OLTRE 130MILA PARTECIPANTI ALLE ATTIVITÀ DI M9
IN UN ANNO
NEL 2025 LE MOSTRE “ARTE SALVATA” E “IDENTITALIA”
● In grande crescita il numero dei visitatori del Museo: 62mila, +35% sul 2023
● Al centro del programma 2025 le mostre “ARTE SALVATA. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre” in primavera, e “Identitalia” in autunno
● Si rafforza il legame con il territorio grazie a “Ritroviamoci in M9”: oltre 200 associazioni raggiunte
Venezia Mestre, 14 gennaio 2025 – M9 – Museo del ’900 chiude il 2024 con un bilancio molto positivo e si affaccia a un anno di nuovi traguardi e ambiziosi progetti, nel segno di un continuo consolidamento sul piano nazionale e internazionale. È questo il quadro illustrato nel corso della presentazione alla stampa della programmazione 2025 del Museo, che ha visto la presenza di Serena Bertolucci, Direttrice di M9, ed Emanuela Bassetti, Consigliere Generale di Fondazione di Venezia e Consigliere di Amministrazione di M9.
Nell’occasione sono stati presentati i risultati dell’anno appena concluso, accolti con grande soddisfazione da Museo e Fondazione. Il 2024 si è chiuso con oltre 130.000 partecipanti alle attività di M9, comprensivi della parte museale e delle oltre trecento giornate di eventi che si sono tenuti nell’anno, un incremento considerevole rispetto alle 100.000 del 2023 (+30%). Inoltre, le presenze complessive stimate nel 2024 arrivano a 300.000, considerando i frequentatori di tutte le attività presenti nel Distretto e degli eventi della città che hanno coinvolto gli spazi di M9. Una crescita ancora più evidente si è riscontrata nei visitatori del Museo che, tra l’esposizione permanente e le mostre temporanee, hanno raggiunto la quota di 62.000, superando del 35% i 45.000 dell’anno scorso.
Un risultato, quest’ultimo, che riflette il successo delle mostre monografiche ospitate al terzo piano nel corso dell’anno, dedicate a due artisti di grande prestigio internazionale: Banksy. Painting Walls, con 25.000 visitatori, e BURTYNSKY: Extraction/Abstraction (15.000 visitatori), che hanno dialogato con l’esposizione permanente grazie anche alle due integrazioni espositive al secondo piano e alla sala immersiva M9 Orizzonti.
Il bilancio 2024 riflette dunque la crescita di M9 quale ecosistema complesso e plurale, un luogo di cultura nella sua più ampia accezione, come auspicato a inizio mandato dalla Direttrice Serena Bertolucci, che conclude con soddisfazione il suo primo anno di direzione. Una traiettoria di sviluppo condivisa inoltre anche da M9 District, che ha raggiunto l’occupazione completa di tutti i suoi ambienti e, con l’ingresso delle attività commerciali, ha rafforzato il suo ruolo di aggregatore sociale e luogo di riferimento per la comunità.
Nel segno della crescita e del consolidamento, con un ulteriore sguardo all’internazionalità, si collocano le due esposizioni temporanee previste nel 2025.
La prima mostra sarà ARTE SALVATA. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre, che sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 31 agosto (prevendita disponibile sul sito del Museo e su MidaTicket a partire da oggi 14 gennaio). Si tratta di un’esposizione dal forte valore simbolico, che
vede il prestigioso Museo d’Arte Moderna André Malraux (MuMa) di Le Havre prestare per la prima volta nella storia una parte della sua collezione, la più importante per dipinti impressionisti in Francia fuori da Parigi. L’occasione si presenta nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che rase al suolo nel settembre 1944 la città di Le Havre, poi ricostruita virtuosamente attorno al suo museo, il MuMa, divenendo così simbolo di modernità e rinascita.
La mostra, curata da Marianne Mathieu, una delle maggiori esperte mondiali di impressionismo e post impressionismo, e da Geraldine Lefebvre, Direttrice del MuMa, presenta un nucleo di 52 capolavori pittorici, databili tra Ottocento e primo Novecento, miracolosamente sopravvissuti ai bombardamenti, firmati da artisti di primo piano tra i quali Renoir, Monet, Sisley, Gauguin, Dufy, Marquet, Boudin e Braque.
Attraverso queste opere, l’esposizione vuole rappresentare un ideale passaggio di testimone tra due città, Le Havre e Mestre, unite dall’esperienza della Guerra Totale, per ribadire l’importanza del patrimonio culturale nel mantenere viva la memoria collettiva e il valore dell’arte come veicolo di resilienza e di rinascita. A rafforzare il dialogo tra le due città, inoltre, una sezione della mostra sarà dedicata a un approfondimento fotografico e documentale che testimonierà quanto accaduto a Mestre a partire dal terribile bombardamento del 28 marzo 1944 e presenterà il percorso di risanamento iniziato nel secondo dopoguerra per il patrimonio abitativo come per la zona industriale.
La seconda mostra del 2025, che sarà visitabile dal 19 settembre 2025 al 15 febbraio 2026, è Identitalia – The Iconic Italian Brands, curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo e promossa dal Ministero del Made in Italy in collaborazione con Unioncamere. La mostra, organizzata nell’ambito delle celebrazioni per i 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, riunisce cento aziende italiane con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio industriale, progettuale e materiale Made in Italy. Tra loghi storici, simboli dell’eccellenza del design italiano, memorabili slogan e caroselli, immagini pubblicitarie e prodotti che raccontano di una bellezza diffusa, le aziende condivideranno i propri archivi e segreti, mostrandosi al pubblico in una veste totalmente inedita.
Oltre ad Arte Salvata e Identitalia, protagoniste nel 2025 saranno anche le mostre prodotte da M9 – Museo del ’900, che già nel corso dell’anno precedente hanno visto un importante incremento nella loro circuitazione: dopo il gran successo riscosso a Padova, Alberi! 30 frammenti di storia d’Italia, sarà esposta a Genova (Palazzo Ducale) e Maddaloni, mentre Oltre i limiti. Sport Italia ritratto corale di un Paese che cambia ha viaggiato per gli Istituti Italiani di Cultura di Budapest, Praga, Dublino e Hanoi. M9 inoltre ha contribuito alla progettazione di una nuova mostra del Comune di Cortina in vista dei Giochi Olimpici invernali, che aprirà il 10 marzo 2025 e sarà visitabile fino a marzo 2026.
Quale novità del nuovo anno, inoltre, M9, in partnership con Scuola di Robotica e CampuStore gestirà l’Hub territoriale Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige per Dicolab. Cultura al digitale, progetto di formazione continua e miglioramento delle competenze digitali per il patrimonio culturale, promosso dal Ministero della Cultura – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 e realizzato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali. Da marzo 2025 a giugno 2026, negli spazi di M9 si terranno attività formative, workshop e laboratori, rivolti a operatori di musei, archivi, biblioteche, enti pubblici, aziende culturali, laureati e ricercatori, e dedicati all’esplorazione di tutte le possibili implicazioni delle trasformazioni digitali nel mondo della cultura. Tra i docenti dei primi moduli ci saranno Ludovico Solima, Alessandro Bollo e Martina Bagnoli.
Per la parte Edu, il 2025 vedrà intensificarsi le attività educative di M9, rivolte tanto alle scuole quanto alla formazione docenti sia all’interno del Museo sia nelle classi del territorio (quest’ultime grazie alla progettazione di M9 Altrove), con nuovi progetti dedicati al longlife learning. Oltre alle attività consolidate come la Notte al Museo, M9 Teens Fest, i Summer Camp e i Winter Camp e alla partecipazione come Regional Partner alla FIRST LEGO League, nel marzo 2025 partirà il progetto Alfabeto del ’900, un ciclo di lezioni di storia dedicate alla riscoperta delle parole chiave per l’interpretazione del secolo scorso e per una migliore comprensione del tempo presente.
Sarà, inoltre, un altro anno all’insegna del rafforzamento del legame con la comunità, alimentato grazie alla call Ritroviamoci in M9, che porterà la realizzazione di circa 40 progetti in collaborazione con oltre 200 associazioni del territorio. Nel 2025, tra le diverse iniziative, tornerà in M9 il Teatro di cittadinanza a cura di Mattia Berto, dopo l’esperienza maturata lo scorso anno. Si rinnova anche il legame con la Fondazione Ugo e Olga Levi, che integrerà due appuntamenti musicali al già folto calendario di concerti che si terranno grazie alle collaborazioni con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e gli Amici della Musica di Mestre.
Nel 2025 saranno previste inoltre giornate di studio e ricordo di figure che hanno dato molto a Mestre, come Francesco Ruffato e Giovanni Benzoni.
Il tema della memoria sarà poi ricorrente anche in occasione delle iniziative che verranno organizzate dal Museo per il Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo. M9 aderirà inoltre anche al Marzo Donna, al Novembre Donna e alle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione.
Nel 2025, infine, si confermano le iniziative in occasione del Carnevale e i festival cittadini, con cui M9 collabora da diversi anni, e che continuano a radicarsi nel territorio: dal 3 al 5 aprile il Museo ospiterà la quinta edizione del Festival Internazionale della Geopolitica, a cui seguiranno la quarta edizione di Pavè – bike festival di narrazione (9 e 10 maggio), l’inaugurazione della quindicesima edizione del Festival dei Matti (22 maggio), in giugno la terza edizione del Mestre Book Fest, a inizio settembre la quattordicesima edizione del Festival della Politica e a fine mese la settima edizione Festival delle idee, per chiudere in novembre con il Festival Dialoghi d’Impresa.
Novità assoluta del nuovo anno, la prima edizione di Stop e-Motion Days(SeM), festival dedicato al cinema d’animazione in stop motion, organizzato dal collettivo cinematografico Quarta Parete, in collaborazione con l’Associazione Unione degli Universitari – Venezia dell’ Università Ca’ Foscari, che si terrà in M9 dal 2 al 4 maggio 2025.
“Quando sono arrivata in questo meraviglioso Museo, un anno fa, avevo promesso il mio massimo impegno per rendere M9 un luogo di cultura inclusivo e partecipato, un ruolo necessario per un’istituzione culturale che racconta la storia di tutti. A un anno di distanza possiamo dire di avere imboccato la strada giusta, alla luce dei risultati che non si esauriscono nei numeri, ma si esprimono anche nella forza dei legami che insieme stiamo creando”, ha dichiarato Serena Bertolucci, Direttrice di M9-Museo del ’900. “L’approccio binario che caratterizza questo Museo, fondato sul dialogo con il territorio e sul posizionamento nazionale, si consoliderà ancora quest’anno, grazie anche a due grandi mostre che uniranno memoria e contemporaneità con un racconto che uscirà anche dai confini nazionali”.
“Quello appena concluso è stato un anno fondamentale per M9, che mai come ora ha reso evidente il suo potenziale e i grandi margini di crescita non solo come luogo di riferimento per il territorio, ma anche come modello a livello nazionale per l’approccio innovativo nel raccontare la cultura. Lo sviluppo del Museo in questo ultimo anno non si riflette solamente nella sua offerta culturale,
arricchita da mostre di primo livello dedicate a due artisti internazionali come Banksy e Burtynsky, bensì nella crescita sistemica di tutto il Polo M9, capace sempre di più di attrarre la cittadinanza, attivare partecipazione e generare opportunità”, ha commentato Emanuela Bassetti, Consigliere Generale di Fondazione di Venezia e Consigliere di Amministrazione di M9.
Ufficio stampa M9 – Museo del ’900
Comin & Partners Rachele Mannocchi | 349.8470454 | rachele.mannocchi@cominandpartners.com Fausto Fiorin | 348.4896024 | fausto.fiorin@cominandpartners.com
M9 – Museo del ’900, nato da un progetto di Fondazione di Venezia e inaugurato nel dicembre 2018, è un’istituzione culturale dal respiro e dalla vocazione internazionali. Non un museo tradizionale, ma un laboratorio permanente del contemporaneo. Una sperimentazione innovativa la cui ambizione è svelare la storia materiale del Novecento in Italia. Propone, infatti, un caleidoscopico racconto del XX secolo: ne mostra i cambiamenti demografici, sociali, politici e culturali, ambientali e paesaggistici; presenta gli esiti e le ambizioni, le sfide e le conquiste, le minacce e le opportunità che hanno segnato la storia italiana lungo tutto il secolo scorso. La collezione permanente del Museo occupa il primo e il secondo piano dell’edificio; è articolata in otto sezioni tematiche e presenta il Novecento italiano attraverso i beni culturali che lo stesso secolo ha prodotto – con un largo utilizzo di immagini, installazioni audio, video – sfruttando le nuove tecnologie per la narrazione dei contenuti, puntando sull’interattività e l’immersività della visita. Grazie al programma di mostre temporanee ospitate al terzo piano, al palinsesto di eventi per il grande pubblico e alle attività didattiche e formative rivolte alle scuole e a tutti i cittadini e i portatori di fragilità, M9 intende essere una casa aperta al territorio, capace di promuovere riflessioni e azioni sul tempo presente e sul futuro