MY PLACE

Il 17 aprile va in scena a Campo Teatrale lo spettacolo My Place con la regia di Silvia Gribaudi. In scena tre donne, Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli, che, con i propri corpi svestiti, abitano con ironia e leggerezza lo spazio, la casa, il proprio io.

My Place segna l’occasione di mettere a confronto due poetiche diverse e affini. Due sguardi sul femminile. Si incontrano la ricerca di un movimento che nasce da corpi non convenzionali e la sperimentazione sulla drammaturgia autografa, lo sguardo ironico e l’indagine sul contemporaneo. Le attrici autrici di Qui e Ora prestano corpo alle visioni di Silvia Gribaudi e offrono a loro volta alla coreografa e performer un immaginario contemporaneo con cui mettersi a confronto.

In scena tre corpi nudi volutamente messi in evidenza: masse corporee vive e non censurate, vere, oneste e ben diverse da quelle che ancora oggi siamo abituati a vedere in mostra sui giornali, su internet, in televisione. Tre donne non più giovani ma non ancora vecchie, certamente non perfette. Ma belle. Perché autentiche. E disposte, in uno show surreale, a offrirsi al pubblico per quello che sono, corpi senza casa né spazio, sfrattate dal proprio io, lanciate a inseguire, divorare e moltiplicare le proprie ombre. Con passo leggero e sguardo ironico e tragicomico sul femminile.

Il corpo – casa è l’immaginario intorno a cui si sviluppa il lavoro di scena, da quel luogo le attrici partono per svelare momenti di fragilità e di bellezza, per restituire spaccati di intimità, per disvelare un posto segreto, un luogo fisico o uno spazio dentro di noi, comunque territorio della visione. Poche parole, quadri visivi, corpi in movimento. Un racconto fisico che va a indagare i luoghi dell’intimo.

RASSEGNA STAMPA

In slip e reggiseno, le tre donne sono esseri non conformi, non disciplinati né disciplinabili: con libertà e disincanto ostentano una femminilità sfuggita alle maglie della taglia 42, ai diktat di una bellezza canonica e tuttavia irreale, agli imperativi di un’estetica patinata. Sono corpi politici – come da sempre lo sono quelli dell’arte di Gribaudi – proprio in virtù

della loro emarginazione e dell’esclusione dall’orizzonte mediatico dominante. Insieme si detergono il collo e il seno, urlano la propria sconosciuta forza o compiono esercizi ginnici gareggiando con le proprie ombre: ma soprattutto sperimentano una dimensione ludica dello stare insieme, in cui vengono sospesi, forse cancellati, i ruoli stereotipici che il genere e l’età conferirebbero loro. Brevi inserti video, proiettati sul fondale, mostrano le donne all’interno di un paesaggio urbano: immobili su terrazze dalle quali dominano un panorama di tetti, o mentre camminano sull’asfalto di una qualsiasi strada di periferia, Albanese, Baldini e Valli si inseriscono come ulteriori edifici – di carne e sogni – nello skyline della città. In una drammaturgia che alterna sequenze di puro movimento a frammenti in prosa, nei quali sono declinati gli infiniti e personali significati attribuibili al concetto di my place, le donne conquistano quella fiducia che le può portare a giocare con il pubblico, a lasciarsi cadere tra le braccia di sconosciuti spettatori. Le file di sedie, le quinte nere, i rettangoli di luce sagomata si tramutano così in un’abitazione accogliente: e vecchie parole – moglie, madre, casa, donna – acquisiscono una nuova, necessaria semantica. [Alessandro Iachino – Teatro&Critica]

(…) è lo stile di Silvia Gribaudi. Che riduce in brandelli la prosa, abbatte gli steccati della danza, raccoglie i cocci della cultura borghese. Fa tutto un fascio dei costumi di scena e ne accende un falò, alla cui luce rischiara il nostro essere frantumato dal consumismo e dalle apparenze vuote, per ricomporlo poi amorevolmente. [Vincenzo Sardelli – KLP]

Accompagnate da brevi filmati e giocando con le proprie ombre, le tre attrici affrontano lo stereotipo, scardinano i canoni per ritrovare una conciliazione con se stesse attraverso la dimensione ludica e tragicomica che le unisce tra loro e con il pubblico, mostrando la propria femminilità più autentica, scevra da ogni modello imposto da una società sempre più votata a una perfezione che troppo spesso si concilia con quella estetica. [Nicola Delnero – Paper Street]

BIOGRAFIE Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007. È una compagnia di produzione e una residenza teatrale, lavora su drammaturgie autografe, con una spiccata attenzione al contemporaneo. Opera in stretto contatto con il territorio e promuove progetti culturali legati al teatro in luoghi insoliti. Da anni conduce una sperimentazione sulla casa, attraverso la produzione di uno spettacolo di house theatre: Con tutto l’amore del mondo (2011), attraverso percorsi di inchiesta teatrale che hanno portato a incontrare case e persone e attraverso la programmazione di una rassegna di teatro presso abitazioni private. Qui e Ora inoltre approfondisce il tema del femminile attraverso workshop, percorsi di inchiesta e produzione di spettacoli come MADRI, concerto di sbagli e di intimità (2012), A corto di bugie (2013), Saga Salsa (2014).

L’incontro di Qui e Ora Residenza Teatrale con la coreografa e performer Silvia Gribaudi avviene su un comune interesse tematico e su esperienze affini sviluppate nell’ambito della formazione, intorno a differenti aspetti del femminile. Percorsi simili che hanno visto donne di tutte le età mettersi in gioco, esplorando il rapporto con il proprio corpo, il proprio ruolo nella società contemporanea, la capacità di costruire relazioni e benessere, in conflitto con la cultura del consumo e dell’apparire.

Silvia Gribaudi, coreografa e performer.

Il suo linguaggio coreografico attraversa la performing art, la danza e il teatro, mettendo al centro della ricerca il corpo e la relazione col pubblico. La sua poetica si avvale di una

ricerca costante di confronto e inclusione con il tessuto sociale e culturale in cui le performance si sviluppano. Il suo linguaggio artistico è l’incontro della danza con la comicità cruda ed empatica.

Nel 2009 crea A corpo Libero, con cui vince il Premio pubblico e giuria per la Giovane Danza d’Autore, viene anche selezionato in Aerowaves Dance Across Europe, alla Biennale di Venezia, al Dublin Dance Festival, Edinburgh Fringe Festival, Dance Victoria Canada e al Festival Do Disturb a Palais De Tokyo di Parigi e a Santarcangelo Festival. Conduce seminari in Italia e all’estero e progetti di formazione all’Accademia Teatrale Veneta e al Theaterschool – Amsterdam School of the Arts. Dal 2013 al 2015 si concentra sul corpo e la nudità e comincia creando performance quali: The film contains nudity (progetto Performing Gender) e What age are you acting? – Le età relative (progetto Act your age). Nel 2017 è selezionata in Italia tra i coreografi del Network ResiDance Anticorpi XL 2017. Nel 2016 e 2017 è regista e coreografa di tre diverse performance (My Place, Felice e R. OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi, con cui Claudia Marsicano ha vinto il premio Ubu 2017 come miglior attrice under 35. Nel 2017 debutta a Vancouver, in Canada, con Empty.Swimming.Pool, una coproduzione italo-canadese con Tara Cheyenne Frienderberg, vincitore del sostegno del Chrystal Dance Prize 2016. Nel 2017 è finalista per il premio rete critica italia.

dal 17 al 22 aprile 2018

il corpo e la casa Con Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli Regia Silvia Gribaudi Un progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale Finalista In-Box 2017

 

I lavori di Silvia Gribaudi incarnano: leggerezza, ironia e libertà.

LOCANDINA Un progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale

Ricerca materiali Francesca Albanese, Silvia Baldini, Silvia Gribaudi, Laura Valli

Regia Silvia Gribaudi

Assistente alla regia Roberto Riseri

Con Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli

Immagini visive Silvia Gribaudi

Disegno luci Silvia Gribaudi e Domenico Cicchetti

Technical care Paolo Tizianel

Foto Michela Di Savino

Residenze La Piccionaia (Vicenza) | L’arboreto – Teatro Dimora (Mondaino RN) | Olinda –Teatro La Cucina (Milano)

Finalista In-Box 2017

CAMPO TEATRALE via Cambiasi 10 – Milano Metro MM2 Udine-Lambrate Linee di superficie 55-62

intero: 20 euro – ridotto: 14 euro 17 aprile biglietto unico € 10 20 aprile spettacolo + cena € 20 dal 21 aprile acquisti on-line € 14 anzichè € 20

orari: dal mart al sab ore 21.00, domenica alle ore 18.30

Telefono: 02/26113133 comunicazione@campoteatrale.it

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