulta essere diversa dall’immagine che, fino ad almeno cinquanta anni fa, il colonialismo ne aveva dato. È pur vero che è mutato l’atteggiamento nei confronti di questo grande continente: non più un mero contenitore di cui sfruttare, fino all’osso, le ingenti risorse, ma un insieme di popoli e culture, un complesso mosaico da studiare e interpretare, tra le cui tessere riluce la nascita dell’uomo. L’Autore, padre Gabriele Bortolami, un missionario cappuccino che da più decenni vive in Angola in stretto contatto con i Bakongo, offre ai lettori un lavoro molto accurato ed esaustivo, frutto, da un lato, di esperienze personali dirette e, dall’altro, di una letteratura critica imponente, una pertinente selezione di fonti, resoconti e cronache, il cui rigore documentale dà all’opera un potente respiro critico. Un’analisi strutturale dell’etnia che va ad indagarne i multiformi complessi aspetti, sia nella loro dimensione storica oralmente tramandata che in quella di possibili future  trasformazioni. L’Autore è un ricercatore che fissa lo sguardo sullarealtà culturale e religiosa dei Bakongo e, come lui stesso afferma,“ Nello sguardo di chi cerca c’è sempre un po’ di poesia che contiene in sé desiderio, curiosità e pietà”.

Gabriele Bortolami

Ha concluso l’iter di formazione accademica nel 2012 con il dottorato in antropologia presso l’Università degli Studidi Sassari, alla scuola dell’etnocentrismo critico del celebre antropologo italiano Ernesto de Martino, e continuata daisuoi allievi Antonino Buttitta, Mario Atzori e Maria Margherita Satta. La sua analisi sulla cultura africana dei Bakongoè stata resa possibile da una lunga permanenza nel campo accompagnata dallo storico americano John Kelly Thornton,un esperto nella storia del Regno di Kongo. Attualmente, è professore nel dipartimento di antropologia presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Agostinho Neto a Luanda. Le sue aree di interesse sono la letteratura antropologica e le tradizioni orali e i prodotti del patrimonio della cultura materiale delle comunità kongo dove, da circa tre decenni, sviluppa una ricerca, sfruttando la complessa e dinamica gamma delle trasformazioni avvenute nelle società dei paesi dell’Africa sub-sahariana. Poiché usa strumenti di analisi dell’antropologia dinamica, nel suo lavoro evidenzia i molteplici problemi e processi di cambiamento e di intensa trasformazione in atto nelle società africane.

 

Presentazione di Maria Margherita Satta Prefazione di Silvia Cristofori Postfazione di Mario Atzori

Roma, 29 gennaio – ore 18,00
Link Campus University – Antica Biblioteca
Via del Casale di San Pio V, 44 Roma

 

 

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