Preghiera per Cernobyl dall’opera di Svetlana Aleksievic (premio nobel 2015) riduzione teatrale di Massimo Luconi e Mascia Musy con Mascia Musy

Da mercoledì 16 a domenica 20 febbraio 2022

OFF/OFF Theatre, in Via Giulia 19, 20, 21 – Roma

DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Factory Tac

presenta:

Preghiera per Cernobyl

dall’opera di Svetlana Aleksievic (premio nobel 2015)

riduzione teatrale di Massimo Luconi e Mascia Musy

con Mascia Musy

Regia e ideazione scenica di

Massimo Luconi

musiche Mirio Cosottini

Dal 16 al 20 febbraio, Mascia Musy è l’interprete di “Preghiera per Cernobyl”, spettacolo tratto dall’opera di Svetlana Aleksievic (premio nobel 2015), con l’adattamento e la regia di Massimo Luconi, arricchito dalle musiche di Mirio Cosottini.

In questo testo è condensato tutto il dramma, lo smarrimento e il senso di morte di un popolo, e nello stesso tempo la grande forza dell’amore fra due persone, di un uomo che era partito fra i primi volontari a riparare il reattore nucleare senza nessuna preparazione e protezione, e di una donna che continua ad amare, nella quotidianità di un’esistenza senza futuro, se non quella della sublimazione della morte attraverso l’amore.

Preghiera per Cernobyl non parla solo della più grande tragedia nucleare, migliaia di volte più grande di Hiroshima e Nakasaki: è una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse inquadrature il dramma umano, sociale e politico del disastro ambientale e della fine del comunismo.

Una eccezionale storia epocale, con una materia densa dal punto di vista emotivo e di denuncia politica, in un mix fortemente teatrale che lascia senza fiato.

Svetlana Aleksievic affronta la tragedia di Cernobyl e la disfatta del mondo comunista, restituendo con implacabile fedeltà le voci e i sentimenti delle persone che hanno toccato l’ignoto di un dramma che non ha eguali nella storia contemporanea.

Non si vedeva la morte, non si toccava, non aveva odore. Mancavano persino le parole per raccontare della gente che aveva paura dell’acqua, della terra, dei fiori, degli alberi. Perché niente di simile era accaduto prima. Le cose erano le stesse, i fiori avevano la solita forma, il solito odore, eppure potevano uccidere. Svetlana Aleksievic

Non appena ho letto Preghiera per Cernobyl ho pensato che anche il teatro poteva ma soprattutto doveva fare la sua parte, per far conoscere nel dettaglio questa terribile tragedia ambientale dalla quale abbiamo ancora molto da imparare, oggi più che mai, e per non dimenticare. Mascia Musy

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