Max Klinger.

Mercoledì 24 settembre 2014 alle ore 17.30 presso Palazzo Fava
(via Manzoni, 2 – Bologna) inaugura la mostra
L’inconscio della realtà La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 25 settembre
fino a domenica 14 dicembre 2014 www.genusbononiae.it www.facebook.com/genusbononiae www.twitter.com/genusbononiae www.flickr.com/photos/genusbononiae
La mostra “Max Klinger. L’inconscio della realtà” nasce dalla generosità e dalla sensibilità della professoressa Paola Giovanardi Rossi che, nel 2011, ha deciso di dare in comodato alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna l’intera sua collezione di 116 incisioni del grande artista tedesco, costituita nell’arco di 25 anni.
“Allestita nelle storiche sale di Palazzo Fava, la mostra ha un’articolazione espositiva impostata principalmente sulla scansione, lungo le pareti, dei gruppi di incisioni degli Opus, in modo che ogni serie possa essere vista (e “letta”) come una “costellazione” autonoma ma anche, allo stesso tempo, come una parte funzionale alla variegata partitura dell’opera complessiva di Klinger, evidenziando con la massima chiarezza possibile la sua affascinante e inquietante visione artistica in bilico fra il mondo delle visioni interiori e quello della realtà.
Non c’è dubbio che Klinger sia oggi famoso soprattutto per la sua opera grafica (che appare bizzarramente spiazzante e “moderna” anche se la tecnica sembra ancora tradizionale), ma anche la sua pittura e la sua scultura sono state giustamente rivalutate criticamente.”
Francesco Poli
Tra le 116 incisioni in mostra provenienti dalla collezione della Prof.ssa Paola Giovanardi Rossi vi sono otto Opus completi, cicli che comprendono i fogli più famosi: Eva e il futuro (1880); Intermezzi (1881); Amore e Psiche (1880); Un guanto (1881); Una vita (I884); Drammi (1883); Un amore (1887); Quattro paesaggi (1883).
Inoltre, per valorizzare appieno la figura di Klinger sono esposti anche un dipinto (Tre donne nel vigneto, 1912) e due sculture in bronzo (Cassandra, 1895-1903 ca, e Busto di Elsa Asenijeff, 1899-1900) provenienti dalla Collezione privata Siegfried Unterberger di Merano e un disegno (Ritratto di signora, 1915) prestato da un collezionista privato che desidera rimanere anonimo. Per un totale quindi di 120 opere in mostra.
“Chi rivolge attenzione a Klinger non impara solo a conoscere l’artista e le sue opere, ma riesce a comprendere lo sviluppo della civiltà europea attraverso le vicende dell’arte che è anche testimonianza storica.
Non solo egli eserciterà influenza sui contemporanei che seguono il Simbolismo o affrontano l’Espressionismo, ma creerà le indiscutibili premesse per la nascita della Metafisica e del Surrealismo.
Per questo, se Giorgio de Chirico nel suo saggio del 1920 lo definisce “….l’artista moderno per eccellenza ….nel senso di uomo cosciente che sente l’eredità di secoli e secoli d’arte e di pensiero, che vede chiaramente nel passato, nel presente e in se stesso”, penso che sia doveroso aggiungere al presente che Max Klinger è stato anche un grande europeo che ha unificato nel segno dell’arte le nazioni europee, utilizzando nel suo linguaggio proprio le loro differenze”

 

3KLINGERIn flagrante da Drammi Opus IX 1882 acquaforte
Paola Giovanardi Rossi
SCHEDA TECNICA
Titolo: “Max Klinger. L’inconscio della realtà”
Curatori: Paola Giovanardi Rossi, Francesco Poli
Date: 25 Settembre – 14 Dicembre 2014
Dove: Bologna | Palazzo Fava, via Manzoni 2
Apertura: martedì-domenica (lunedì chiuso) | ore 10-19 Palazzo Fava
Ingresso Palazzo Fava: 7 euro
Biglietto integrato Genus Bononiae valido per l’ingresso a Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Pepoli Museo della Storia di Bologna e San Colombano Collezione Tagliavini: 10 euro.
Per ulteriori informazioni: 051 19936305, www.genusbononiae.it

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