Navalny contro Putin. Il primo saggio sull’oppositore russo e sulla fine del putinismo

Navalny contro Putin. Il primo saggio sull’oppositore russoe sulla fine del putinismoLa russista Anna Zafesova ricostruisce il caso sconvolgente del leader politico avvelenato dai servizi segreti russi. Rivelazioni, fatti inediti, segreti del potere putiniano e del suo cerchio magico; i metodi violenti che il regime usa per non crollare. Cronaca dell’inizio della fine per Putin

«L’ora X della Russia contemporanea scatta all’alba del 20 agosto 2020, quando Alexei Navalny perde conoscenza e cade sulla moquette del corridoio di un aereo low-cost nel cielo della Siberia». Potrebbe essere questa la data dell’inizio della fine del potere personale di Vladimir Putin in Russia. Di certo, è il punto più basso e difficile da almeno un decennio a questa parte. Tutto il mondo ormai sa che Navalny è stato avvelenato da un agente nervino uscito dai laboratori militari sovietici, il Novichok. Ma il fatto che sia sopravvissuto cambia tutto, e legittima quanti sono convinti che questo passo falso abbia innescato una serie di reazioni che porteranno il Cremlino verso una strada senza ritorno. Navalny oggi non è solo un dissidente, ma un leader politico e per certi versi già un martire. La sua legittimazione agli occhi del mondo potrebbe costare cara a Putin, sempre più isolato nel suo bunker e circondato da un cerchio magico che filtra per lui la realtà, mentre altri poteri interni cercano di sostituirsi a lui. In questo saggio, Putin e Navalny sono così i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Urss potrebbe rappresentare una svolta storica quanto un disastro epocale per la Federazione Russa e il suo popolo. Edito da Paesi EdizioniNavalny contro Putin, di Anna Zafesova, è disponibile nelle librerie e negli store online anche in versione eBook.Anna Zafesova – Giornalista e massima esperta in Italia di Russia e Putin, dopo esperienze con diversi giornali sovietici e italiani, dal 1992 scrive per La Stampa ed è analista politica per Il Foglio e Linkiesta. Fino al 2004 è stata corrispondente del quotidiano torinese a Mosca, dal 2005 vive e lavora in Italia. A lei si devono importanti libri tradotti dal russo, come I cinocefali e ha firmato la postfazione de Nel primo cerchio di Aleksandr Solzenicyn (Voland, 2018).

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