M9, “RIVOLUZIONE VEDOVA” PROROGATA FINO A GENNAIO 2024 È LA MOSTRA PIÙ VISITATA NELLA STORIA DEL MUSEO   L’esposizione, che ha totalizzato 15mila visitatori, continuerà fino al 7 gennaio

M9, “RIVOLUZIONE VEDOVA” PROROGATA FINO A GENNAIO 2024

È LA MOSTRA PIÙ VISITATA NELLA STORIA DEL MUSEO

 

L’esposizione, che ha totalizzato 15mila visitatori, continuerà fino al 7 gennaio

Venezia Mestre, 10 novembre 2023  Emilio Vedova e M9: è ufficiale l’annuncio della proroga fino al 7 gennaio 2024 della mostra “Rivoluzione Vedova”, ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e co-prodotta assieme a M9 – Museo del ’900, che posticipa quindi la chiusura prevista per il 26 novembre.

Una decisione che segue al successo riscosso sia in termini di critica che di pubblico: con 15mila visitatori, “Rivoluzione Vedova” è l’esposizione temporanea più visitata nei cinque anni di storia del Museo. Un risultato che consolida le scelte del nuovo percorso che il Museo ha avviato nel racconto del ‘900 e del contemporaneo attraverso le arti figurative, e conferma come la mostra sia riuscita nell’intento di offrire un nuovo sguardo sul pittore veneziano. Grazie alla curatela di Gabriella Belli e all’allestimento dello studio Alvisi Kirimoto, la mostra svela il rapporto dialogico tra Vedova e M9, uniti nell’intento comune di decifrare le contraddittorie complessità del Novecento e interpretarle secondo una lettura sociale della Storia.

Rivoluzione Vedova è un percorso profondo, composito, articolato in due dimensioni interdipendenti. Da una parte la pittura, che trova espressione nelle tre grandi installazioni poste al centro dello spazio espositivo al terzo piano del museo: Absurdes Berliner Tagebuch ’64 (1964), Tondi e Dischi (1985-1995), …in continuum, compenetrazioni/traslati ’87/’88 (1987-1988). Dall’altra parte il resoconto della storia, con una decina di lavori disposti in sequenza cronologica, come tappe di una via crucis laica, sulle bianche pareti perimetrali della sala. Un viaggio a ritroso tra le turbolenze di un secolo, dagli orrori del nazismo alla guerra in Vietnam, passando per il Franchismo e la guerra fratricida dei Balcani. Una storia di conflitti ma anche di resistenze, che ancora oggi ci fanno comprendere l’importanza dell’arte nel divenire di una società civile e più giusta.

“Quest’anno la «strada liquida» che dalla Fondamenta delle Zattere porta a Mestre è stata percorsa con grande successo dalla nuova proposta artistica della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova”, dichiara il suo Presidente Alfredo Bianchini. “La poderosa e intensa opera del grande interprete del Novecento nell’esposizione «Rivoluzione Vedova», curata da Gabriella Belli ed allestita dallo studio Alvisi Kirimoto, ha segnato una nuova prospettiva con la collaborazione di M9 – Museo del ’900. Potente l’urlo di denuncia dei mali e delle ingiustizie umane che esce dai lavori di Vedova: siano essi legati a contesti storici o meno, la centralità del suo messaggio non sta nella fisicità ma nell’universalità e nella forza dello stesso”

“Con grande soddisfazione annunciamo oggi la proroga di Rivoluzione Vedova”, commenta Michele Bugliesi, Presidente della Fondazione di Venezia. “Questa mostra segna un passaggio importante nella storia di M9, con l’introduzione del linguaggio dell’arte quale ulteriore strumento di interpretazione della storia e della contemporaneità. Grazie alla preziosa collaborazione con Fondazione Vedova e all’eccellente lavoro di tutti coloro che vi hanno contribuito, da Gabriella Belli allo Studio Alvisi Kirimoto, oggi possiamo guardare a Rivoluzione Vedova come un’esperienza di grande successo che apre nuove prospettive per il Museo e la futura programmazione culturale”.

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