Diversi gli ospiti internazionali in visita questa settimana presso la Fondazione Matera Basilicata 2019 per sviluppare e produrre le iniziative del cartellone 2019 o per scambiare esperienze nel settore del design e della partecipazione pubblica.
In questi giorni è a Matera Pelin Tan, sociologa e storica dell’arte turca, visiting professor all’Università di Cipro, che ha dedicato la sua ricerca e pratica curatoriale all’architettura socialmente impegnata e all’arte contemporanea. Pelin Tan sarà la curatrice del progetto Gardentopia, dedicato alla valorizzazione del verde e alla partecipazione attiva della cittadinanza attraverso la trasformazione di aree pubbliche dismesse e abbandonate in giardini ed orti di comunità.
Pelin Tan sta incontrando i cittadini e le associazioni che curano i giardini di comunità già realizzati fra Matera e Potenza e i sindaci della Basilicata che hanno manifestato la propria adesione alla nuova edizione del progetto, finalizzato a creare giardini in tutta la regione. Tan è stata “invited curator” del team Tracer da Witte de With e Tent art institutions di Rotterdam (2003 – 2004) alla mostra Tracer dove si è concentrata sulla migrazione e l’impegno urbano. È nel consiglio del Consorzio pedagogico sul patrimonio dei rifugiati (Dheisheh Palestinian Refugee Camp), consigliere di Visible Awards – Cittadellarte, membro del Consiglio di amministrazione di Sussmann Foundation / Vienna e consulente di The Silent University. Ha partecipato a diverse esposizioni d’arte internazionali e collaborato con università di tutto il mondo.
Dal 3 al 7 ottobre la Fondazione Matera Basilicata 2019 ospiterà lo studio Formafantasma, selezionato come curatore di una delle mostre di I-DEA, che intende reinterpretare in chiave artistica il ricco patrimonio archivistico delle Basilicata.
Studio Formafantasma è stato fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin , un duo di designer italiani con base ad Amsterdam, in Olanda. Il loro lavoro esplora il rapporto tra tradizione e culture locali e, attraverso ricerche ed esperimenti sui materiali, affronta con un approccio critico tematiche relative alla sostenibilità e al ruolo degli oggetti come canali culturali. Il lavoro di Studio Formafantasma è stato presentato e pubblicato a livello internazionale in musei come il MoMA di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Metropolitan Museum di New York, Chicago Art Institute, TextielMuseum di Tilburg, Stedelijk Museum Amsterdam, Fondazione Cini di Venezia, MUDAC Lausanne, Mint Museum of Craft and Design in North Carolina e MAK Museum di Vienna. Tali musei hanno integrato i prodotti di design firmati da Formafantasma nelle loro collezioni permanenti.
Nei giorni scorsi, inoltre, alcuni rappresentanti di Kaunas 2022, la città lituana che sarà Capitale Europea della Cultura nel 2022, hanno incontrato la project manager di Open Design School, Rita Orlando, presso la sede di Casino Padula. Durante il colloquio, cui ha partecipato anche una rappresentante del Vilnius Design College, si sono approfondite le dinamiche produttive e di sostenibilità del progetto Open Design School, della sua importante funzione di sviluppo di nuove conoscenze e di conservazione degli antichi saperi e maestranze territoriali. Inoltre sono state illustrate le dinamiche di coinvolgimento della comunità locale, i progetti riguardanti i luoghi di Matera 2019, con il lavoro di mappatura di più di 400 siti in tutta la regione Basilicata, e l’attuale sistema di progettazione adottato da Open Design School per la realizzazione degli allestimenti di Matera 2019. Da entrambe le parti si è esternata la volontà di proseguire lo scambio di idee ed esperienze fra capitali con collaborazioni più mirate.
“Le attività di Matera2019 – afferma Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione – si muovono sempre di più per rafforzare le relazioni internazionali attraverso la collaborazione con realtà di straordinario rilievo. La grande esperienza di Pelin Tan e di StudioFantasma ci aiuterà da una parte a rafforzare uno dei progetti più importanti del dossier, Gardentopia, e dall’altro, con StudioFantasma, a realizzare una grande mostra a partire dal ricco patrimonio archivistico della Basilicata. Ma soprattutto aiuterà la comunità ad aprirsi ad una nuova visione dell’arte e della vita di comunità provando a individuare le risposte migliori alle difficili sfide che abbiamo davanti”.